TODA ESPANA!
località: madrid, toledo, cordoba, siviglia, arcos de la frontera, jerez de la frontera, cadice, conil de la frontera, vejer de la frontera, tarifa, marbella, granada, valencia, barcellona
regione: provincia autonoma di madrid, castiglia-la mancha, andalusia, catalogna
stato: spagna (es)
Data inizio viaggio:
sabato 7 agosto 2010
Data fine viaggio:
martedì 17 agosto 2010
Un tour fai da te attraverso i luoghi più belli di Spagna, che ha toccato le principali città e ha riunito il passato e presente di questo paese. Auto noleggiata a Madrid e riconsegnata a Barcellona, dieci giorni intensi per un totale di 3400 Km e una Spesa di circa 700 Euro, escluso il mangiare, con pernottamenti tutti prenotati anticipatamente da booking in hotel 4 stelle! (Eccetto Madrid). Bellissimo...il massimo sarebbe stato con due soli giorni in più!
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Arrivo a Madrid
sabato 7 agosto 2010
Arriviamo a Madrid in serata, con un volo Air Europa e ritiriamo l'auto prenotata dall'Italia. L'Hotel riservato da booking è in una traversa della Gran Via, lasciare l'auto è la prima avventura. Parcheggiare in centro è praticamente impossibile, così ci arrendiamo al multipiano dietro l'Hotel..carissimo! Abbiamo soggiornato all'Hostal Ballesta, a pochi metri dalla Gran Via. Ci siamo fidati dei giudizi di booking e non abbiamo sbagliato. E' molto nuovo, pulito, con le camere spaziose e curate, personale gentile e disponibile, wifi gratuito anche in camera e naturalmente ottimo prezzo! Unica pecca sono le "signore" che animano i marciapiedi vicino...ma fanno folklore più che dare fastidio!
MADRID e L'Escorial
domenica 8 agosto 2010
Ci alziamo presto e decidiamo subito di puntare nei dintorni di Madrid per visitare L'Escorial e la Valle de Los Caidos. Purtroppo quest'ultima era in restauro, così solo San Lorenzo de L'Escorial. Il paesino è carino e dominato dal Monastero, la cui visita vale sicuramente la pena. Torniamo a Madrid prima delle 11 e dedichiamo tutto il resto della giornata alla visita della città. Utilizziamo prima la macchina per avere uno sguardo d'insieme della città, percorrendone le arterie principali e poi la molliamo per continuare a piedi. Percorriamo parte della Gran Via, ci addentriamo nelle calle fino a raggiungere il monastero de Las Descalzas Reales, la Puerta del Sol, Plaza Mayor, Calle Mayor fino al Palazzo Reale e all'Almudena. Proseguiamo con la visita ai giardini, plaza de oriente e Cibeles. Anche se la giornata è coperta il caldo e l'afa si fanno sentire. Stremati ci concediamo un aperitivo nei pressi della Gran Via o meglio, Vamos a Tapear. L'aperitivo si dimostra ben presto più sostanzioso della cena, così uniamo le due cose. Troppo stanchi rinunciamo alla movida madrilena, ci accontentiamo di tornare in albergo e ricaricarci per domani.
Madrid è senza dubbio una città viva, piena di vita, di locali e i madrileni sono davvero simpatici eppure..non mi ha particolarmente entusiasmato. La zona del Prado e della Gran Via sono belle, Plaza Mayor è senza dubbio da vedere ma il resto non l'ho trovato all'altezza di altri capitali europee.
