Meraviglioso WEST1: Sogno Californiano
località: los angeles, palm springs, joshua tree national park, death valley, josemite park, san francisco, monterey, cermel, santa barbara
regione: california
stato: stati uniti d'america (us)
Data inizio viaggio:
martedì 3 gennaio 2006
Data fine viaggio:
lunedì 16 gennaio 2006
E' dalla California che inizia il mio viaggio di Laurea, un sogno americano che finalmente si realizza.
Siamo partiti in due scegliendo la formula fly&drive, ma scegliendo personalmente le destinazioni giornaliere.
Los Angeles è la metropoli che mi da il benvenuto in America, da qui si prosegue a est per Palms Spring nelle cui vicinanze visiteremo il Joshua Tree NP.
Solo dopo il passaggio in altri stati, siamo rientrati in California per la visita della spettacolare Valle della Morte e poi a nord verso Josemite Park e San Francisco. E poi di nuovo a sud...percorrendo tutta la spettacolare Highway 1 fino a tornare a Los Angeles.
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In viaggio
martedì 3 gennaio 2006
Partiamo dall'aeroporto di Fiumicino in mattinata, con il volo Lufthansa che ci porterà a Francoforte. Dopo quasi nove ore atterriamo di nuovo a New York, dove sbrighiamo le formalità di ingresso in USA e attendiamo il volo dell'American Airlines che ci porterà a Los Angeles, atterrando in tarda serata. Il primo colpo d'occhio lo abbiamo dall'aereo guardando la vastità della città che sorvoliamo. E'trascorsa un'ora da quando abbiamo cominciato a sorvolare la città degli angeli e l'atterraggio all'aeroporto. Finalmente a terra, esausti dal fuso, andiamo con il bus all'autonoleggio dove ritiriamo il dodge durango prenotato dall'Italia. Pernottamento nei pressi dell'aeroporto.
Los Angeles & Palm Springs
mercoledì 4 gennaio 2006
Dopo poche ore di sonno abbiamo iniziato la veloce visita di Los Angeles, iniziando da Beverly Hills dove restiamo stupiti dalle dimensioni della famosissima strada. Un angolo di lusso, in questo periodo addobbato per le feste in modo altrettanto sfarzoso e sfavillante. Siamo ancora un pò confusi e tutto ci sembra...come uscito da un film. Come se fossimo già stati qui. Continuiamo attraversando il quartiere ricco di Bel Air fino a Hollywood, dove parcheggiamo nei pressi del Kodak Theatre per percorrere un piccolo tratto di walk of fame fino al chinese theatre, facendo quello che, come in pellegrinaggio, tutti fanno: trovare il proprio divo sulle stelle e confrontare le impronte con quelle dei superbig di Hollywood. Qui ci sembra di aver cambiato città, per la confusione e l'aspetto un pò trasandato e decadente. Ma anche quest'atmosfera appare come già vissuta in TV! Continuiamo ancora fino al Griffith Park, da cui godiamo una splendida vista sulla città e sulla scritta in collina più famosa del pianeta!! Ora è proprio ora di andare e metterci in viaggio per la nostra prossima meta, Palm Springs. Torneremo qui l'ultimo giorno di viaggio. Il primo impatto? Beh...quello che appare finzione cinematografica qui è davvero così. Siamo elettrizzati.
Dopo circa 250 chilometri sulle strade californiane, dove tutto ci colpisce per la gandezza e la vastità giungiamo a Palm Spring dove ci sistemiamo in hotel, il tipico Best Western con porte sulla strada e ceniamo in un grazioso ristorante messicano! Ancora sfasati dal fuso rimandiamo qualsiasi altra cosa a domani.
Joshua Tree NP & Phoenix
giovedì 5 gennaio 2006
Al mattino Palm Springs ci appare un paradiso di verde, palme e campi da golf in pieno deserto. Oggi si riparte in direzione Arizona. Lungo la strada sostiamo per la visita al Joshua Tree N.P., dove abbiamo acqistato il National Park Pass; l'abbonamento che consente l'ingresso in tutti i parchi nazionali del territorio USA alla vettura registrata. Il costo è di 50$. Da subito siamo attratti dalla solitudine e l'immensità che ci avvolgono. Distese sterminate, colori, cactus e alberi di Joshua si aprono davanti a noi. Dalla radio della macchina escono le note di musiche country di un canale locale....questo E' IL VIAGGIO. Mi sembra di sognare. A posteriori possiamo dire che non è quasi nulla rispetto a quello che vedremo poi, ma rimane nel cuore per gli spazi e il silenzio che vi regnano.
