Istanbul 19 anni dopo....
località: istanbul
stato: turchia (tr)
Data inizio viaggio:
sabato 25 ottobre 2014
Data fine viaggio:
sabato 1 novembre 2014
Dopo 17 anni spinto dalla compagna desiderosa di vedere per la prima volta la Perla d’Oriente decido di prenotare un volo da Bologna per Istanbul, al costo di 200 euro a testa. Dopo una attenta ricerca prenoto l’hotel (Star Holiday), una scelta che si rivelerà azzeccatissima in quanto ubicato proprio di fronte alla Moschea Blu, Basilica Cisterna, Palazzo Topkapi e a Santa Sofia con vista panoramica mozzafiato nella terrazza della colazione. Hotel che si trova su Divan Yolu una delle vie principali dove a trenta metri dall’hotel passa il TRAM che conduce in molte parti della città. Non starò qui ad elencare per ogni singolo giorno quello che abbiamo fatto durante la settimana, ma mi limiterò a raccontarvi quello che ho visitato e ho notato dopo 17 anni. Chiaramente trovandomi di fronte abbiamo visitato l’oramai museo di Aya Sofia (ingresso 30 lire turche) del 537 d.c., per un millennio la più grande basilica cristiana al mondo, che fonde splendidamente la cultura cristiana bizantina a quella musulmana, la fila per entrare è spesso lunga ma armatevi di pazienza che ne vale la pena. La moschea blu costruita nei primi del 1600 d.c. è invece ad ingresso gratuito, ma anche qui occorre spesso fare la fila, anche perché la visita è possibile farla solo in determinati orari in cui non ci sono i fedeli in preghiera, la moschea è imponente con le sue cupole, bellissima, ricca di decorazioni floreali e delle piastrelle in ceramica blu, un vero gioiello come lo sono anche le altre moschee che abbiamo visitato, quella di Solimano, quella di Sehzade, Nuruosmaniye, la Yeni (Nuova) e altre minori che si trovano ad ogni angolo di strada e dove l’ingresso è sempre gratuito basta rispettare alcune norme di decoro.
Una visita merita certamente anche la Basilica Cisterna/Yerebatan Saray (20 Lire turche), una antica cisterna bizantina che riforniva i palazzi principeschi di acqua potabile. Vi sono 336 colonne illuminate da una luce soffusa e con un sottofondo di musica classica che rende il tutto molto suggestivo e magico.
Visto che durante la settimana abbiamo trovato diversi giorni di pioggia e nuvoloso, molto tempo lo abbiamo passato in due mercati assolutamente da visitare, il Gran Bazar (Kapalicarsi) e il Bazar Egiziano (Misir Carsisi). Il primo è uno dei più grandi bazar al coperto del mondo, con quasi 4000 negozi distribuiti in 65 viottoli in cui è facile perdersi. Si contratta con tutti e su tutto e noi abbiamo amato farlo, chiaramente prima di comprare sentire sempre da più di un negoziante in modo da dire al successivo sempre il prezzo più basso che vi ha fatto quello precedente. Fermativi anche in uno dei caffè che ci sono per gustarvi un caffè turco, un tè o un dolce di modo da assaporare appieno l’atmosfera, uno cosa importante da tenere presente è che nel Gran Bazar ci sono i “Cambi” euro/lira turca con il miglior tasso. Il secondo, quello egiziano, è più piccolo 95 negozi, famoso soprattutto per le spezie, vicino alla Yeni (Nuova) Camii, merita una visita soprattutto perché comprerete benissimo (specie i lokum, caffè, spezie, formaggi, frutta secca) non all’interno ma nei negozietti proprio all’esterno del Bazar, e nelle vie limitrofe.
Sempre nei paraggi del nostro hotel abbiamo visitato una delle attrazioni maggiori di Istanbul, il Palazzo che per 4 secoli fu residenza dei Sultani ottomani, il Topkapi! Distribuito su 4 cortili è ricco di stanze riccamente decorate di ceramiche smaltate e oro (tra cui l’Harem) in cui si svolgeva la vita dei sultani, vi sono anche oggi custodite alcune reliquie di Maometto. Bellissima la vista che dalle sue mura si gode del Bosforo, sulla costa orientale, sulla torre di Galata e le varie moschee. Il costo per l’ingresso è di 30 lire turche più 15 per visitare l’harem. Adiacente vi è il parco Gulhane dove poter sostare e rifocillarsi dopo la visita al palazzo.
Una mezza giornata l’abbiamo dedicata anche al quartiere di Kumkapi, e al lungomare, una zona tranquilla di Istanbul, dove al mercato (l’antico porto di Istanbul) si vende pesce freschissimo esposto artisticamente e lo si può mangiare proprio nelle baracchine e ristorantini dietro alle pescherie. All’interno del quartiere Komkapi ci sono invece molte taverne che si susseguono una accanto all’altra dall’atmosfera vivace e dove è possibile mangiare il pesce delle pescherie del mercato anche se a prezzi maggiori.
Altra zona che dovete assolutamente visitare è quella di Eminonu, con la vivace vita che si svolge intorno alla moschea nuova, al bazar egiziano e a tutte le vie che si intersecano in quella zona, pienissime di gente. Qui dovete godervi il tramonto sul ponte di Galata, guardando i turchi che pian piano occupano tutto il ponte sui entrambi i lati con le loro canne da pesca, e casomai godervi anche un kebap o un Balik Ekmek il famoso panino col pesce che dai barconi a fianco del ponte di Galata vengonodistribuiti in quantità industriali, da provare assolutamente!
Dopo avere visto tutte queste cose nel “corno d’oro”, la parte più storica basta passare il ponte di Galata e si va nei quartieri più europei di Galata e Beyoglu. Nel primo è fondamentale salire sulla Torre di epoca bizantina ma ricostruita dai genovesi XIV sec., alta 68 dalla cui sommità potrete godere del panorama a 360° di tutta Istanbul! Il costo per salire è di 18,5 Lire Turche.
La Salita dal quartiere di Galata e Pera lungo Istiklal Caddesi sino verso la piazza Taksim è piuttosto impegnativa, quindi potete e conviene salire con una delle funicolari che dal Porto di Kabatas o da Karakoy raggiungono la piazza. Da qui la discesa lungo la pedonale Istiklal Caddesi fino al ponte di Galata sarà una vera passeggiata, la via è bellissima, piena di bei negozi, di ristorantini, sempre di essere a Parigi o Londra, la via è costeggiata da tante viuzze laterali molto suggestive, la sera è la zona della “movida” turca.
Noi abbiamo amato perderci per le vie meno turistiche di Istanbul, piene soprattutto di turchi, a volte anche senza una meta precisa, siamo arrivati anche nel quartiere universitario oppure nel cuore del quartiere Fatih dove si trova la popolazione più fondamentalista, ma senza mai nessun pericolo anzi in queste zone nessuno tenterà di insistere per vendervi qualcosa, la gente è molto più distaccata, potrete così godere anche di Istanbul diversa. Abbiamo provato e sperimentato di tutto, dai kebap, al panino al pesce, dai bicchieroni di succo di melograno alla boza (è una bevanda di mais o frumento fermentata e zuccherata), dai lokum ai formaggi delle bancarelle, ci è mancata la crociera sul Bosforo e una visita alla parte asiatica visto il tempo molto ventoso e spesso piovoso. Non c’è bisogno di prendere i taxi con le due linee metropolitane, il tram e le funicolari potrete raggiungere tutti i luoghi più importanti comodamente. Buon Viaggio a Tutti!
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