Verso l'Andalusia
lunedì 9 agosto 2010
Partiamo presto con destinazione Cordoba. Decidiamo di evitare tutte le autostrade, non per risparmiare il pedaggio, ma per attraversare il bellissimo territorio della Castiglia-La Mancha e tentare di incontrare la Spagna di un tempo. Prima sosta a Toledo, dopo soli 80 Km. Ci fermiamo per un paio d'ore, ci addentriamo nei suoi vicoli, visitiamo la cattedrale e arriviamo fino all'alcazar. La cattedrale è davvero superba, e da sola merita la sosta. Non ci lasciamo scappare una visita ai negozietti di lame e coltelli, primi souvenirs della vacanza. Ci rimettiamo poi in marcia fra altopiani sterminati, filari di viti e ulivi che lasciano presto il posto a brulle colline e paesi sperduti. Ogni tanto avvistiamo qualche cadente mulino a vento a ricordarci che siamo sui passi di Don Chisciotte. Non siamo pentiti di aver preferito le vecchie statali e percorriamo quasi tutta la strada da soli. Entrati in Andalusia, Cordoba è piuttosto vicina; negli ultimi chilometri il termometro della macchina sembra impazzito e arriva velocemente a 47°!!! Dopo circa 400 Km, arriviamo a destinazione verso le 15:30. La città è ovviamente deserta, capiamo ben presto il significato della "Siesta" e ci chiudiamo ance noi in Hotel, oculatamente scelto con piscina! Qui abbiamo soggiornato all'Hesperia Cordoba, OTTIMO. E' un 4 stelle dotato di ogni comfort, stanze grandi e arredate con gusto ma sopratutto una meravigliosa vista sulla mezquita e sul ponte romano. Dopo un bagno ristoratore e un pò di riposo sfidiamo il gran caldo e usciamo per la visita alla cittadina. Sono le 19, ma ancora ci sono 42°. Ad ogni modo l'atmosfera è stupenda. Percorriamo il ponte sul Guadalquivir accompagnati solo dalle cicale e giunti dall'altra parte sembra di essere in un altra epoca. Rimandiamo la visita della mezquita a domani, poichè è già tardi e ne ammiriamo solo le mura esterne. Cordoba è bellissima. Le stradine della juderia, i colori, i patii ombrosi, il verde degli agrumi, gli odori...ci si sente benissimo anche col caldo che opprime. Qui inziamo a conoscere lo spirito andaluso e fra una via e una piazzetta cominciamo a oziare anche noi, fra una cerveza e una chiacchierata che tutti sono disposti a fare. Cena tipica a base di salmorejo e coda di toro e ritorno in hotel, dopo altro girovagare notturno.
Meraviglie dell'Andalusia
martedì 10 agosto 2010
Usciamo presto e con il fresco del mattino attraversiamo di nuovo il ponte romano, ammiriamo la torre de la Calahora e il panorama sul Guadalquivir e arriviamo all'ingresso della mezquita. Scopriamo che l'ingresso dalle 8:00 alle 10:00 è gratuito, poichè non c'è praticamente nessuno e all'interno c'è la messa del mattino. Il giardino è un'oasi di fresco, abbellito da fontane e tanti agrumi. Ma è all'interno che si resta davvero a bocca aperta: lo spazio è davvero grande, e si rimane sbalorditi dall'architettura e dai colori. E'strano ammirare a pochi metri lo sfarzo del mihrab e il crocefisso sull'altare. Bella, davvero bella. Dopo colazione andiamo a vedere la medina azhara, di cui si può benissimo fare a meno. Ci rimettiamo in macchina e dopo circa 140 Km arriviamo a Siviglia. E' quasi mezzogiorno ma prima di andare in hotel ci fermiamo alla Torre del Oro e decidiamo di visitare l'arena della Real Maestranza. Nonostante la sera ci sia una corrida, non ho il coraggio di acquistare i biglietti, così preferiamo entrare ora, col silenzio e godere di un altro spettacolo. Dicono sia la più bella di Spagna, ed effettivamente è un bel colpo d'occhio. Spendiamo gran parte del pomeriggio nel parco con piscina dell'hotel, e ci godiamo un pò di relax. Qui alloggiamo al Silken Al-Andalus, sull'elegante Avenida de las Palmeras, che seppur un pò distante dal centro (4 Km) troviamo perfetto. Con i soliti 42° usciamo in serata, ma già non pesano più. Andiamo a Plaza del Triunfo, visitiamo la Cattedrale, Il Barrio de Santa Cruz, Il Parco di Maria Luisa e Plaza de Espana e andiamo a cena all'Arenal. Attorno alla Cattedrale dominata dalla Giralda e nel Barrio de Santa Cruz si respira la stessa atmosfera di Cordoba, un'atmosfera che riporta indietro e impregnata di influenza araba e orientale. Anche qui le piazzette del barrio sono oasi di fresco e riposo. Da non perdere Plaza Santa Cruz. Plaza de Espana è unica. L'arenal è pieno di locali e di vita. Visitate il lungofiume alla sera. Di Siviglia ci si innamora.
Sevilla e proseguimento verso sud
mercoledì 11 agosto 2010
Utilizziamo la mattinata per completare il nostro giro di Sevilla. Prima cosa visita ai Reales Alcazares, gioiello di architettura moresca. Tutte le stanze e i patii freschi e verdeggianti rapiscono per la loro ricchezza e bellezza. Andiamo poi al Barrio de la Macarena, dove facciamo colazione e visitiamo la chiesa in cui è custodita la vergine tanto cara ai sevillani.
