Qatar by www.born2travel.it
località: doha
stato: qatar (qa)
Data inizio viaggio:
sabato 1 novembre 2008
Data fine viaggio:
giovedì 27 novembre 2008
se vuoi saperne di più o vedere tutte le foto visita: www.born2travel.it
12. 11. 2008 Doha (Qatar)
Doha è uno snodo aeroportuale per l’Estremo Oriente povero. Il 90% delle persone che atterrano qui sono solo in transito e diretti in India, Bangladesh, Pakistan, Filippine, Sri Lanka ecc.
Siamo in Qatar! Ricordiamo che la celebre emittente televisiva: “Al Jazeera” trasmette da qui, oltre questo non so cos’altro potrebbe rendere famosa questa piccola terra immersa nel deserto e nata sul petrolio…
[Nick]: Dopo un veloce pasto al McDonald ci siamo avviati per la “Corniche”, un vialone che costeggia il Golfo Persico… Ad un certo punto ci imbattiamo in un mercato del pesce tirato su in quel momento dai pescatori locali…
Doha. Una città dove non c’è praticamente nulla. Un lungo vialone con tante palme dove i jeepponi 4000 Diesel di questi arabi trovano pane per i loro denti e anche attraversare la strada diventa problematico.
Qatar: un posto dove i qatarini fanno la bella vita riposandosi e gustandosi i loro narghilè ed il resto della popolazione (nepalesi, indiani, gente del Bangladesh o Eritrea) fa il resto delle cose, cioè: tutto! Ogni persona che ho incontrato lungo la mia strada, per curiosità, ho sempre chiesto da dove proveniva… nessuno ha mai risposto: Qatar!
Mi viene da chiedere: “In Qatar, esiste una popolazione locale?”
L’unica cosa che mi ha colpito è stata vedere i pescatori, appena tornati dalla battuta di pesca, vendere dei grandi e appetitosi pesci, nel cuore della notte, illuminati da grandi torce, lungo la costiera. Erano circondati da quei fantasmi bianchi con le loro tanti mogli coperte dal velo nero… acquistavano, contrattavano, pesavano con vecchie bilance… Molto pittoresco e anche romantico…
Peccato che il mio ginocchio continuava a tormentarmi… Per la cronaca: la settimana scorsa, in Italia, durante una partita a calcio mi son fatto male e non mi son ancora ripreso…
13. 11. 2008 Doha (Qatar)
Per questa giornata ci fissiamo pochi punti… ma confusi!
Cominciamo subito con il museo nazionale, anche se sembra disabitato…
Mi avvicino ad una guardia che, destato dal sonno, un po’ meravigliato dalla mia presenza, diciamo pure che non mi mimetizzo bene tra la popolazione del posto, mi risponde che il museo è chiuso!
“Ah, ok. A che ora apre?” –“No, non apre!” –“Va bene, e domani a che ora?” –“No, non apre.”
Primo punto: ok! Passiamo oltre.
Il punto due del nostro programma prevede: Visita del City Center. Il cuore di ogni grande città! Dopo parecchie informazioni chieste qua e là e tanti passi dopo, Nick riesce a trovare un passaggio su un frigorifero a quattro ruote… Un po’ titubanti accettiamo… Speriamo bene… Ma la nostra diffidenza viene subito messa a tacere da questo bravo ragazzo che ci accompagna fino alla nostra destinazione: lo Shopping Center denominato: “City Center”! Che delusione! Un centro commerciale molto occidentale con addirittura un campo di hockey sul ghiaccio all’interno… e noi che cercavamo il centro della città!
Girovaghiamo nel grande Mall incontrando spesso i fantasmi bianchi o i domino neri finchè decidiamo di passare al punto tre: il Post Office.
Ci dicono che da qui, il taxi costa circa 5 Riyal (1 Euro), buono! Ma appena il taxista ci vede ce ne chiede 30!
Alla fine riusciamo lo stesso a raggiungere la nostra meta a modo nostro...
L’ufficio postale era enorme e pieno di gente. Penso che sia l’unico della città, molto elegante ed arabeggiante! Ci ha serviti una timida ragazza invelata dell’Oman… Quando ricapiterà di inviare una cartolina da qui?
Una cosa che ho notato è che a Doha non c’erano molte moschee ed il muezzim s’è sentito solo un paio di volte intonare le sure del Corano… Ho l’impressione di come se la religione islamica qui non fosse tanto presente! E’ proprio vero che attecchisce dove c’è miseria e povertà, qui mi sembrano più interessati a come fare soldi e basta…
Il punto quattro prevede un salto alla TV araba più famosa del mondo: “Al Jazeera”!
Che avventura per arrivarci però…
Decidiamo di andarci in bus… Comincia la nostra attesa… Il termometro segna 40° all’ombra e noi, all’interno del bus stop, tutto in vetro, ci sentiamo come due polli in un micro-onde…
Attendiamo… Attendiamo… Attendiamo… Ogni tanto scambiamo due stanche chiacchiere, o meglio: gesti, con il muratore nepalese che condivide con noi questa lunga attesa… quando finalmente, più di un’ora dopo, il nostro sospirato bus arriva… ma l’autista ci dice che siamo nel posto sbagliato!
Sudati e demoralizzati decidiamo di prendere il primo taxi utile… altra impresa!
Quando ci riusciamo, scopriamo che la nostra meta era, in realtà, lontano un solo chilometro da dove eravamo noi…
Un po’ come Don Chisciotte e Sancho Panza, aspettando che le avventure ci piombino addosso, notiamo un buco nella recinzione iper controllata della TV araba… decidiamo di infilarci dentro… Non l’avessimo mai fatto…
Fortunatamente qualcuno lì su ci ama e anche questa volta ce la scampiamo ma che paura…
Con un taxi ci avviciniamo alla zona del nostro hotel e ci fermiamo per un drink in un bar di pescatori che si affaccia direttamente sul romantico Golfo Persico… Sorseggiamo una coca cola mentre attorno a noi, i qatarini fumano beati il loro “meritato” narghilè! Tramonta il sole in questa poco interessante nazione…
Decidiamo di cenare in un ristorantino giordano… queste cose le vivi solo quando viaggi all’avventura! Nel Petra Restaurant, oltre noi c’erano dei muratori egiziani e nepalesi che ci osservavano incuriositi e ci salutavano!
E’ ora di recarci in aeroporto. Nel cuore della notte abbiamo il nostro volo per Hong Kong!
Mentre annotavo i miei ultimi pensieri sul mio diario pensavo ai miei amici in Italia che si preparavano per il sabato sera italiano mentre io: lercio, stanco e sudato mi immergevo nel misterioso e ignoto cuore della vita araba, incantato da tutto ciò che mi circondava…
[Nick]: Nota di merito a Mark. Non si demoralizza mai, neanche in una città vuota come questa! Siamo riusciti a passarcela bene lo stesso e anche quest’avventura rimarrà nel bagaglio delle nostre esperienze!
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