West Australia
località: perth, margareth river, wanpole, cervantes kalbarri, coral bay, ningaloo, karinjini, broome, purnululu, kakadu, uluru, kings canyon
regione: western australia e northern territory
stato: australia (au)
Data inizio viaggio:
domenica 28 ottobre 2012
Data fine viaggio:
domenica 25 novembre 2012
10 800 km, 1660 litri di benzina. Temperatura massima 48 gradi centigradi.
Top five: Purnululu Bungle bungle - Echidna Gorge, Kings Canyon, Ningaloo Marine Park - Turquoise Bay, Karinjini NP, Wanpole NP - Valley of giants.
Domenica 28 ottobre
Partenza da Milano Malpensa con volo Emirates (1100 eur a testa) via Dubai. Scalo a Dubai e pernottamento al Metropoiltan Hotel (900 AED) la doppia.
Lunedi 29 ottobre
Volo da Dubai a Perth. Arrivo a Perth alle 2 di notte del 30/10. In taxi raggiungiamo l’Ibis Hotel, non molto lontano dall’aeroporto. In funzione la portineria automatica, introduciamo il codice ricevuto per mail per ritirare le chiavi delle camere. Camere molto basiche, ma per una notte puo andare.
Martedi 30 ottobre
Perth – Perth
Ritiriamo l’auto, a wicked campers, una mazda 4x4 coloratissima con qualche scritta pornografica in stile wicked nella parte posteriore. L’auto ha piu di 500 000 km e ci assale subito il dubbio “riusciremo a percorrere i circa 10000 km previsti con questo ferrovecchio?”. Altra sopresa l’aria condizionata non funziona, la funzionaria chiama un meccanico che fa finta di verificare il guasto e alla fine il verdetto é non si puo riparare. Che fare? Cambiare auto? Non ci sono altri 4x4 disponibili, cambiare compagnia, perderemmo tutta la cauzione e non é detto di trovare subito un altro fuori strada disponibile. Quindi si parte con il nostro ferrovecchio. Morale: fare molta attenzione alla qualitá delle auto offerte da wicked campers e incrociare le dita affinché il ferrovecchio riesca a superare anche questa ennesima fatica.
Si é fatta ormai ora di pranzo e ci dirigiamo quindi a Freemantle, per un pranzo al “Little creature”, una birreria ancora in funzione con una parte adibita a ristorante, situata in un ottima posizione sul porto. La temperatura é gradevole ma soffia un vento fresco e quindi dopo 4 o 5 tentativi per trovare il tavolo giusto (troppo sole, troppo vento, senza vista), troviamo il tavolo che ci mette tutti d’accordo con un giusto equilibrio tra temperatura, vista, vicinanza alla cucina. Piatto di pesce con patatine e l’immancabile birra prodotta sul luogo. Passeggiata nel centro di Freemantle dove acquistiamo l’holday pass (40 dollari australiani) che permette la visita a tutti i parchi dell’Australia occidentale. Cena in un ristorante vietnamita nel centro di Perth
Pernottamento al “Governor Robinson backpackers” a Perth centro.
Mercoledi 31 ottobre
Perth – Margareth River 311 km
Dopo aver fatto alcuni acquisti per completare le nostre attrezzature da campeggio, lasciamo Perth in direzione sud, riserveremo una visita alla cittá al nostro ritorno. Sull’autostrada verso il sud, Limite 110 km/h, ci rendiamo subito conto che il nostro ferrovecchio é anche molto rumoroso, e l’autonomia estremamente limitata (circa 300 km). Nel nord dovremo viaggiare sempre con le taniche di riserva di benzina. Ad Australind, lasciamo l’autostrada e inbocchiamo il percorso turistico sulla strada costiera. Dopo Bunbury, sosta pranzo al Vasse Felix. Un ristorante all’interno dell’omonima azienda agricola, con portate deliziose e spettacolari. Spettacolare anche il conto, ma ne valeva la pena. Raggiungiamo Margareth River dove ci installiamo al Margareth River resort, non male e ottimo rapporto qualitá prezzo. C’é ancora tempo per una passeggiata nella cittadina, sono le 17h30 ed é giá tutto chiuso. È questo il nostro primo approccio con gli orari monacali del West Australia.