Ci rimettiamo in viaggio verso Jerez de la Frontera, dove arriviamo dopo un centinaio di chilometri. Qui abbiamo alloggiato al Los Andalos Jerez & Spa, sicuramente bello e pulito, ma con il personale davvero odioso, rarità per gli spagnoli. Dopo la consueta siesta siamo andati ad Arcos de La Frontera, il primo dei pueblos blancos. Il caldo asfissiante non ci ha permesso di girarlo in lungo e largo, ma è stato sufficiente per respirare anche qui un non so che di passato rimasto intatto. La vista dal basso è imperdibile. Tornati a Jerez, abbiamo girovagato per il centro, carino, ma nulla a confronto del resto dell'andalusia.
Finalmente Mare!
giovedì 12 agosto 2010
Stamattina ci dirigiamo finalmente verso il mare, e dopo meno di un'ora siamo a Cadice. Città portuale, in gran parte moderna ed eccessivamente affollata di turisti. Facciamo un giro e sostiamo solo per la visita alla cattedrale e dintorni. Il lungomare è una picevole passeggiata dove facciamo colazione finalmente liberati dal gran caldo dell'interno! Per il primo bagno della vacanza avevamo programmato la spiaggia di Conil de la Frontera, dove arriviamo dopo poco. La spiaggia è immensa, molto bella e si distende sotto il paese creando uno scenario da cartolina! Ci concediamo una mezza giornata di mare, prima di proseguire in direzione Tarifa. Lungo la strada facciamo sosta a Vejer de la Frontera, un altro piccolo paese andaluso che merita davvero una sosta. Personalmente l'ho trovato più bello di Arcos, forse per l'aria terza che rende i colori ancor più accecanti. Arriviamo a Tarifa, dove fuggiamo subito dalla spiaggia affollata e purtroppo mal tenuta. Così ci sistemiamo in albergo e andiamo ad ammirare il tramonto dal belvedere sullo stretto di Gibilterra, proseguiamo la serata a Tarifa. Le coste africane sono così vicine, e girare per le sue viuzze, ti fa sentire già con un piede in Marocco.
Verso Marbella
venerdì 13 agosto 2010
Stamattina costeggiamo la costa atlantica, e dopo una passeggiata a Gibilterra, andiamo a Marbella. In realtà l'hotel che avevamo prenotato era a 16 km dalla costa, vicino alla piccola frazione di Istan. Il Los Jarales Rural Hotel è è stata una bella sorpresa: camere comode, con soffitti alti e a travi, un panorama mozzafiato e una quiete che dopo giorni di marcia è davvero un toccasana. La pscina a disposizione è piccola, ma scopriamo di essere i soli ospiti e così decidiamo di trascorrere qui la giornata riposandoci e ricaricando le batterie. Solo in serata scendiamo a Puerto Banus e Marbella. La più grande delusione della vacanza. Indubbiamente il contesto di ville, campi da golf, modernità e mondanità rende Puerto Banus la Porto Cervo della Spagna. Il porticciolo è una sfilata di auto di lusso e yacht da favola, dove il costo della vita è triplicato rispetto a tutto il resto, ad ogni modo piacevole a vedersi. Ma Marbella è davvero incomprensibile. Solo osceno cemento. Siamo contenti di avergli dedicato solo qualche ora.
GRANADA
sabato 14 agosto 2010
Ce ne andiamo presto e alle 11 siamo già a Granada. Qui alloggiamo all'Hotel Camino de Granada, un pò fuori dal centro ma la struttura è nuova e il giardino con la piscina curatissimo.
