AQABA-PETRA

località: aqaba
regione: mar rosso-deserto
stato: giordania (jo)

Data inizio viaggio: martedì 10 aprile 2012
Data fine viaggio: venerdì 13 aprile 2012

Con mia moglie Maddalena già a fine marzo 2010 avevamo tentato di visitare Petra, ma la nostra avventura finì sotto un vero diluvio.
Partenza come da programma da Orio alle ore 11 ed arrivo ad AQABA alle 16.20 previsto, l’aeroporto di AQABA aperto solo per noi, troviamo ad aspettarci la gentilissima signora Cecilia de I Viaggi del Turchese che in una mezzora ci accompagna al Gulf Hotel . Essendo solo io e mia moglie Maddalena ad effettuare, questa settimana,il Minitour di Petra + Mar Rosso, veniamo aggregati a quanti faranno il Tour della Giordania, anziché in un hotel 3* veniamo alloggiati al Gulf Hotel un 4*.
Il Gulf Hotel forse non merita le 4*, certo non è all’altezza degli hotel di Sharm o di Taba, ma per 2 notti va più che bene. AQABA, è luogo soggiorno marino per i giordani e famiglie dell’Arabia Saudita, è collocata nel triangolo meridionale della Giordania stretta tra Israele ad ovest e l’Arabia Saudita ad est Antico piccolo porto di pescatori nel golfo del Mar Rosso, separata dal resto del paese da montagne e dal deserto, AQABA ha avuto un notevole sviluppo, dopo il protettorato inglese e la definizione dei confini, essendo l’unico porto della Giordania. Da qui le molte nuove costruzioni civili ed industriali (raffineria del petrolio, porto commerciale e punto d’arrivo della Ferrovia dell'Hegiaz che porta ad?AQABA i fosfati estratti nelle miniere della Giordania meridionale).
Città di notevole vitalità, mi sorprendono gli orti coltivati che si estendono lungo il costone che dalla strada costiera scende verso la spiaggia. Non abbiamo visto le più rinomate spiagge lungo la costa ad est, verso l’Araba, ma certo io qui non mi stenderei sulla sabbia, troppo sporco il mare.
Al mattino del giorno 11 sveglia di buon ora e alle 7 siamo sul bus, troviamo Mahdi, l’ottima guida che sarà con noi oggi a Petra e poi accompagnerà gli altri nel tour della Giordania. Ci ha talmente entusiasmato che per un momento abbiamo pensato di modificare il nostro viaggio andando domani con lui e gli altri al Wadi Rum.
Da AQABA a Petra ci sono circa 130 km. Usciamo dalla città in direzione nord est e imbocchiamo la statale n. 15 che va verso Amman. Attraversiamo un breve tratto di deserto roccioso, a poca distanza sulla nostra sinistra, l’aeroporto dove siamo arrivati e sullo sfondo la città israeliana di Eilat. La strada, scavata nella della montagna, si snoda a fianco di uno wadi con tratti in viadotto. Superata l’arida montagna che per secoli ha difeso AQABA dalle invasioni siamo nel grande deserto che si estende su tutta la Giordania. Sulla nostra destra, al di là dello wadi corre la linea ferroviaria a scartamento ridotto che porta i fosfati ad AQABA. La strada è percorsa da ogni tipo di veicolo ma soprattutto da autobotti cariche di benzina e tir che vanno da AQABA ad Amman.
Dopo circa un’ora Mahdi ci fa notare sulla destra la strada che porta al Wadi Rum di cui si vedono in lontananza le montagne più alte. Dopo poco lasciamo la pianeggiante e sempre diritta statale 15 e prendiamo sulla sinistra la 35 che sale verso Petra. D’ora in poi percorreremo una strada di montagna che si inerpica in un paesaggio ancora più brullo di quello visto fino ad ora. A stentate coltivazioni di frumento succedono appezzamenti di terreno con cumuli di sassi qua e la dove pascolano le capre.
Sosta ad un posto di ristoro sulla cima di una montagna a circa 1.000 m. s.l. da cui si vedono a perdita d’occhio tutto un susseguirsi di montagne e vallate pietrose ed aride. Poi la strada comincia a scendere, passiamo un primo paese con costruzioni nuove a cui succede poco dopo la cittadina di Petra che si estende sui fianchi della montagna e giù nelle valli. Le costruzioni sono prevalentemente nuove o recenti, altre e nuovi alberghi sono in via di ultimazione. La strada abbastanza stretta e con un notevole traffico scende tra due ali di case e numerosi negozi di souvenir fino ad un ampio parcheggio presso l’Hotel Movempik, scendiamo dal bus dopo aver fissato la partenza alle ore 17.
Da qui in poi non voglio scrivere altro lasciando alle fotografie che ho pubblicato il compito di illustrare la magia di questo posto antico.
Il clima è gradevole e si farà con le ore più caldo tanto che troveremo sollievo nell’inoltrarci fra le fresche pareti del Siq. Per il caldo per noi eccessivo rinunceremo a salire le ripide scalette di pietra che in circa un’ora portano al Monastero. I turisti sono tanti e tantissime scolaresche in gita scolastica.
Arrivederci Petra, ho fortemente voluto ritornare nonostante la delusione della prima volta e stavolta mi hai incantato.


