Viaggio al centro della ricerca
località: ginevra
stato: svizzera (ch)
Data inizio viaggio:
venerdì 25 marzo 2011
Data fine viaggio:
lunedì 28 marzo 2011
(Distanza da casa 925 km). Di nuovo nella Svizzera verde. Siamo stati nella parte francese del paese elvetico a poca distanza dal confine e faceva un certo effetto varcare la frontiera per spostamenti di 10 minuti e avere sempre la paura di non avere con sé la carta d’identità. Non effettuano controlli in maniera tassativa, ma può capitare! Base del viaggio Saint-Genis Poully (in territorio francese) con successive scorribande in territorio svizzero per visitare Ginevra. Molto carino il centro storico della città e la passeggiata in riva al lago: quello che si può notare come primo impatto è un notevole senso di civiltà, tolleranza e rispetto per le altre culture che pullulano nelle varie forme sparse in tutt ala città. È stato molto gradevole andare in un pub per una birra e venire invitato a sedersi da un perfetto sconosciuto con cui abbiamo parlato utilizzando un pò di francese, inglese e qualche altra lingua appena inventata mentre nel locale c’era un concerto metal. Oggetto principale del nostro viaggio era la visita al CERN (il centro europeo per la ricerca nucleare). Ci si rende conto di avere a che fare con persone con un cervello enorme che sono “emigrate” per poter vedere ripagati gli sforzi compiuti negli studi: ci siamo trovati davanti alla famosa Fuga di cervelli. Molto interessante la guida e la cosa che più mi ha colpito è stato un dato relativo al centro: il finanziamento di una anno del CERN, che lavoro solo progetti con fini non bellici, costa come 5 giorni di guerra in Iraq! MEDIDATE GENTE! Altre visite molto interessanti sono state: quelle alla sede della Croce Rossa con un percorso con immagini, filmati e documenti vari per nulla scontati; la sede dell’ONU con la sedia Broken chair posta all’ingresso che raffigura l’orrore per l’utilizzo delle mine anti-uomo che ha un impatto visivo molto forte. Il cibo: chi ama i formaggi è nel Posto giusto ma anche altri palati, sicuramente, non trovano di che lamentarsi.
Condividi questo articolo se ti è piaciuto...