Ci prendiamo l'ora di pranzo per godere di sole e piscina ma qui sfidiamo presto il caldo e alle 15:oo siamo fuori. Lasciamo la macchina all'inizio del centro e passeggiamo attorno alla Gran Via de Colon, visitando la cattedrale. Ci fermiamo a ritirare i biglietti dell'Alhambra acquistati dall'Italia e comiciamo la salita alla fortezza, lungo l'mbrosa e ripida cuesta de Gomerez! E' importante sottolineare che è necessario acquistare i biglietti in anticipo, poichè sono a numero chiuso e si rischia di non poter entrare. Addirittura è necessario prenotare l'orario di visita per il Palazzo Nazaries assieme ai biglietti. Si trovano tanti siti che vendono i biglietti, ma l'unico con i prezzi ufficiali è quello del patronato dell'Alhambra; si paga con carta e poi è sufficiente ritirare i biglietti da i bancomat CAIXA, selezionando l'opzione ritira biglietti. Torniamo all'Alhambra. Non è possibile descrivre l'Alhambra, perchè tutto è permeato da un atmosfera speciale e magica. Le viste sull'Albaicin e sulla Sierra Nevada restano nel cuore e ancor di più le stanze e i patii del Palazzo Nazaries. MERAVIGLIOSO. Si vorrebbe nnon uscire più e si tenta di immaginare che i turisti sspariscano e di tornare indietro per rivivere lo splendore che fu.. Visitata l'Alhambra, immergersi nella lettura dei "Racconti dell'Alhambra" può prolungare quel senso da favola che avvolge tutto il luogo e gran parte dell'Andalusia. L'intero pomeriggio passa qui, e solo a sera raggiungiamo l'Albaicin per perderci nelle sue vie e dove si può restare ore a rimirare il panorama della fortezza dal mirador di San Nicolas, con in sottofondo il suono delle chitarre e delle nacchere con cui i gitani accompagnano flamenchi imrovvisati. Non vorremmo mai andar via ma un'altra giornata è finita, non vorremmo neanche lasciare Granada...ci pentiamo di non avere più tempo per questa città. Così scendiamo a piedi dalla collina dell'Albaicin e percorriamo tutta la strada che costeggia il darro dando l'ultimo saluto a Granada.
Giornata on the road
domenica 15 agosto 2010
Oggi la nostra destinazione è Barcellona. Circa 900 Km ci separano dalla meta, così per la prima volta utilizziamo le autostrade spagnole. Carissime!
Non vogliamo perderci una sosta a Valencia, dove arriviamo nel primo pomeriggio. Avendo davvero poco tempo decidiamo di andare subito alla città delle arti e della scienza, simbolo della città. E'forte il contrasto delle grandiose opere di ingegneria e architettura che sono qui con quelle che ci hanno accompagnato fino a ieri...meraviglie del passato e del presente...che fanno della Spagna quel bel paese a cui non manca davvero nulla. Dopo un rapido giro in città, proseguiamo la nostra marcia e arriviamo a Barcellona verso le 17.30, e ci prendiamo un pochino di meritato riposo. Qui abbiamo soggiornato all'Hotel Ronda Lesseps, vicino al Parc Guell. Ottimo il rappporto qualità prezzo, anche se bisogna aggiungere il salasso per il posteggio dell'auto. Approffittiamo dell'ultima serata automuniti e andiamo prima a visitare la Sagrada Familia e poi a goderci una buona paella alla Barceloneta. Il dopo cena lo dedichiamo al Montjuic, dove restiamo affascinati dallo spettacolo di luci&suoni della "fonte magica". Era per me la seconda volta nella città catalana e l'impressione di vita, gioia, festa continua mi assale per la seconda volta, anche se ho trovato la città profondamente cambiata e mi appare ora efficiente, all'avanguardia e al passo con le più importanti capitali Europee e internazionali.
Barcellona
lunedì 16 agosto 2010
Intera giornata dedicata alla capitale catalana. Di buon mattino andiamo a lasciare la macchina alla stazione centrale e cominciamo il nostro tour da passeig de Gracia, con la visita alla PEDRERA e alla casa BATLO'. Primo incontro col genio Gaudì. Continuiamo fino a Plaza de Catalunya, dove iniziamo la discesa sulle Ramblas. C'è un fiume di gente che passeggia e si ferma ad ammirare i tanti artisti di strada che affollano il viale. Ci fermiamo al mercato della bouqueria, trionfo di colori e sapori.
Continuiamo a scendere, zigzagando fra i quartieri laterali alle ramblas. Andiamo a visitare la cattedrale addentrandoci nelle strette viuzze del barrio gotico. Arriviamo fino al monumento a Colon, dove prendiamo la metropolitana diretti al Parc Guell.
A mio parere è qui che il genio Gaudì ha dato il massimo. Il parco è semplicemente fantastico, per le sue costruzioni, il verde e i panorami mozzafiato a 360 gradi sulla città di Barcellona. Giusto il tempo di riposarci davanti a una fresca cerveza, e torniamo in albergo a prendere i bagagli direzione porto..qui sbrighiamo le formalità per l'imbarco. Ci attende una lunga notte navigando verso Maiorca.