Giovedi 1 Novembre
Margareth River – Wanpole 364 km
Giornata dedicata alle grotte a alle foreste del sud ovest. Prima tappa visita a Mammouth cave, ritiriamo i registratori e auricolari con le spiegazioni per la visita non accompagnata. Alla Jewell cave, la visita é guidata. Questa grotta é molto piú spettacolare della precedente con incredibili cascate di stallattiti e stalagmiti di diverse forme e colori. Si prosegue verso Augusta, e capo Leeuwin, il punto piú a sud ovest del West Australia, dove si incontrano l’oceano meridionale e l’oceano indiano.
Raggiungiamo lo Warren NP che ospita giganteschi eucalipti. Tra i piu alti il bicentenarian tree, su cui é possibile salire tramite pioli in ferro conficcati nel tronco. Si sale sino a 68 metri di altezza in equilibrio precario sugli speroni in ferro, nessun sistema di protezione, meglio non soffrire di vertigini. L’altro gigante famoso é il Gloucester tree situato nell’omonimo parco naturale. Qui si sale a piu di 70 metri con vista spettacolare sulla foresta circostante. Il parco é molto ricco di uccelli tra cui molti pappagalli multicolori. Oggi primi incontri con i canguri, nei pascoli verdeggianti della aziende vinicole del sud ovest. Pernottamento in uno chalet del Coalmine Beach Caravan Park. Cena a Walpole in un ristorante con cucina filippina.
Venerdi 2 Novembre
Wanpole – Mandurah -448 km
Giornata dedicata al Walpole Nornalup NP. Di buona mattina percorriamo la valley of giants road, che attraversa una foresta secolare di eucalipti in cui l’azione del fuoco ha creato spettacolari fenditure e varchi. Proseguiamo poi verso la tree top walk, una passerella metallica sospesa a 60 metri d’altezza, sulla canopia della foresta. Proseguiamo verso Peacefull bay, imbocchiamo una pista sabbiosa che scende verso l’oceano, una spiaggia selvaggia piena zeppa di piccole conchiglie bianche. Risalendo verso l’asfalto primo insabbiamento, risolto comunque dopo alcuni tentativi di risalire il pendio senza che sia stato necessario diminuire la pressione delle gomme. Sosta a Conspicuos Cliffs dove dall’alto della scogliera avvistiamo le prime balene. Le spiagge di questa zona sono veramente molto selvagge. Ritorniamo cosí verso nord passando per Bridgeton Donnybrook e Bunbury, pic nic in un area di sosta e campeggiamo poi qualche km prima di Mandurah. Prima esperienza con la tenda aerea. Cena alla taverna nei pressi di Mandurah.
Sabato 3 Novembre
Mandurah – Cervantes 342 km
Riattraversiamo Perth e puntiamo verso nord. Le previsioni del tempo danno peggioramento. Il cielo cambia continuamente. Temporali con scrosci Raggiungiamo lo Yanchep NP. Primo incontro con i Koala, che dormono tranquillamente appesi ai rami degli alberi sotto una pioggerellina insistente. Picnic allo Yanchep tra Cacatua rosa. Si riparte verso il Pinnacles nel Nambung N.P.. Qualche km prima del Pinnacles una fila di dune di sabbia bianchissima costeggia la strada nazionale. Si tratta di sabbia della barriera corallina trasportata qui dal vento. Il paesaggio é mozzafiato. Il pinnacles offre un paesaggio lunare con una distesa di pinnacoli che spuntano dalle sabbie giallle del deserto. Attraversiamo la zona a piedi e poi percorriamo l’itinerario in auto alle ultime luci del tramonto. Cena al Country club con un piatto eccezionale di frutti di mare ed un ottima birra locale. Notte al Camping Pinnacles a Cervantes.
