Rio de Janeiro
località: rio de janeiro, ilha grande
regione: rio de janeiro
stato: brasile (br)
Data inizio viaggio:
domenica 25 gennaio 2015
Data fine viaggio:
domenica 1 gennaio 2017
Arrivato in due occasioni nel corso dello stesso Tour nello Stato di Rio de Janeiro.
La prima volta atterravo in uno dei due Aeroporti della Città di Rio con un volo da Foz Iguacu nello Stato di Paranà. Qui, in piena notte, prendevo un taxi per l'altro Aeroporto attraversando parte della Città. Al nostro arrivo l'Aeroporto dove dovevo prendere il volo per Brasilia e da qui per Manaus era ancora chiuso. Nell'attesa che aprisse osservavo in lontananza la statua del Cristo Redentore sul Corcovado illuminata dai fari.
La seconda volta, qualche giorno dopo, arrivato all'Aeroporto di Rio de Janeiro in netto ritardo rispetto a quando previsto a causa di un errore di prenotazione sul volo da Manaus a Brasilia e da qui a Rio. Ripartivamo da Rio de Janeiro, dopo il tour della Città e la visita di Ilha Grande, con volo per il Portogallo con scali a Porto e Lisbona e da qui a Roma. Viaggio effettuato con un amico. Lo Stato di Rio de Janeiro è stata l'ultima tappa di un Tour in Brasile che ha toccato anche gli Stati di Bahia, Paranà e Amazzonia. Nel corso di questo Tour abbiamo pure sconfinato in Argentina e Paraguay. Per le altre tappe del Tour vedi itinerari relativi.
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Arrivo a Rio
domenica 25 gennaio 2015
Arrivati in Aeroporto abbiamo preso un taxi che ci ha condotto al nostro alloggio ubicato vicino alla celebre spiaggia di Copacabana in prossimità dell'omonimo viale. A causa dell'arrivo in ritardo rispetto all'orario previsto abbiamo inviato un messaggio al proprietario dell'alloggio dall'Aeroporto di Brasilia dove abbiamo sostato. Alloggeremo in un appartamento di un palazzo provvisto di portiere per cui tramite questo telefoniamo al proprietario avvisandolo del nostro arrivo. Il proprietario, che ha origini italiane, ci apre l'appartamento composto da ingresso, cucina, soggiorno con divano letto e camera. Io dormirò in camera mentre il mio compagno di viaggio preferirà il divano letto. Arrivati nel tardo pomeriggio non ci resta che raggiungere la vicina spiaggia di Copacabana e percorrere il suo lungomare animato da turisti, bancarelle, ristorantini all'aperto. Ci avvicina un giovane che vende tour e parla un italiano perfetto con accento tipicamente milanese. Decidiamo di non essere precipitosi e di evitare di prenotare subito. Ceniamo in uno dei tanti ristorantini ubicati sul largo marciapiede del lungomare. I prezzi sono più cari rispetto a quelli del resto del Brasile ma siamo a Rio de Janeiro, ex Capitale, una delle città più famose del Mondo e tra qualche mese qui ci saranno le Olimpiadi. Siamo abbastanza stanchi per il viaggio travagliato dela scorsa notte trascorsa in bianco per cui rientriamo all'appartamento per il pernotto.
