Weekend a Istanbul
località: istanbul
stato: turchia (tr)
Data inizio viaggio:
giovedì 30 aprile 2009
Data fine viaggio:
domenica 3 maggio 2009
Finalmente Istanbul!
Antico & Moderno, Oriente & Occidente, Islam & Cristianesimo, Innovazione & Tradizione.
Questa è Istanbul.
Fra le capitali europee senza dubbio la più bella e l'unica paragonabile a Roma.
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giovedì 30 aprile 2009
Atteriamo all'aeroporto Ataturk alle 12.
Finalmente Istanbul. E'molto che desidero visitare questa città, considerata la porta d'oriente e che rappresenta anche per me il primo contatto con l'oriente e il mondo islamico.
Prendiamo un taxi e raggiungiamo l'alloggio scelto, proprio sotto la Torre di Galata.
Già percorrendo le strade in auto la città mi piace da morire...
Usciamo subito e visitiamo la Torre di Galata, proseguiamo verso Tunel e percorriamo tutta Istiklal Caddesi fino a piazza Taksim. Il lungo viale trasmette da subito l'emozione di trovarsi in una città vibrante dove convivono al meglio tradizioni radicalmente diverse: giovani in minigonna e stivali passeggiano a fianco di donne in niqab.
Da taksim prendiamo la funicolare e scendiamo a Kabatas.
Passeggiando lungo il Bosforo ammiriamo la moschea Bezmi Alem Valide e il palazzo Dolmabahnce. Prendiamo un taxi e raggiungiamo Ortakoi. Questo tranquillo angolo di Istanbul è stupendo. La piccola moschea sul bosforo con alle spalle il ponte che collega Europa ed Asia è davvero una cartolina.
Assaggiamo la famosa Kumpir, patata arrostita ripiena di tutto un pò (versione turca della Kartoska moscovita!) e ci crogioliamo al sole ammirando la sponda asiatica e i traghetti che solcano il Bosforo. Torniamo in centro con il taxi e ci facciamo lasciare al ponte di Galata. E' il tramonto e il ponte è pieno di pescatori. Si respira odore di mare e di pesce e di spezie. Al lato del ponte facciamo un giro per il piccolo mercato del pesce e prendiamo un aperitivo in uno dei tanti bar sotto il ponte. Sono entusiasta di questa prima giornata, della città e sopratutto colpita dalle persone. I turchi si dimostrano infatti molto alla mano e interessati a parlare, ad aiutarti e farsi conoscere. La lingua non è affatto un problema, e pur conoscendo poco l'inglese riescono perfettamente a farsi capire.
venerdì 1 maggio 2009
Vengo svegliata dal canto del Muezim all'alba. Nel totale silenzio fa piuttosto effetto. Oggi città vecchia. Passato il ponte facciamo colazione con caffè turco (buona sostituzione al nostro espresso) e rustici farciti e iniziamo il nostro tour.
La moschea nuova e il bazar delle spezie. Qui gli odori e i banchi sono davvero indescrivibili, mi piace sempre di più.
Continuiamo con la cisterna Basilica (atmosfera magica), con la Moschea Blu (grandiosa) e Santa Sophia.
Visitiamo anche il palazzo di Topkapi che con tutti i suoi giardini fioriti e pieni di tulipani è davvero uno spettacolo.
Pranzo con il tipico doner kebab che ora farò fatica a mangiare altrove! Proseguiamo per le vie di Sultanhamet e raggiungiamo uno dei tanti ingressi del Gran Bazar. Entrare qui, perdersi fra le viuzze, ammirare ogni angolo, guardare la merce astutamente esposta vale da solo un viaggio a Istanbul. Inutile dire che non riesco a uscire..ma rimando gli acquisti e preoseguiamo per piazza beyazit, l'università e la Moschea di Solimano. E'sera e siamo distrutti.
sabato 2 maggio 2009
Oggi il tempo non è dei migliori, così non perdo occasione per tornare a tuffarmi al Gran Bazar. Riattraversando il bazar delle spezie, percorriamo il dedalo di viuzze della città vecchia respirando un atmosfera del tutto particolare. Tornati al Bazar ci dedichiamo allo shopping e all'arte della negoziazione.
Mai pagare più della metà di quello che viene inizialmente chiesto! Anche qui le persone si dimostrano incredibilmente simpatiche, non solo per venderti le loro cose. Amano mettersi a parlare davanti a un bicchiere di tè e tirarla per lunghe.
Oggi non c'è fretta, abbiamo esaurito le attrazioni imperdibili e ci prendiamo i loro tempi. Continuiamo a passegiare e non ci facciamo scappare la degustazione delle famose ciambelle di sesamo, delle pannocchie arrostite per strada e del delizioso Kokorec! Ceniamo a base di pesce in uno dei ristorantini sul ponte di Galata (Troppo turistico, ma almeno il menù in inglese!). Dopo cena andiamo a salutare questa meravigliosa città da uno dei caffè attorno a Galata. E' su una terrazza con un panorama mozzafiato sulla cttà e sulla torre stessa. All'ora dell'ultima preghiera, la musica nel locale si abbassa e lascia spazio solo al silenzio e alle voci dei muezim che si rincorrono da una moschea all'altra echeggiando sul corno d'oro. E' così e con questo ricordo che saluto Istanbul, ma scegliendo di tornare in Turchia a passare le vacanze estive.