Buzios

località: buzios
regione: rio de janeiro
stato: brasile (br)

Data inizio viaggio: lunedì 5 settembre 2005
Data fine viaggio: giovedì 8 settembre 2005


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Buzios

lunedì 5 settembre 2005

Abbiamo lasciato Rio nel primo pomeriggio e in sole tre ore avevamo già raggiunto questa rinomata località turistica. Già arrivando nella prima periferia del paese ci siamo accorti di trovarci in un piccolo paradiso; a destra e a sinistra della strada sorgevano lussuosissime ville con piscina che andavano diradandosi man mano che ci avvicinavamo al centro di Buzios. L'autobus non ci ha fatto scendere in una vera e propria stazione ma semplicemente a lato della strada sotto ad una tettoia in lamierato. Siamo rimasti inizialmente spiazzati dai numerosi proprietari di posade che attendevano l'arrivo dei turisti per poterseli accalappiare: la nostra fiducia è stata riposta su un ragazzo argentino dalla faccia mediamente onesta che ci proponeva una sistemazione lussuosa (anche se un pò fuori dal centro) ad un prezzo più che ragionevole. Saliti nel suo fuoristrada ci ha condotto fino in cima ad una collinetta che dominava il centro cittadino e proprio lì su in cima sorgeva la sua posada. Si trattava di un edificio di nuova costruzione in muratura e legno con un verdissimo giardino interno nel cui centro era posizionata una piscina; il posto era davvero bello e comprendeva pure una ricca colazione ma soprattutto il prezzo era a dir poco concorrenziale: faceva proprio al caso nostro. Non appena appoggiati gli zaini in camera siamo scesi per raccogliere informazioni dal nostro amico argentino e successivamente ci siamo diretti verso il centro cittadino. Da subito abbiamo capito che, nonostante Buzios non fosse molto grande, era necessario un mezzo di trasporto alternativo alle nostre gambe per visitare le ventitre spiagge che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Siamo scesi verso la città accompagnati dalle immancabili nuvole e da una finissima e costante pioggerellina: sembrava che il mal tempo avesse deciso di trascorrere le vacanze con noi e che da Rio si fosse trasferito a Buzios. Il centro del paese si è rivelato una piccola perla, tranquillo, ordinato e pulito con numerosi negozietti lungo la via principale e con un lungomare che nonostante il tempo inclemente non perdeva assolutamente il suo fascino. Dopo una breve perlustrazione era già ora di ritornare indietro in quanto la sera incombeva su di noi e rigorosamente a piedi abbiamo imboccato la strada inversa e risalita la collina fino alla nostra posada. Giusto il tempo di una doccia ed era già l'ora di ritornare in città... la strada cominciava già a farsi troppo lunga. Per la nostra cenetta abbiamo scelto una classicissima pizza al taglio per poi fare due passi lungo la via principale desolatamente deserta: ci avevano detto che Buzios era un posto assolutamente non pericoloso e tranquillo ma cominciavamo a dubitare che lo fosse pure troppo.

