viaggio in Turchia-seconda parte

località: goreme, avanos, urgup, bogazkale, hattusa, catalca, istambul, canakkale, troia, pergamo, cesme
regione:
stato: turchia (tr)

Data inizio viaggio: martedì 1 gennaio 2008
Data fine viaggio: martedì 1 gennaio 2008

Per la prima parte dell'itinerario vedi "viaggio in Turchia-prima parte" e "viaggio in Kurdistan e Mesopotamia".
Attraversando il ponte sul fiume Eufrate si lascia la Mesopotamia, una sicura parte dell'indefinito territorio del Kurdistan e si prosegue per Gaziantep dove potremo rientrare in autostrada. La solita caldissima autostrada il cui manto asfaltato ribolle sotto la nostra macchina la cui ventola gira al massimo, come l'aria condizionata della Fiat Punto con la quale siamo venuti dall'Italia. La notte precedente non abbiamo dormito bene, il trasferimento è lungo e la stanchezza si fa sentire così decidiamo, io e l'amico che mi accompagna, di pranzare e dormire in un autogrill, sulla macchina. Siamo tornati sulla penisola anatolica e il mattino seguente proseguiamo ad ovest, a Tarsos deviamo a nord ma dopo poco l'autostrada termina. Prima di proseguire con la statale ci rifocilliamo in un locale per camionisti poi via verso la Cappadocia dove arriviamo verso mezzogiorno. La città di Nevsehir ci annuncia che siamo arrivati in questa regione che i capricci della natura hanno reso davvero fantastica. Da qualsiasi lato si guardino goreme, urgup, avanos sono spettacolari con i loro pinnacoli calcari e i così detti camini delle fate. Se la natura non bastava a modellare queste pietre che svettano verso il cielo ci hanno pensato anche i monaci cristiani che qui hanno trovato rifugio costruendo chiese nei loro anfratti. La Cappadocia da sola sarebbe sufficente a fare tutti questi chilometri per venire fin qui. Nel tardo pomeriggio proseguiamo verso nord perchè la Turchia ha ancora molto da offrirci. Attraversiamo campagne desolate semi desertiche e baipassata Yozgat raggiungiamo in serata bogazkale dove pernottiamo in un hotel elegante e pulito. Il mattino seguente visitiamo gli scavi di hattusa, capitale dell'antichissima civiltà ittita. I resti sono sparpagliati su di una collina molto ampia e bisogna nella maggior parte dei casi essere forniti di molta immaginazione per capirne il significato, inoltre dobbiamo costantemente "scappare" da un giovanotto in scooter che vuole per forza farci da guida. Per fortuna il sito archeologico si visita in macchina con un circuito stradale e all'uscita ci dirigiamo subito, passando ancora per Bogozkale, all'appendice di Yazilikaya dove si trova il ricordo più bello della civiltà ittita. Qui infatti si lascia la macchina in un parcheggio dove siamo assaliti da venditori di cianfrusaglie e con un breve itinerario a piedi all'interno di un santuario rupestre tra alte rocce osserviamo le incisioni sulla pietra: belle, bellissime, quante volte viste sui libri di testo scolastici. Le incisioni e il santuario ci appagano giustificando la nostra deviazione fin qui. Proseguiamo a ovest, baipassiamo Ankara, istambul e attraversando il ponte sul Bosforo torniamo in Europa fermandoci a dormire nell'insignificante città di catalca che sarà solo il nostro punto d'appoggio per lasciare la macchina e prendere il treno per istambul. All'indomani prendiamo un treno locale da una stazione difficilmente trovabile e che nessuno ci sa indicare, in effetti è molto discosta da catalca, in campagna. Il treno ci porta comunque a istambul cosa che ci permette di visitare questa grande città divisa tra due continenti in assoluta tranquillità. In effetti io ad istambul ero già stato molto tempo prima come tappa di un lungo itinerario in treno che mi aveva portato in Svizzera, Germania Occidentale, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia, Germania dell'Est, Cecoslovacchia, Ungheria, Yugoslavia, Bulgaria e Turchia europea!! In pratica però avevo visto ben poco anche se qui avevo pernottato in un hotel piuttosto sporco del centro. Proprio per questo per me istambul era tutta da scoprire e così non mi sono fatto mancare nulla:la moschea Blu, Santa Sofia, il grande serbatoio sotterraneo con l'effige della medusa, Topkapi(solo esternamente perchè era giorno di chiusura), il bazar, i vicoli, la moschea di Solimano e anche un tour con un bus turistico a due piani che ci ha portato fino al quartiere di Galata dominato dalla torre genovese. La sera ritorno in treno a catalca dove abbiamo ripreso la macchina proseguendo per i Dardanelli e fermandoci a dormire in un Hotel di una città lungo la strada. Al mattino seguente abbiamo percorso l'interessante strada litoranea della penisola stretta e lunga di Dardanelli che l'omonimo stretto separa dall'Anatolia. A Dardanelli saliamo con la macchina su un traghetto che ci riporta in Asia in poco tempo, a canakkale. Da qui raggiungiamo la mitica città di troia, niente di bello se non il mito ricordato pure dalla ricostruzione in legno del celebre cavallo. Girovaghiamo tra gli scavi difficilmente decifrabili poi puntiamo verso sud. La strada per pergamo apre scorci sul mare e sulle vicinissime isole greche che quasi sfiorano la costa turca. E' sera quando visitiamo una parte degli scavi di pergamo ma del resto il reperto più importante di questa antica città ellenica l'ho visto al Pergamom Museum di Berlino!! Abbiamo comunque dato una sbirciata ad alcuni resti e al rudere di un'antica basilica che sembra avere un ruolo importante nel libro dell'Apocalisse. La sera baipassando Izmir arriviamo a cesme dove pernottiamo in macchina perchè il mattino seguente dobbiamo imbarcarci . Il giorno dopo saliamo con la macchina sulla nave turca che ci riporterà ad Ancona.

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