Copacabana, Ipanema e il Pan di Zucchero
lunedì 26 gennaio 2015
Al mattino ci rechiamo alla vicina spiaggia di Copacabana, lunga, ampia e non attrezzata di cui chiunque può usufruire liberamente. Nei giorni di lavoro non c'è mai molta gente e solo la Domenica è affollata da famiglie locali. La lunga lingua di sabbia è contornata dal largo marciapiede che costituisce la passeggiata pedonale e dal Viale dove transitano i veicoli. Nella parte di spiaggia in prossimità della passeggiata i ragazzi giocano a pallavolo e ad uno sport simile in cui la palla però viene colpita con tutto il corpo tranne le mani. Qui si trovano anche numerosi chioschi che vendono bibite, noci di cocco, cibo ed altri che noleggiano sdraie. Passeggiamo in parte sulla spiaggia e in parte sulla passeggiata pedonale fino al termine di Copacabana, poi, girando intorno al promontorio che ospita il Forte, entriamo nel Parco della Garuta di Ipanema dedicato alla Ragazza di Ipanema cantata da Jo Bin. Dall'altra parte del piccolo Parco c'è la spiaggia di Ipanema che percorriamo fino in fondo dove si trova un altro promontorio collinare. Entrambe le spiagge sono molto belle ma sono contornate da grossi palazzi che ne deturpano lo sky line. Le spettacolari e scenografiche montagne, molto simili a quelle delle Haway, sono in parte occupate dalle grandi Favela Abbiamo percorso qualche chilometro senza rendercene conto, abbiamo fatto il primo bagno nell'Atlantico, non ci resta che tornare con il tram che ci riporta nella zona di Copacabana da dove eravamo partiti. A piedi andiamo al nostro appartamento nei pressi del quale prendiamo un Hamburgher in un Fast Food. Dopo un pò di riposo nel pomeriggio torniamo sul Viale a Mare e con un taxi ci facciamo portare alla Stazione della Funivia dove saliamo per andare sul Pan di Zucchero. La Funivia si ferma in una Stazione intermedia da dove se ne prende un'altra per arrivare in cima. Dal Pan di Zucchero si gode di una meravigliosa vista sulla Città. Sotto di noi c'è l'Aeroporto più vicino al Centro da dove continuamente partono aeroplani. In lontananza il profilo del Corcovado con il celebre Cristo. Rio visto da qui è spettacolare, del resto viene considerata una delle Città più belle del Mondo per la sua collocazione tra verdi speroni rocciosi e articolate baie. Morfologicamente sembra di essere alle Haway o alle Marchesi. Al tramonto scendiamo a valle e prendiamo un mezzo che ci riporti a Copacabana dove ceniamo in un Ristorante sul Lungomare. Chiudiamo la giornata con una passeggiata fermandoci dal ragazzo che parla milanese e vende tour conosciuto la sera prima. Questa volta prenotiamo per l'indomani per Ilha Grande. Rientriamo all'alloggio per il pernotto.
Ilha Grande
martedì 27 gennaio 2015
Ci alziamo di buon ora e ci rechiamo di fronte ad un grande Hotel sul Viale a Mare di Copacabana non molto distante dal nostro appartamento. Dopo una lunga attesa e nettamente in ritardo sull'orario previsto vengono a prenderci con un autobus per l'escursione che abbiamo prenotato la sera prima. Dopo alcune ore arriviamo in una località sulla costa dal cui porticciolo ci imbarchiamo per Ilha Grande. In realtà non visiteremo l'isola ma faremo un paio di soste per lo snorkelling. La prima è poco più di un bagno, la seconda è molto interessante perchè ci immergiamo in una baia ricchissima di pesci colorati. Per il resto l'escursione è deludente anche perchè l'Isola, che potrebbe anche essere interessante per la sua vegetazione tipicamente tropicale, è vicina a un complesso industriale che ne deturpa l'ambiente. Anche il battello su cui viaggiamo di per sè sarebbe carino ma c'è una musica rumorosa a bordo. Tornati al porticciolo riprendiamo il bus, facciamo una sosta in una specie di autogrill (come avevamo fatto all'andata) e torniamo in serata a Rio. Entrando in Città passiamo di fronte al Sambodromo che vediamo dal finestrino strapieno di ballerini di samba che si preparano per il Carnevale. Passiamo dal Centro di Rio e poi scendiamo a Copacabana. E' sera, non ci resta che cenare in un ristorante, fare una passeggiata sul Lungomare, scambiare quattro chiacchiere con il ragazzo che vende i tour e rientrare all'appartamento per il pernotto.