Domenica 4 Novembre
Cervantes – Kalbarri 437 km
Colazione strepitosa al Seashell café nel campeggio di Cervantes, con una serie di dolci e torte fatte in casa, si prosegue verso Geraldton, dove pranziamo al Topolini’s, continuiamo verso Kalbarri passando da una laguna con l’acqua completamente rosa, fenomeno provocato da microalghe. Visita alle scogliere del parco naturale di Kalbarri dove avvistiamo diverse balene. Ci accampiamo al campeggio di Kalbarri e cena al ristorante Upstairs.
Lunedi 5 Novembre
Kalbarri a Monkey Mia - 568 km
Colazione al Gorge café, anche con dolci niente male, in attesa dell’ora del pasto dei pellicani. Tutte le mattine nella zona limitrofa al porto viene nutrito un gruppo di pellicani. Mari si offre volontaria e viene subito presa di mira dal pellicano che si avvicina con aria minacciosa rivendicando il pesce dovuto. Dopo qualche scaramuccia il pellicano ha la meglio e si ingoia felice il pesce. Proseguiamo la visita alla zona interna del Kalbarri
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martedì 6 novembre 2012
Pranzo alla Billabong roadhouse. Proseguiamo verso Shark bay. Cena a Denham al Older pearl, un ristorante costruito alla maniera tradizionale con blocchi di conchiglie compresse. Piatto di pesce e frutti di mare un pó al di sotto delle aspettative. Pernottamento al Monkey Mia dolphins village, pronti per attendere la visita dei delfini il mattino successivo.
Martedi 6 novembre
Monkey Mia a Monkey Mia – 198 km
Tutte le mattine alcuni delfini vengono a far visita alla spiaggia di Monkey Mia, dove é possibile ammirarli da vicino e nutrirli con qualche pesce. Questa mattina solo un delfino. Partiamo per la visita al parco F. Peron. All’ingresso del parco c’é una stazione di sgonfiaggio/gonfiaggio gomme. Per affrontare le piste sabbiose che portano alla punta Peron, bisogna ridurre la presione dei pneumatici, per evitare di insabbiarsi e di rovinare eccessivamente la pista. Circa 60 km di pista di sabbia con alcuni tratti su insidiosi strati di sale che potrebbero cedere sotto il peso dei veicoli portano al capo Peron. Il paesaggio é incantevole una fitta vegetazione di cespugli spunta dalle sabbie rosse di questa zona. Giunti al capo la sabbia bianca della spiaggia degrada in tonalitá ocra per infiammarsi nel rosso della terra circostante. Avvistiamo un dugongo e le sagome di alcune razze nell’acqua cristallina. Sulla siaggia una colonia di cormorani. Pic nic sulla spiagggia di South Gregory, passaggio da Big Lagoon sulla via del ritorno verso Denham e di nuovo a Monkey Mia.
Mercoledi 7 novembre
Monkey Mia a Coral Bay - 643 km
Di nuovo sulla spiaggia di Monkey Mia per l’appuntamento con i delfini. Questa mattina ce ne sono ben 5 che nuotano in 20 cm di acqua osservando da vicino i turisti allineati lungo la spiaggia. Questa volta Mari riesce a farsi avanti come volontaria per dare uno dei pesci in pasto ai delfini. Questa volta l’operazione é molto piú semplice rispetto all’esperienza con i pellicani. Anche i pellicani che fanno da spalla in attesa dell’arrivo dei delfini non mancano mai all’appuntamento mattutino. Colazione al Monkey Mia e di nuovo in strada sempre piu a nord. Ripartendo da Shark bay sosta a Shell Beach, un immensa spiaggia di conchiglie bianche. Breve sosta per il pranzo a Pranzo a Carnavron e di nuovo a nord, attraversiamo il tropico del Capricorno prima di raggiungere Coral Bay alle prime ombre della sera. Cena nell’unico ristorante ancora aperto e notte all’ostello di Coral Bay.