martedì 6 settembre 2005

Il giorno seguente il nostro obiettivo era quello di noleggiare un buggy per approfondire la conoscenza di Buzios; detto fatto, dopo due breve chiacchiere con il nostro padrone di casa è stato lui stesso a darci uno strappo sino ad una agenzia di autonoleggio che abbiamo scoperto poi essere di suo fratello. Potevamo scegliere tra una scassatissima Palio e una valanga di buggy dai diversi colori; presi forse dall'emozione di guidare qualcosa di diverso rispetto alla solita utilitaria abbiamo optato per una giallissima buggy priva di finestrini e con un misero tettuccio in plastica che dava l'impressione di doversi staccare da un momento all'altro. Con il senno di poi non riusciamo ancora a capire perché abbiamo scelto quel macinino soprattutto se considerate le precarie situazioni meteorologiche... pazzi! Saliti a bordo ci siamo diretti verso una spiaggia vicina ma neanche il tempo di mettere in moto ed ha iniziato a piovere, cosa che ci ha costretto a ritornare verso casa; come se non bastasse, sfortuna ha voluto che nel mezzo del tragitto il filo dell'acceleratore decidesse di spezzarsi e di lasciarci nuovamente a piedi sotto la pioggia. Avevamo noleggiato la macchina da cinque minuti e ce ne eravamo già pentiti. Parcheggiata il mezzo a lato della strada siamo ritornati verso la posada per denunciare l'accaduto e reclamare una vettura sostitutiva. Nessun problema il nostro amico argentino ci ha ricondotto all'agenzia che ci ha proposto due alternative: affittare per un'oretta una vettura classica in sostituzione del buggy che nel frattempo sarebbe stato riparato, oppure aspettare che riparassero quel macinino visto che di riavere i soldi indietro non se ne parlava nemmeno. Non volevamo perdere altro tempo e a bordo della scassatissima Palio, messaci momentaneamente a disposizione, ci siamo diretti verso il centro alla ricerca di una lavanderia. La pioggia, i sensi unici e la difficoltà a reperire una semplicissima lavanderia hanno fatto si che quell'oretta a nostra disposizione se ne andasse molto velocemente e così ritornati dal noleggiatore abbiamo recuperato il nostro buggy che con un nuovo acceleratore poteva ancora fare il suo sporco lavoro. Fortunatamente la pioggia era cessata ma oramai si era fatto troppo tardi per iniziare una visita nei dintorni di Buzios; l'unica alternativa era quella di ritornare a casa per poi concentrarci nella nottata. Nonostante l'incessante pioggerellina abbiamo deciso di andare a cena con la nostra sportivissima vettura almeno per risparmiarci la noia e la fatica del percorso. Uscendo dal cancello abbiamo pure incontrato un altro ospite della posada, rigorosamente argentino, che dopo quattro chiacchiere ha ben deciso di auto invitarsi a cenare con noi. Raggiunto il centro e consumato un volgarissimo hot dog, Ignazio (il nuovo amico argentino) ci ha consigliato un localino in voga per trascorrere la serata; a dire il vero si trattava dell'unico locale aperto dopo le 23:30 e dunque si è rivelata una scelta obbligata. Dopo aver passeggiato un poò per le vie del centro ci siamo decisi ad entrare in questo famigerato locale che inizialmente ospitava poca gente ma nel giro di mezz'ora si era letteralmente riempito. Siamo rimasti al suo interno per tre buone orette sorseggiando qualche caipirinha ascoltando della classicissima musica occidentale dopo di che, recuperato il nostro mezzo siamo tornati in posada per un meritato riposo.

mercoledì 7 settembre 2005

Per l'ennesima mattina siamo stati accolti da nuvole e pioggia ma rincuorati da una lauta colazione, nell'attesa di un miglioramento meteorologico che si è verificato almeno parzialmente del pomeriggio. Non abbiamo perso un secondo per salire nell'arrugginito buggy e partire finalmente alla scoperta della periferia di Buzios. Abbiamo iniziato visitando le spiaggette più vicine, dei veri e proprio angoli di paradiso abbelliti oltre modo da numerose statue in bronzo, alcune di esse posizionate nel mezzo del mare. Ci siamo poi spinti verso fuori, inerpicandoci lungo le numerose colline a picco sul mare fino a salire nella più alta di esse da dove era possibile avere una visuale totale dell'intero paese. Buzios visto dall'alto era ancora più bello, sembrava quasi un quadro appena dipinto con i colori vivi del mare e il verde delle colline punteggiate qui e là da qualche casetta; una sorprendente cartolina che nemmeno il brutto tempo è riuscito ad offuscare. Tornati dalla nostra escursione in buggy ci siamo diretti nuovamente verso il centro per la consueta pizza e dopo una breve passeggiata digestiva era giunta l'ora di riconsegnare il veicolo. Nuovamente a piedi siamo ritornati, con la dovuta calma, verso la posada per iniziare a fare i bagagli visto che il giorno successivo saremmo ripartiti per nuove mete. L'indomani, nel tardo pomeriggio, ci siamo imbarcati nuovamente alla volta di Rio de Janeiro, tappa di scalo obbligata per la nostra prossima destinazione: Ouro Preto.