Corcovado
mercoledì 28 gennaio 2015
Al mattino lascio il mio compagno di viaggio nell'appartamento e vado da solo a qualche isolato di distanza per incontrare in un Bar alcuni rappresentanti della Comunità italiana di Rio de Janeiro. Insieme andiamo sulla spiaggia di Copacabana dove ci salutiamo. Tornato all'appartamento osservo dalla finestra che numerose persone si stanno riunendo per fare Carnevale. Attratto più dal mare che dal loro allegro frastuono vado sulla spiaggia di Copacabana e mi immergo nelle acque dell'Atlantico sempre ricche di onde abbastanza imponenti. Tornato all'appartamento con il mio compagno di viaggio prendiamo un taxi che ci porta alla Stazione del trenino a cremagliera per il Corcovado. Ai piedi del Cristo Redentore possiamo osservare il bellissimo panorama della Città con le sue Baie e sullo sfondo il Pan di Zucchero dove siamo saliti qualche giorno fa. Ridiscesi in trenino (e per un breve tratto anche con le scale mobili!) abbiamo preso un taxi e ci siamo fatti scendere in una zona nei pressi di una laguna dove abbiamo cenato in una lussuosa Pizzeria. Abbiamo ripreso poi un taxi per Copacabana dove abbiamo passeggiato sul lungomare ed incontrato nuovamente il ragazzo che vende i tour che parla milanese. Poi al nostro appartamento per dormire.
Favela Rocinha
giovedì 29 gennaio 2015
Al mattino facciamo colazione con uno degli squisitissimi frutti naturali che solo qui a Rio posso bere con tranquillità senza il timore di restare intossicato. Ne ho scoperto uno particolarmente buono a base di un frutto amazzonico. L'aspetto non è invitante ma il gusto è eccezionale. Il pomeriggio lascio il mio compagno di viaggio per andare a Rocinha, la più grande Favela del Sud America. Avevo provato ad andarci insieme al mio compagno di viaggio qualche giorno prima ma il tassista piuttosto confuso non era riuscito a trovare il luogo che cercavamo nell'intricato dedalo di strade. Avevamo rinunciato e dopo esserci fatti riportare a Copacabana avevamo preso un taxi per il Pan di Zucchero. Ci ho riprovato questa volta da solo servendomi di un tram e seguendo le indicazioni che al telefono mi aveva dato la persona che volevo incontrare. Sceso alla Fermata dei bus salivo sulla collina con un ragazzo che a pagamento con il proprio scooter mi dava un passaggio. Visitavo la sede di un Associazione italiana che si occupa del recupero dei bambini di strada e pranzavo con la Presidente di questa organizzazione. Con un altro scooter tornavo alla Stazione dei bus e da qui con il mezzo pubblico a Copacabana. Serata a cena e solita passeggiata sul Lungomare prima di ritirarsi per il pernotto.
Ultimo giorno
venerdì 30 gennaio 2015
Ultimo giorno a Rio. Da solo prendo la Metropolitana per Botafogo. Il giorno prima ero stato con il mio compagno di viaggio a vedere il famoso Stadio Maracanà dall'esterno anche perchè era gia terminato l'orario di visita. All'andata eravamo andati in bus e il ritorno lo avevamo fatto in Metropolitana. Questo mi ha consentito di conoscere quello che devo fare per arrivare a Botafogo. Qui ho un appuntamento con una connazionale, che un paio di giorni prima avevo incontrato in un Bar di Copacabana. Lei è nata e abita qui ma è di origini toscane, mi porta a visitare la Scuola dell'Infanzia frequentata da suo figlio. Mi viene presentata la Direttrice della Scuola. Rientro in Metropolitana a Copacabana e raggiungo il mio compagno di viaggio all'appartamento. Mentre mi trovavo a Botafogo lui è tornato allo Stadio Maracanà per visitarlo. Fatte le valige pranziamo in un Ristorante del Lungomare assaggiando il tipico piatto brasiliano a base di fagioli scuri. Recuperiamo i nostri bagagli nell'appartamento e prendiamo il taxi per l'Aeroporto da cui prendiamo il volo per Porto in Portogallo.
E' la seconda volta che lasciamo lo Stato di Rio de Janeiro in questo viaggio in quanto vi eravamo stati una prima volta andando da Foz Iguacu in Paranà a Manaus in Amazzonia. In quel caso avevamo fatto scalo ad uno dei due Aeroporti di Rio e ci eravamo trasferiti nell'altro con un taxi attraversando di notte parte della Città. Avevamo visto in lontananza per la prima volta anche la statua del Cristo Redentore che per l'occasione era illuminata dai fari.