Giovedi 8 novembre
Coral Bay a Ningaloo Marine Park Mesa Camp – 239 km
Coral Bay é poco piu di un piccolo villaggio che vive sul turismo, grazie alla spettacolare baia con le spiagge di sabbia bianchissima e alla barriera corallina situata a meno di 100 metri dala riva. Colazione in spiaggia attorniati da gabbiani che attendono qualche resto. In mattinata escursione in barca con il fondo trasparente sulla barriera corallina. Snorkeling, sulla barriera, appena entrato in acqua (non caldissima) uno squaletto passa proprio sotto di me, ma se ne va tranquillo per la sua strada. La zona é ricca di pesci multicolori. Ritorno in barca a Coral Bay. Pranzo e si riparte verso l’estremitá nord del Ningaloo NP. Le strade in Australia sono in genere in ottimo stato, i lunghi rettilinei invogliano ad accelerare, ma con un fuoristrada non si deve mai eccedere. Dopo circa un ora di viaggio troviamo infatti un fuoristrada come il nostro ribaltato, i due ragazzi in stato di choc e la ragazza immobile a terra con un trauma alla schiena. Probabilmente un colpo di sonno nelle calde ore del pomeriggio un’uscita di strada, il tentativo di rimettere l’auto in carreggiata l’inevitabile ribaltamento. Prestiamo i primi soccorsi in attesa dell’arrivo dell’autoambulanza che deve giungere da Exmouth a piu di 100 km di distanza. Proseguiamo, ci riforniamo ad Exmouth per poter campeggiare sulla costa selvaggia del Ningaloo Marine Park. Raggiungiamo il bush camp di Mesa quasi al tramonto. Montiamo le tende, ceniamo sotto le stelle a meno di 100 metri da una costa selvaggia e infinita. Durante la notte un vento forte dal mare rende quasi impossibile dormire.
Venerdi 9 novembre
Ningaloo Marine Park Mesa Camp – Nanaturra – 356 km
Continuiamo la visita al Ningaloo Marine Park, raggiungiamo Turquoise Bay, uno dei luoghi piu fantastici di questo tratto di costa. Una spiaggia immensa e bianchissima con una baia racchiusa dalla barriera con un’apertura che la mette in comunicazione con l’oceano aperto. Con il cambio delle maree si creano correnti insidiose in entrata o in uscita. Non si deve sbagliare il punto d’uscita, se no la corrente puo trascinare nell’oceano aperto. I colori sono fantastici, e abbaglianti, una spiaggia bianca, un mare dalle tonalitá turchese, una temperatura esterna intorno ai 40 gradi, invitano al bagno. Dopo esserci rinfrescati proseguiamo per Varano Beach, dove un gruppo di canguri si ripara dal sole all’ombra delle rocce proprio in riva al mare. Questa costa offre oltre 300 km di spiagge selvaggie. Ritorniamo verso Exmouth per il pranzo e continuiamo in direzione del Karinjini N.P. per ridurre un po la tappa di trasferenza di domani. Ci fermiamo al tramonto alla Nanaturra Road house. In tutte le Road house del west Australia si possono trovare delle sistemazioni per la notte, ristorante e campeggio. Sono un ottima soluzione per un break nelle lunghe tappe di trasferenza.
Sabato 10 novembre
Nanaturra a Karinjini National Park – 458 km
Entriamo in una delle zone minerarie dell’Australia, le strade sono battute dai Road train, camion interminabili che possono avere sino a 4 rimorchi e raggiungere i 50 metri di lunghezza. Raggiungiamo il Karinjini NP e ci accampiamo nel campeggio dell’ecolodge. Una breve passeggiata di 20 minuti con una ripida discesa nelle gole del Joffre Gorge e nelle pozze di acqua sottostanti. Il paesaggio é molto suggestivo e nuotare nel fondo di questa gola con delle pareti di oltre 100 metri al di sopra é una esperienza unica. Nella zona compaiono i primi termitai enormi di terra rossa e le sagome bianche e nere degli alberi fantasma.
