Welcome to Jordan!

località: amman, wadi rum, petra, aqaba, madaba
stato: giordania (jo)

Data inizio viaggio: venerdì 9 agosto 2013
Data fine viaggio: sabato 17 agosto 2013

Giordania; uno dei tanti paesi del Medio Oriente che mi ha sempre affascinato e colpito per la sua storia e tradizione. Partiti con un volo della Turkish Airlines con scalo a Istanbul arriviamo ad amman nelle prime ore del mattino con una sola ora di differenza con il fuso orario italiano.
Appoggiati al Cliff Hotel in pieno centro di amman con la sua gestione familiare e cordiale partiamo verso il Mar Morto nonché verso il punto più basso del pianeta con una depressione di 415 metri sotto il livello del mare e famoso per il suo alto grado di salinità, ben nove volte maggiore rispetto al normale; questo fa sì che non sia presente nessun ecosistema marino e le coste siano di colore bianco dovute al sale.
Detto questo ci portiamo in una spiaggia pubblica dove vi è la possibilità di fare il bagno e al primo impatto si rimane stupiti da come il corpo galleggia perfettamente senza andare a fondo, unica cosa consigliata da non immergere gli occhi visto che potrebbero dare un forte bruciore.
Per il resto quest'acqua ha grandi qualità curative per la pelle e con qualche fango ricavato dai fondali risulta salutare quanto una giornata in una Spa.
Tornati ad amman diamo un piccolo sguardo alla città che non risulta interessantissima oltre alla sua Moschea di King Hussein e al suo anfiteatro romano; ci colpisce però la vita araba soprattutto nei modi di vestire e di fare della gente dovuta anche alla loro religione mussulmana, gli uomini con tuniche lunghe e le donne con il velo anche loro in vario modo, chi solo sui capelli, chi lascia in vista gli occhi e chi interamente su tutto il corpo.
Il giorno dopo facciamo visita alla città di madaba abbastanza vicina e famosa per i suoi mosaici fatti all'epoca dell'impero romano nella chiesa di San Giorgio dove ritraggono una mappa intera dell'attuale Israele e Giordania; da lì andiamo sul Monte Nebo posto dove Mosè abbia contemplato la terra promessa e dove si dice che ci sia la sua tomba; da qui un panorama stupendo su parte dell'Israele e sul Mar Morto.
Il giorno seguente ci spostiamo a petra e sostiamo nel Saba'a Hotel a Wadi Musa a soli 10 minuti di strada dal sito archeologico.
petra una delle sette meraviglie del mondo, un'intera città scolpita nella roccia e accessibile dopo circa mezz'ora di cammino in una gola a dir poco spettacolare in mezzo a questi canyon alti più di dieci metri e dai mille colori derivanti dai vari giochi di luce.
Costruita dai Nabatei circa 2000 anni fa era un buon centro di commercio tra greci, romani, egiziani e persiani; successivamente presa di mira e conquistata dai romani fino al decadimento dell'impero romano e da lì non fu più rinvenuta fino ai primi anni del XIX° secolo ritrovata da un esploratore svizzero.
Una volta sbucati dalla gola ci si trova davanti al “Tesoro del Faraone” il simbolo di petra che faceva appunto da tesoreria della città, che cambia colore in base ai raggi del sole da un giallo canarino a un rosso o rosa verso il tramonto dovuto al colore della roccia.
Da qui si procede lungo la vallata e si notano molte piccole caverne scolpite nella roccia, queste erano le residenze dei cittadini di petra, poi qualche antica colonna romana dovuta alla conquista dell'impero romano appunto.
Infine altro punto forte di petra il suo monastero, che si raggiunge dopo ben un'ora e mezza di cammino in questi canyon che ti portano a un'altitudine di circa 1000 metri e molto simile strutturalmente al Tesoro del Faraone, inoltre da questo punto si gode di una vista stupenda su tutto il sito archeologico.
Lasciamo la bellissima petra che avrebbe meritato ancora un'altro giorno di visita per andare nel deserto del wadi rum, altro posto che mi ha colpito particolarmente dal punto di vista paesaggistico dove ogni roccia diversa dalle altre e una splendida sabbia rossa ne fa un luogo magico.
Da lì abbiamo iniziato un jeep tour con i beduini locali visitando i punti più belli della zona da archi di roccia alle dune di sabbia, passando anche da posti dove è passato E.T. Lawrence che attraversando il deserto e conquistando aqaba ha portato l'indipendenza delle tribu arabe dall'impero ottomano; alla fine del tour passiamo la notte in una tenda di beduini dove ci preparano una loro cena locale a base di carne e varie salse.
Di notte il cielo diventa il vero spettacolo di wadi rum con le stelle e persino la via Lattea visibili a occhio nudo e ciliegina sulla torta, siamo capitati proprio nel periodo delle stelle cadenti intorno alla notte si S. Lorenzo!
Dal deserto del wadi rum ci portiamo ad aqaba unico sbocco sul Mar Rosso della Giordania nel golfo di aqaba appunto località per rilassarsi in spiaggia o fare immersioni tra la barriera corallina.
Da qui continuo per l'Israele con un ricordo indelebile verso questi splendidi posti

Per vedere più foto http://viaggioinavventura.altervista.org/Giordania.html

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