...........Continua in Meraviglioso WEST2: Arizona.........
PSICHEDELICA DEATH VALLEY
mercoledì 11 gennaio 2006
...........continua da MeravigliosoWEST4: NEVADA..........
Rientriamo in California e pieghiamo a nord. Le distese del Mojave aprono in lontananza alle montagne, il paesaggio è immenso. Oggi sono i Pink Floyd la perfetta colonna sonora che ci accompagna fino all'ingresso del Death Valley NP. Dalla nostra direzione di arrivo, siamo ben presto a Zabrinskye Point, da cui si ha una veduta lunare e spettacolare. Il paeseggio qui è psichedelico. Per chi ha visto il film di Antonioni, forse sarà illuminato nel comprenderne lo spirito.
Anche qui siamo soli e il clima è lontano dai 50° raggiungibili in estate. Per l'ennesima volta sono ammutolita davanti alla grandezza degli spazi e alla totale diversità da quanto mai visto prima. Proseguiamo verso il Visitor Center e ancora nel punto più basso della depressione, al Badwater Basin, veramente di grande effetto. Percorriamo tutta quella chiamata la "Artists road" e ne capiamo il perchè. Infine ci dirigiamo verso le dune di sabbia, da cui parte la statale che percorriamo per uscire dal parco. Ora siamo diretti a
Ridgecrest, dove pernotteremo. Le parecchie miglia che percorriamo ci svelano un'altra america. Povera e desolata. Non definirei paesi gli assemblamenti di roulotte e container che attraversiamo, ma credo lo fossero. Da viaggiatori ci piace anche questo, ma a pensare a chi vi abita riempie di tristezza. Ridgecrest è un luogo assolutamente strano. Per la prima volta il motel non solo non ha porte sulla strada, ma anche le inferriate alle finestre. Poche persone per strada, cancelli chiusi (anomalo per gli USA). Alla reception ci consigliano di usare per cena le facilities della nostra camera, dotata di microonde, tavolo e frigo. La stenchezza non ci incuriosisce a saperne di più e decidiamo di accettare il consiglio.
YOSEMITE NP
giovedì 12 gennaio 2006
Stamattina siamo in partenza per Yosemite NP. Attraversiamo verso nord la pianura californiana
Per la prima volta le miglia percorse sembrano non passare mai. Somiglia un pò alla nostra padania immersa in una fitta nebbia. Il sole ci accoglie nuovamente salendo verso l'ingresso del parco. Qui non troviamo la neve ma, nonostante la stagione, tanto verde. Andiamo subito verso la Valle di Yosemite, il parco comunica pace e spensieratezza con i suoi sentieri e le sue cascate. Sono tanti gli animali che riusciamo senza problemi a osservare da vicino: uccelli, scoiattoli, cervi e dulcis in fundo... un lupo, che sembra più che abituato alla presenza umana. Una bella giornata, anche se il parco è quello che può considerarsi il più simile alle nostre montagne, o comunque a panorami a cui siamo più abituati. Insomma lascia meno senza fiato.Pernottiamo nella cittadina di Oakhurst, vicino al visitor center del parco.
Arrivo a San Francisco
venerdì 13 gennaio 2006
Stamattina partiamo in direzione S.Francisco.
Attraversando il ponte che ci porta in città, a prima vista ne siamo già entusiasti. L'albergo qui non è un motel ma l'Holiday Inn a Civic Center. Il tempo di sistemarci e subito cominciamo con la visita di Pz.Alamo alla ricerca delle più belle case vittoriane, proseguiamo con i quartieri di Castro e NobHill. Nel pomeriggio lasciamo la macchina e visitiamo Washington sq. e Union Sq. da dove prendiamo la ns prima Cable Car per il Fisherman Wharf. Il carattere multiculturale e globale della città ci era già apparso girovagando in auto, ma percorrendo a piedi Market Street fra il Civic Center e Union Square ci appare in tutta la sua estremità. Qui si sfiora il perimetro di Tenderloin, un quadrilatero da evitare in pieno centro città. Sui marciapiedi sbandati, prostitute, soggetti loschi si aggirano o si scaldano su braceri accesi in mezzo alla strada. Ci guardano, e non ci sentiamo particolarmente a nostro agio con le fotocamere in vista. Bastano pochi metri per tornare alla normalità e al lusso delle boutique di Union Square....