Domenica 11 novembre
Karinjini National Park a Pardoo – 581 km
Continuiamo la visita al Karinjini N.P. . Una prima visita al Oster lookout, dove convergono 4 canyon profondissimi dalla pareti rosso e bianco, nel fondo dei canyon varie pozze d’acqua fresca. Proseguiamo poi sulla pista rossa per raggiungere lo Knox lookout e il Joffre Gorge, dal lato est da dove si gode una magnifica vista sull’anfiteatro della cascata e sulla lunga piscina naturale sottostante. Contiuando verso est raggiungiamo Dales gorge, una passeggiata di circa 20 minuti, conduce alla cascata e alla Fern pool. É domenica e la piscina naturale é abbastanza frequentata dai lavoratori delle miniere della zona. Una nuotata rinfrescante nella piscina con idromassaggio sotto la cascata e si risale il canyon per raggiungere l’auto per proseguire in direzione Broome. Sono le prime ore del pomeriggio e la temperatura esterna si aggira attorno ai 50 gradi, questa é considerata la zona piú calda dell’Australia e si sente! Al tramonto raggiungiamo la Pardoo Roadhouse dove ci installiamo per la notte.
lunedì 12 novembre 2012
Lunedi 12 novembre
Pardoo a Broome – 524 km
Si riparte in direzione di Broome, attraversiamo la desolata zona del Great sand desert, pochi chilometri prima di Broome visitiamo il parco di coccodrilli in occasione del pasto giornaliero, ci sono vari esemplari di coccodrilli di fiume e di mare. I coccodrilli di mare che vivono nelle zone di mangrovia e nei fiumi del Kimberly sono giganteschi e estremamente pericolosi, alcuni esemplari nel parco raggiungono i 5 metri, ma si parla di esemplari di oltre otto metri che sono stati catturati in natura. Raggiungiamo quindi Broome e ci installiamo in campeggio a Cable Beach. Arriviamo in spiaggia per il tramonto veramente rosso come da cartolina. Cable Beach é una spiaggia immensa di sabbia bianca che con la bassa marea appare ancora piú enorme. Per cena un favoloso piatto di frutti di mare in un ristorante sulla spiaggia di Cable Beach.
Martedi 13 Novembre
Broome a Derby (Birdwood downs station) – 269 km
Di primo mattino, bagno nelle acque calde dell’oceano indiano, colazione in un ristorante sulla spiaggia, visita all’esposizione di perle coltivate nella zona di Broome, galleria di arte aborigena e poi spesa al supermercato per prepararci all’attraversamento del Kimberley, una regione ancora estremamente selvaggia considerata come l’ultima frontiera australiana. Raggiungiano Derby, visita al famoso Boab prison tree, un enorme babobab utilizzato come punto di sosta durante il trasporto dei prigionieri dalla prigione di Derby. Rapido passaggio sul pontile da cui si possono ammirare le imponenti maree. La marea sta salendo ed il mare assume il colore bianco grigiastro della terra della zona, un temporale che si sta avvicinendo da al cielo e all’ambiente un aspetto molto suggestivo. Imbocchiamo la mitica Gibb Road, dopo soli 3 km visitiamo la cooperativa aborigena di Mowanjum. Gli artsisti di questa comunitá sono ispirati dal loro spirito Wandjna. La loro espessione artistica si tramuta in tele affascinanti. Purtroppo i prezzi sono estremamente elevati, quasi inaccessibili. Continuiamo una decina di km sulla Gibb Road ed entriamo poi per la notte all Birdwood Downs Station, una fattoria che mette a disposizione uno spazio per piantare le tende. Scopriremo poi il mattino seguente il segreto del nome di questa station.