Condividi questo articolo se ti è piaciuto...

martedì 10 aprile 2012

Con I Viaggi del Turchese: MINITOUR PETRA + MAR ROSSO
Con mia moglie Maddalena già a fine marzo 2010 avevamo tentato di visitare Petra, ma la nostra avventura finì sotto un vero diluvio.
Partenza come da programma da Orio alle ore 11 ed arrivo ad AQABA alle 16.20 previsto, l’aeroporto di AQABA aperto solo per noi, troviamo ad aspettarci la gentilissima signora de I Viaggi del Turchese che in una mezzora ci accompagna al Gulf Hotel . Essendo solo io e mia moglie Maddalena ad effettuare, questa settimana,il Minitour di Petra + Mar Rosso, veniamo aggregati a quanti faranno il Tour della Giordania, anziché in un hotel 3* veniamo alloggiati al Gulf Hotel un 4*.
Il Gulf Hotel forse non merita le 4*, certo non è all’altezza degli hotel di Sharm o di Taba, ma per 2 notti va più che bene. AQABA, è luogo soggiorno marino per i giordani e famiglie dell’Arabia Saudita, è collocata nel triangolo meridionale della Giordania stretta tra Israele ad ovest e l’Arabia Saudita ad est Antico piccolo porto di pescatori nel golfo del Mar Rosso, separata dal resto del paese da montagne e dal deserto, AQABA ha avuto un notevole sviluppo, dopo il protettorato inglese e la definizione dei confini, essendo l’unico porto della Giordania. Da qui le molte nuove costruzioni civili ed industriali (raffineria del petrolio, porto commerciale e punto d’arrivo della Ferrovia dell'Hegiaz che porta ad?AQABA i fosfati estratti nelle miniere della Giordania meridionale).
Città di notevole vitalità, mi sorprendono gli orti coltivati che si estendono lungo il costone che dalla strada costiera scende verso la spiaggia. Non abbiamo visto le più rinomate spiagge lungo la costa ad est, verso l’Araba, ma certo io qui non mi stenderei sulla sabbia, troppo sporco il mare.
Al mattino del giorno 11 sveglia di buon ora e alle 7 siamo sul bus, troviamo Mahdi, l’ottima guida che sarà con noi oggi a Petra e poi accompagnerà gli altri nel tour della Giordania. Ci ha talmente entusiasmato che per un momento abbiamo pensato di modificare il nostro viaggio andando domani con lui e gli altri al Wadi Rum.
Da AQABA a Petra ci sono circa 130 km. Usciamo dalla città in direzione nord est e imbocchiamo la statale n. 15 che va verso Amman. Attraversiamo un breve tratto di deserto roccioso, a poca distanza sulla nostra sinistra, l’aeroporto dove siamo arrivati e sullo sfondo la città israeliana di Eilat. La strada, scavata nella della montagna, si snoda a fianco di uno wadi con tratti in viadotto. Superata l’arida montagna che per secoli ha difeso AQABA dalle invasioni siamo nel grande deserto che si estende su tutta la Giordania. Sulla nostra destra, al di là dello wadi corre la linea ferroviaria a scartamento ridotto che porta i fosfati ad AQABA. La strada è percorsa da ogni tipo di veicolo ma soprattutto da autobotti cariche di benzina e tir che vanno da AQABA ad Amman.
Dopo circa un’ora Mahdi ci fa notare sulla destra la strada che porta al Wadi Rum di cui si vedono in lontananza le montagne più alte. Dopo poco lasciamo la pianeggiante e sempre diritta statale 15 e prendiamo sulla sinistra la 35 che sale verso Petra. D’ora in poi percorreremo una strada di montagna che si inerpica in un paesaggio ancora più brullo di quello visto fino ad ora. A stentate coltivazioni di frumento succedono appezzamenti di terreno con cumuli di sassi qua e la dove pascolano le capre.
Sosta ad un posto di ristoro sulla cima di una montagna a circa 1.000 m. s.l. da cui si vedono a perdita d’occhio tutto un susseguirsi di montagne e vallate pietrose ed aride. Poi la strada comincia a scendere, passiamo un primo paese con costruzioni nuove a cui succede poco dopo la cittadina di Petra che si estende sui fianchi della montagna e giù nelle valli. Le costruzioni sono prevalentemente nuove o recenti, altre e nuovi alberghi sono in via di ultimazione. La strada abbastanza stretta e con un notevole traffico scende tra due ali di case e numerosi negozi di souvenir fino ad un ampio parcheggio presso l’Hotel Movempik, scendiamo dal bus dopo aver fissato la partenza alle ore 17.
Da qui in poi non voglio scrivere altro lasciando alle fotografie che ho pubblicato il compito di illustrare la magia di questo posto antico.
Il clima è gradevole e si farà con le ore più caldo tanto che troveremo sollievo nell’inoltrarci fra le fresche pareti del Siq. Per il caldo per noi eccessivo rinunceremo a salire le ripide scalette di pietra che in circa un’ora portano al Monastero. I turisti sono tanti e tantissime scolaresche in gita scolastica.
Arrivederci Petra, ho fortemente voluto ritornare nonostante la delusione della prima volta e stavolta mi hai incantato.