BOLIVIA
località: uyuni, copacabana, la paz
stato: bolivia (bo)
Data inizio viaggio:
mercoledì 11 ottobre 2017
Data fine viaggio:
sabato 14 ottobre 2017
Arrivato in Bolivia come parte di un lungo viaggio in Sud America in cui ho toccato anche Perù ed Ecuador compreso Isole Galapagos. Mentre per il resto del viaggio in Sud America ero in compagnia di due amici, in Bolivia sono venuto da solo. Sono arrivato in autobus dalla frontiera con il Perù vicino alla cittadine di Copacabana.
Proprio a Copacabana il bus da cui ero partito da Puno in Perù termina la sua corsa. Mi fermo in attesa della coincidenza per La Paz e ne approfitto facendo una breve passeggiata sul lungo lago e al Santuario Mariano che ha dato il nome alla celebre spiaggia di Rio de Janeiro, Copacabana.
Preso il bus per La Paz la strada si intrerrompe bruscamente davanti al Lago Titicaca dove si trova il Porto di San Pedro di Tiquila. Insieme agli altri passeggeri scendo dal mezzo e acquistato il biglietto per un battello attraverso lo stretto per raggiungere la sponda opposta a San Pablo di Tiquila. Anche il bus deve attraversare questo breve tratto di Lago e lo fa con una grossa zattera. Nel pomeriggio arrivo a La Paz che pur non essendo la Capitale formale del Paese lo è di fatto. E' tra le Città più alte del Mondo posta tra 3200 e 4100 metri visto che alcuni quartieri sono posti in alto rispetto al centro storico e sono serviti oltre che dalle strade da una funivia che svolge la funzione di metropolitana. Il centro di La Paz è abbastanza ordinato ma i dintorni sono molto poveri, non ho mai visto così tante case con le pareti esterne lasciate al grezzo, senza intonaco.
A La Paz passeggiavo nelle strade famose per la vendita di feticci per riti magici poi andavo nella Piazza che ospita il Palazzo del Governo e la Cattedrale.
La sera dalla grande Stazione degli autobus prendevo il bus notturno per Uyuni.
Il mattino seguente giunto nella polverosa città di Uyuni prenotavo in un agenzia il tour.
In tarda mattinata un fuoristrada dove già avevano trovato posto tre turiste ecuadoregne, veniva a prendermi di fronte all'agenzia.
Prima tappa il così detto Cimitero dei Treni dove giacciono consumati dal tempo e dalla salsedine alcuni convogli un tempo destinati al trasporto di minerali verso le coste cilene.
Facciamo una breve sosta in un mercatino di cianfrusaglie dove acquisto gli occhiali da sole perchè siamo nel Salar de Uyuni, il Lago salato più grande del Mondo ed è bianchissimo. E' talmente bianco che i raggi del sole ci riflettono ed è difficile tenere gli occhi aperti.
La sosta successiva è al Ristorante le cui pareti ma anche tavoli e sedie sono fatti di mattoni di sale. Qui pranziamo con cibo poco invitante ma del resto la cucina boliviana è piuttosto povera. Siamo nel luogo dove fa tappa la gara motociclistica Parigi-Dakar da quando l'hanno trasferita qui dall'Africa. Proseguiamo all'interno del Salar, un luogo davvero spettacolare. Sembra di camminare sulla neve anche se di fatto siamo in un deserto. Ogni tanto il candore del sale è interrotto dalle colline su cui si ergono i cactus. Sembrano isole che emergono da un mare bianchissimo e il contrasto tra il Salar e i cactus ne fanno uno dei luoghi più ambiti dai fotografi di tutto il Mondo. Salire su una di queste isole permette di godere di un magnifico panorama. Riprendiamo il fuoristrada e ci addentriamo nel Salar in attesa del tramonto.
Quando il sole scende infiniti giochi di luce si proiettano sulla bianca superficie del Salar che ora sembra un immenso pavimento di piastrelle esagonali. A tramonto avvenuto per alcuni minuti la superficie assume tonalità celesti.
Rientriamo in Città che è buio, giusto in tempo per salutare le mie compagne di tour e salire sul bus notturno per La Paz.
Il mattino seguente sono nella pseudo capitale boliviana dove prendo il primo bus per Copacabana. Come all'andata devo traghettare sul Lago Titicaca tra San Pablo e San Pedro Tiquila. A Copacabana prendo il bus per Puno anche se, come all'andata, sarà necessario attraversare la frontiera a piedi e riprendere il mezzo una volta passato dall'altra parte. La mia breve permanenza in Bolivia è stata stancante ma il Salar de Uyuni ne valeva la pena.
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