Mercoledi 14 novembre
Derby -Birdwood downs station a Halls Creek – 605 km
Il risveglio alla Birdwood station é spettacolare, siamo circondati da stormi di cacatua bianchi e cacatua rosa che intonano un concerto di striduli volando di albero in albero intorno alla tenda. Appena usciamo dalla tenda si scatena il pandemonio, i cacatua volano sopra di noi con un rumore assordante, un gruppo di cavalli della station, arriva curiosando. Impossibile continuare a dormire, sono le 5 del mattino. Veramente impressionante e indimenticabile. Colazione nel camp e si parte sulla Gibb Road. I primi 100 km di questa mitica strada del Kimberlei sono in parte asfaltati. Dopo circa 120 km, prendiamo la deviazione a destra in direzione di Windjam Gorge NP e Tunnel creek. Questi due parchi naturali fanno parte del Devonian Reef, sembra infatti che circa 350 milioni di anni fa questi fossero i limiti del continente. Windjam Gorge é una gola incastonata nelle due barriere di roccia irregolare che si inalzano di circa 100 metri. Proseguiamo verso Tunnel Creek, un tunnel sotteraneo di circa 750 metri con alcune pozze abitate a volte da coccodrilli, percorriamo la prima parte del tunnel sino alle prime pozze d’acqua. Si prosegue sullo sterrato della Leonard Road e una trentina di km prima di raggiungere la Great Northern Highway, tentiamo di salvare una vacca rimasta imprigionata in una pozza di fango, dobbiamo legare le corna e trascinarla con l’auto per ritirarla dal fango che la tiene imprigionata. Operazione riuscita, ma la vacca probabilmente stremata dalla lunga permanenza nel fango non riesce a rialzarsi, dopo vari tentativi la lasciamo sperando che il fresco della notte le permetta di riprendersi e di issarsi sulle zampe. Rimarrá per noi il dubbio. Giunti a Fitzroy Crossing, visitiamo la cooperativa d’arte aborigena. Interessante ma non degna della Monwanjum vista il giorno prima. Arriviamo ormai con il buio a Halls creek, ci piazziamo nel campeggio, bagno in piscina dopo 3 giornate di caldo terribile e poi cena al ristorate del Kimberley Inn.
Giovedi 15 novembre
Halls Creek a Purnululu Bungle Bungle National Park – 222 km
Colazione al Kimberley Inn, ci informiamo poi al Visitor Centre sulle condizioni della strada per il Purnululu Bungle Bungle National Park. Con un 4x4 non ci dovrebbero essere problemi, per percorrere i 53 km di pista che dalla HWY portano all’ingresso del parco. Si fa spesa nel supermercato di Halls creek e si parte, pernotteremo nel Purnlulu Bungle Bungle NP. Dopo 108 km da Halls Creek, troviamo la deviazione a destra per il Purnululu NP. I primi km di strada non sono in cattivo stato, solo dei tratti di tôle ondulé che mettono a dura prova la nostra Mazda. Dopo circa una ventina di km primo guado di un fiume con circa 80 cm di acqua. Il guado piu impegnativo é al km 36, dove si devono attraversare una cinquantina di metri di fiume con fondo fangoso e con quasi um metro d’acqua, ma passiamo, al ritorno si vedrá. Seguono poi altri 3 guadi meno impegnativi e raggiungiamo al km 53 il visitor centre all’entrata del parco. Essendo ormai fuori stagione turistica, il visitor centre é chiuso, utilizziamo quindi la honest box per registrarci e pagare il campeggio, un sistema che avevamo giá trovato in Norvegia, ma che sarebbe inpensabile in Italia. Proseguiamo attraverso un paesaggio incredibile, raggiungiamo i famosi “domes” al Piccaninny Gorge. Le formazioni rocciose che ci circondano hanno avuto origine circa 360 milioni di anni fa, e i fenomeni erosivi di aria e vento, hanno dato origine a queste incredibili formazioni a nido di ape dalle striature rosse, nere e bianche. Siamo soli nel bel mezzo di un paesaggio da favola. Percorriamo a piedi i 2 km risalendo il Cathedral Gorge e giungiamo in un enorme anfiteatro naturale, tra pareti rocciose che si inalzano oltre 100 metri sopra di noi, indescrivibile. Ritorniamo verso l’entrata del parco e ci installiamo per la notte al Walardi camp site, poco prima di raggiungere il camp, primo incontro con un dingo, il cane selvatico australiano. Siamo i soli ospiti dell’area di campeggio, qualche temporale in lontananza e sopra di noi un’infinitá di stelle, qui il buio é il piú assoluto. Siamo a centinaia di km dalla prima luce elettrica.