I moli di Fisherman sono un'attrazione da non perdere, così come anche l'immancabile cena a base di granchi e clam chowder! Ottima la zuppa. Arriviamo fino al famoso Pier39, da cui la veduta della baia in notturna, Alcatraz e il Golden Gate in lontananza è indimenticabile. Cena alla Crab House.
SAN FRANCISCO
sabato 14 gennaio 2006
Stamattina lasciamo l'auto in garage.
Torniamo ai moli di Fisherman con la cable car e, dopo un giro per negozi e souvenirs, comiciamo una lunga passeggiata per i quartieri di North beach, China Town, Financial District, Coit Tower fino a tornare in UnionSquare. Nonostante il freddo pungente ci innamoriamo di questa città e della diversità di ogni suo quartiere. Ci sentiamo un pò a casa al rintocco delle campane in Washington square, siamo colpiti dal quartiere cinese, notevole lo skyline in quello finanziario.
Il pomeriggio, di nuovo in auto, lo dedichiamo ai quartieri di marina e presidio e, naturalmente, al Golden Gate che fotograferemo da ogni angolazione possibile. Lo attraversiamo ie visiatiamo la deliziosa Sausalito e la Golden Gate National Recreation Area: la veduta dell'intera città attraverso il ponte merita da sola una sosta. Rientriamo in città attraversando i quartieri di Tween Picks e Richmond. Serata di nuovo ai moli di Fisherman..non resistiamo a un bis alla "Crab House".
MONTEREY&CARMEL
domenica 15 gennaio 2006
Con un pò di dispiacere lasciamo San Francisco, volgendo di nuovo a sud, percorrendo la Highway1 della California, da molti definita come una delle strade più belle del mondo. prima tappa Monterey: un vero gioiello. Visitiamo il vecchio molo, Cannery Row, passeggiamo sul lungomare ammirando i suoi bei e curati giardini. Percorriamo la 17mile drive con numerose soste fotografiche e una sosta alla straricca Pebble Beach. Percorrere queste 17 miglia di strada è a pagamento, ma assolutamente sono dollari spesi bene. Le ville, le spiagge, le viste sull'oceano, la cartolina del famoso "Cipresso solitario" sono imperdibili. Giunti a Carmel visitiamo la Missione di San Carlo Borromeo, una delle prime fondate in California.
Proseguiamo sulla Highway1 attraversando tutta l'area Big Sur. Forse è davvero la statale più bella del mondo.
Sostiamo ancora per vedere i Leoni marini in riproduzione a Morro Bay e arriviamo distrutti a Pismo Beach, dove pernottiamo
Le spiagge di Los Angeles
lunedì 16 gennaio 2006
Riprendiamo la Highway1, direzione sud.
Oggi c'è un pò di tristezza poichè è l'ultimo giorno in terra Americana, alle 21:00 ci attende il volo che ci riporterà a New York. Visitiamo la bella cittadina di Santa Barbara e proseguiamo a sud. Sfrecciamo mentre a fianco a noi cominciano a scorrere le più famose spiagge lunghissime della California. La mia mente si catapulta indietro nel tempo, negli occhi i film sul surf e nelle orecchie i Beach Boys.....Visitiamo Malibù, Santa Monica e il suo molo dove trascorriamo qualche ora in spiaggia. Infine andiamo a Venice Beach: è assolutamente da non perdere per i variegati generi umani che qui incontrerete e per latmosfera unica che vi assale. Un meraviglioso tramonto sull'oceano mi regala un fantastico arrivederci, perchè già non vedo l'ora di tornare e ricominciare.......
Lasciamo il tramonto per tornare in Aeroporto.
Lasciamo con nostalgia anche il Durango...che dopo 16 giorni segna 4998 miglia..neanche una ne verrà dimenticata.