Bolivia by www.born2travel.it

stato: bolivia (bo)

Data inizio viaggio: domenica 1 febbraio 2015
Data fine viaggio: domenica 1 marzo 2015

se vuoi saperne di più o vedere tutte le foto visita: www.born2travel.it

23.02.2015 La Paz (Bolivia)

Siamo pronti a partire ma mancano i nostri due amici e dalla clinica nessuna novità…
Il nostro bus è pronto a partire proprio mentre in lontananza sbuca un’ambulanza! Ecco i nostri amici “acciaccati” ma pronti a continuare questo meraviglioso viaggio insieme!

In un vecchio autobus pubblico ci lasciamo la città alle spalle e, costeggiando il lago Titicaca, ci dirigiamo verso Kasani: frontiera tra Perù e Bolivia.

Le formalità di ingresso sono molto lente e la polizia non sembra molto collaborativa, dobbiamo persino pagare i fogli da compilare per l’immigration! Assurdo!

[Stefy]: “Entriamo a La Paz immersi nel suo caos senza regole, ovunque auto, van, gente, donne dalla bombetta nera ai bordi della strada che vendono frutta e verdura… ci sistemiamo presso l’Hotel Sagarnaga, in pieno centro!”


24.02.2015 La Paz (Bolivia)
[Stefy]: “Partiamo di buon mattino alla volta della Valle della Luna. Il cielo è sereno, il sole caldo e l’aria frizzantina… nessun nome fu più appropriato per questo paesaggio lunare molto simile alla Cappadocia!

In tarda mattinata ripassiamo per La Paz ed impieghiamo più di tre quarti d’ora per attraversarla… la strada inizia a salire e all’inizio senza strapiombi… poi piano piano comincia a restringersi e di lato un grande precipizio… c’è un po’ di tensione ma venti minuti dopo raggiungiamo quota 5335 metri! La vista è stupenda!
Bevo un mate de coca nel rifugio e conosciamo Adolfo, il guardiano che vive lì giorno e notte…

Al ritorno a La Paz prendiamo il necessario per i prossimi tre giorni nei Salares e nel tardo pomeriggio partiamo dal Terminal dei bus alla volta del sud della Bolivia: Uyuni.

Viaggeremo tutta la notte!”


25.02.2015 Uyuni (Bolivia)

[Stefy]: “Giungiamo ad Uyuni verso le 06.00 quando sta per albeggiare e la cittadina è completamente deserta. Troviamo tutto chiuso, sembra uno scenario da Far West!
Ci fermiamo a mangiare qual cosina mentre pian piano la città comincia a destarsi: i bimbi escono dalle case per andare a scuola tutti in divisa, appaiono i primi banchetti di artigianato o di spezie, tutto comincia ad animarsi…

Poco più tardi siamo a bordo dei nostri tre fuoristrada pronti a vivere quest’ennesima indimenticabile esperienza!

Cimitero dei treni. Vagoni abbandonati lungo una ferrovia arrugginita, testimoni di un’epoca ormai passata!

Finalmente partiamo alla volta dei salares! La luce è accecante, sembra di stare in un mondo incantato! Mettiamo piede a terra e le nostre scarpe si riempiono di acqua e sale… le macchine fotografiche impazziscono! Il riverbero della luce e delle nuvole sull’acqua creava degli effetti molto suggestivi!

Siamo estasiati e restiamo fino al tramonto… il sole scende e tinge tutto di rosso, giallo, violetto… tutto si riflette e ci disorienta…

Torniamo al nostro accampamento di sale, sì è composto da mattoni di sale, persino il letto e le sedie sono di sale! Siamo a pezzi!”


26.02.2015 Laguna Colorada (Bolivia)

[Stefy]: “Partiamo all’alba alla volta del Deserto de Siloli a 4800 metri!
Ecco la Laguna Cañapa ed i primi fenicotteri rosa…
Laguna Honda con le sue cave di borace.

Trascorriamo tutta la mattinata tra paesaggi surreali… ci fermiamo nel nulla ed i nostri autisti preparano un ottimo banchetto che gustiamo con piacere!
Riprendiamo il cammino attraversando spazi sconfinati, magici fino ad arrivare all’Arbol de Piedra, scultura naturale tra alte rocce dalle forme più strambe!

Nel pomeriggio giungiamo alla Laguna Colorada dove i nostri occhi vengono letteralmente rapiti dal colore rosso, le strisce di borace sullo sfondo e come pennellate rosa ecco apparire, su questo quadro perfetto, decine e decine di eleganti fenicotteri!

Tira un forte vento freddo, decidiamo di muoverci verso il nostro nuovo accampamento, ancor più spartano di ieri ma poco importa!”


27.02.2015 Uyuni (Bolivia)

Le polverose strade ci conducono, quando ancora albeggia, alla scoperta degli ultimi tesori di questa parte del sud della Bolivia.
Teodoro, il driver, doma il nostro fuoristrada e, costeggiando l’ennesima laguna da cartolina, ci mostra, in lontananza, alti vapori spruzzati verso il cielo.

C’è una gran puzza di zolfo e lo scenario è molto suggestivo. Questi geysers, questi fumi che escono fuori dalla terra, quasi come il respiro di un gigante quando fuori fa freddo… e fuori fa veramente freddo, ormai sono giorni che non scendiamo sotto i 4000 metri e sembra che i nostri fisici si siano ormai abituati!

Non lontano il background cambia nuovamente, quasi come se sfogliassi un album fotografico con mille immagini scattate in luoghi lontani e tutti diversi tra loro!

Improvvisamente immense dune sabbiose ornate da gigantesche rocce molto caratteristiche e fuori luogo… quasi come cadute dal cielo disordinatamente. Sono le Rocas de Dalì, così denominate perché ispirarono il famoso pittore spagnolo.

Qualcuno si rilassa un poco alle terme di Polques a mollo a 38° prima di raggiungere la Laguna Catal! Teodoro ci tiene molto a mostrarci questo luogo incantato! Un vero e proprio Eden! Lama ed asinelli che brucano tranquilli mentre varie specie di uccelli volano allegramente su questa laguna fantastica!
Ma la nostra meta è a più di otto ore di strada dissestata: torniamo ad Uyuni ma solo per un paio di ore, stasera abbiamo il bus notturno per la città di La Paz!


28.02.2015 La Paz (Bolivia)

[Stefy]: “Dopo un’intera notte di viaggio, all’alba entriamo nella periferia già affannata di questa cittadina!
Da Plaza de España prendiamo la teleferica e saliamo su, sempre più su, dove godiamo di una meravigliosa vista di La Paz, unica città dove i quartieri poveri sono in alto e la gente benestante nel basso. Arrivati a destinazione, ci accoglie una manifestazione politica dove vediamo sfilare uomini e donne vestiti di bianco-blu, i colori della propaganda! Donne in abiti locali con la bombetta nera di traverso tenuta in equilibrio da chissà quale magia.

Cambiamo zona e ci rechiamo in una fiera vista prima dal taxi. Eccoci tra banchetti che vendevano vestitini di barbie o prodotti in miniatura; donne che cucinavano carne e patate alla griglia; tanti veggenti che scacciavano malocchi… è proprio vero che gironzolare senza meta ti porta in luoghi inaspettati e caratteristici!”

[ continua su: www.born2travel.it ]

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