Venerdí 16 novembre
Purnululu Bungle Bungle National Park a Kununurra – 371 km
Nella notte i dingo si aggiravano attorno al camp ululando. Ripartiamo alla visita dell’Echidna Chasm nel Purnululu National Park. Una gola impressionante con pareti di oltre 200 metri di altezza e solo qualche metro di larghezza. La zona é veramente molto suggestiva. Riprendiamo la pista in pessime condizioni per uscire dal parco, ed affrontare di nuovo i vari guadi. Questa volta nel guado piu profondo si bagna lo spinterogeno e dopo qualche scoppiettio il motore si ferma con l’auto ancora in mezzo al guado. Riusciamo in qualche modo a rimettere in moto e guadagnare di nuovo la strada, ma dobbiamo fermarci e lasciare asciugare il tutto. Mezz’oretta di sosta e si riparte. Nessun problema nei guadi successivi e raggiungiamo di nuovo l’asfalto. Visitiamo il centro di arte aborigena di Warmun con opere interessanti, ma sempre con prezzi esorbitanti. Raggiungiamo Kununurra dove ci accampiamo per la notte nel campeggio in centro cittá, un po troppo rumoroso (sconsigliato). Cena nel ristorante adiacente.
sabato 17 novembre 2012
Sabato 17 novembre 2012
Kununurra a Kakadu NP – 752 km
Grande tappa di trasferimento per raggiungere il Parco di Kakadu. Dopo Kununurra abbandoniamo la Western Australia per entrare nei territori del nord. Raggiungiamo Katherine, cittá natale di Cadel Evans, campione del mondo di ciclismo. Pranzo al golf club e si riparte verso Pine Creeck, vecchia cittá di minatori. Rifornimento e rinfresco la Lazy Lizard Tavern prima di imboccare il bivio verso il Kakadu. Raggiungiamo l’entrata del parco a Mary River, dopo le 17 e tutto é giá chiuso, consultiamo la lista dei campeggi e decidiamo di dirigerci al Gungurul camp site, campeggio nel bush in un ambiente estremamente selvaggio attorniati dai pipistrelli e con un cielo minaccioso con lampi in lontananza. Nonostante il vento e cielo minaccioso la notte passa tranquilla ed il risveglio é accompagnato dal canto degli uccelli, ma anche dall’invasione delle mosche terribili e insistenti.
Domenica 18 novembre 2012
Kakadu –Kakadu Cooinda – 313 km
Raggiungiamo il Kakadu Cooinda Lodge dove paghiamo l’entrata al parco e raccogliamo informazioni per le visite. Iniziamo con una visita al Warradjan Aboriginal Cultural Centre nei pressi del Cooinda Lodge, dove é possibile avere molte informazioni sulla cultura aborigena. Raggiungiamo poi il sito di pitture rupestri di Anbangbang. Proseguiamo la visita del parco passando per alcuni billabong (pozze d’acqua in cui si raccolgono gli animali, soprattutto uccelli, raggiungendo cosí il sito di Ubirr (pitture rupestri) dove sono ubicate le piú famose pitture rupestri del nord dell’Australia. Ritorniamo verso Jabiru, sosta per un gelato al Jabiru Golf club, dove per entrare siamo costretti ad iscriverci al club. Non si sa mai, puó sempre servire. Ritorniamo verso il Kakadu Cooinda Lodge e facciamo sosta allo Yellow River, purtoppo in ritardo per il boat trip del pomeriggio. Ci accontentiamo quindi di una passeggiata sulla passerella che costeggia il fiume. Un coccodrillo marino dá spettacolo saltando tentando di caccciare alguni aironi sui bordi del fiume. Cena al Kakadu Cooinda sotto uno dei primi scrosci di acqua che preannunciano la stagione dei cicloni che si avvicina. Una buona parte delle strade di questa zona diventano intransitabili in questo periodo, essendo completamente inondate e si corre il rischio di rimanere isolati circondati da voraci coccodrilli di mare, per fortuna non é il nostro caso. Notte umida nel campeggio del Cooinda Lodge, ma per lo meno la temperatura si abbassa un pó dandoci un pó di tregua dopo diversi giorni di temperature torride.
