zurigo quasi per caso

località: zurigo
stato: svizzera (ch)

Data inizio viaggio: giovedì 31 dicembre 2009
Data fine viaggio: sabato 2 gennaio 2010

Quasi per caso e contravvenendo ai nostri usi che ci vogliono rintanati in casa durante l'ultimo dell'anno, decidiamo di fare una toccata e fuga a Zurigo. Pianifichiamo il viaggio in treno, utilizzando le mitiche ferrovie svizzere (che poi tanto diverse da quelle italiane, per pregi e difetti, non sono). Tuttavia l'attraversamento della Svizzerea centrale, con i suoi prati , i suoi laghi e le sue montagne rimane uno spettacolo unico, a volte anche più bello di quello che abbiamo visto nei nostri viaggi in scandinavia.
Il centro storico di Zurigo è molto grande, per gran parte pedonale e si allunga sulle sponde destra e sinistra di un fiume che presto sfocia nel lago. La riva destra (partendo dalla stazione) è quella dedicata alla Banofstrasse, il famoso shopping mile svizzero (ma in realtà è lungo "solo" 1.2 km) con solite boutique dei soliti grandi stilisti, i grandi magazzini e d alcune cioccolaterie che, inequivocabilmente, rammentano di essere in Svizzera. La parte sinistra, dove peraltro abbiamo alloggiato, rappresenta un centro un po' più storico con una miriade di ristoranti di tutte le etnie; naturalmente ce ne sono di tradizionali svizzere dove immagino si mangino ottime raclette, fondue e rosti. Dico immagino perchè non si è mai riusciti a trovare un buco. In compenso abbiamo visitato alcuni ristoranti italiani che ve ne fossero, in Italia per qualità della cucina, del servizio ed accoglienza. pure i prezzi, ben sapendo dove ci si trova, sono abbordabili.
La notte di San Silvestro la città viene chiusa al traffico e si trasforma in una grande festa all'aperto con migliaia di persone che si riversano sulle strade; ad ogni angolo ci sono orchestrine che suonano musiche per tutti i gusti, così come le bancarelle offrono cibi e bevande da tutto il mondo. A mezzanotte, sul lago, si tiene un grande spettacolo pirotecnico offerto dagli albergatori della città: il tutto in clima di grande festa necessariamente caotico, ma, mai, abbiamo avuto la sensazione di essere in pericolo, senza vedere un solo uomo delle forze dell'ordine.
Consigliamo infine, per chi come noi ne ha avuto il tempo, una visita al museo nazionale svizzero, in un bel castello dietro la stazione. Anche per chi non è amante dei musei, questa struttura ben descrive l'evoluzione del popolo e della cultura Svizzera, senza mai essere noiosa.

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