Lunedí 19 Novembre
Kakadu Cooinda a Rennen Spring – 817 km
Notte di pioggia al Kakadu NP, al mattino smontiamo le tende ancora umide, colazione al Gagadju resort e ritorniamo verso Pine Creeck e Katherine. Ci attendono due grandi tappe di trasferimento per raggiungere il cuore rosso dell’Australia. 100 km a sud di Katherine, gradevole deviazione di 3 km per le Bitter spring, delle sorgenti termali, con acqua a 34 gradi limpidissima. Una nuotata rilassante in compagnia di qualche varano, (qui sembra che di coccodrilli non ce ne siano) é quello che ci vuole per interrompere la la lunga trasferta verso Alice Spring. Per nuotare in queste sorgenti bisogna fare attenzione alla direzione della corrente che a volte puó essere abbastanza forte tale da rendere difficile risalire la corrente, bisogna quindi lasciarsi trasportare sino al punto di uscita successivo. 160 km piú a sud altra breve deviazione per lo storico pub di Daly Waters, un posto singolare dell’outback australiano, in cui tutti i viaggiatori lasciano un piccolo ricordo che viene appeso sulle pareti del pub, si puó trovare veramente di tutto, da banconote a ciabatte a reggiseni, targhe ed altri pezzi d’auto. Lasciamo anche noi il nostro ricordino. Proseguiamo verso sud e ci fermiamo poco prima del tramonto a Rennen Spring, un punto di abbeveraggio del bestiame
Campeggio e cena alla Rennen Spring Road house. Poco prima di raggiungere la road house investiamo in pieno uno stormo di parrocchetti, ne rimangono circa una ventina tra paraurti e radiatore del nostro fuoristrada. Peccato ma é stato impossibile evitarli.
Martedi 20 Novembre
Rennen Spring a Hellery Creeck 799 km
Seconda grande tappa di trasferimento nell’outback australiano, único diversivo nella monotonia del deserto sono le roadhouse isolate e molto caratteristiche ed i road train impressionanti (sino a 50 metri di lunghezza) che riforniscono questi luoghi remoti.
In pieno deserto raggiungiamo il Karlu Karlu (Devils Marbles) una serie di massi rotondeggianti in equilibrio instabile che danno al paesaggio un panorama insolito. Sosta per rifornimento alla Barrow Creeck e poi alla Red Centre Farm dove si coltivano vigne in pieno deserto e si produce un cabernet shiraz niente male ed un gelato di mango che contrasta con i quasi 50 gradi di temperatura che ci circondano. Prima di raggiungere Alice Springs riattraversiamo il tropico del capricorno. Pranzo ad Alice Springs, provviste per il campeggio nelle Mc Donnel Hills e nel Kings Canyon. All’ufficio del turismo di Alice Springs provvediamo anche al permesso per attraversare i territori aborigeni. Raggiungiamo cosí Hellery Creeck dove ci accampiamo nei pressi della pozza d’acqua nel canyon. Osservazione notturna con telescopio grazie agli amici astronomi francesi a caccia di eclissi.
Mercoledi 21 Novembre
Hellery Creeck a Kings Canyon 320 km
Oggi ci attendono circa 300 km di pista per raggiungere Kings Canyon. Prima sosta alle cave di ocra, da cui gli aborigeni estraevano ed estraggono le ocre utilizzate per le pitture tradizionali. Le tonalitá variano dall’ocra al violetto al bianco. Raggiungiamo poi l’Ormiston Gorge, passeggiata a piedi e bagno nella pozza d’acqua fresca all’interno della gola, una vera benedizione in questa zona desertica e incendiata dalle alte temperature. Proseguiamo sulla Larapinta Road, passando a lato di enormi crateri provocati dalla caduta di meteoriti. Cavalli selvaggi e cammelli sono i rari incontri su questa pista rossa che taglia il cuore dell’Australia per raggiungere la zona di Kings Canyon, che raggiungiamo ormai al tramonto. Cena e notte al campeggio di Kings Canyon.