Torri del Paine

località: parco nazionale torri del paine
regione: magallanes y de la antartica chilena
stato: cile (cl)

Data inizio viaggio: venerdì 22 novembre 1996
Data fine viaggio: venerdì 22 novembre 1996

Full day trip ovvero Raid di un solo giorno in Cile partendo e tornando a El Calafate in Argentina. Il raid è stato effettuato con un tour operatore argentino che è venuto a prenderci al nostro hotel. Insieme a me due compagni di viaggio del mio paese con cui stavo effettuando un Tour in Patagonia. Nonostante la vicinanza geografica tra i due luoghi siamo costretti ad affrontare ben tre ore e mezzo di viaggio per raggiungere la frontiera cilena. In effetti ci sarebbe una strada molto più breve che in un ora permetterebbe di arrivare al Parco delle Torri del Paine ma è chiusa da anni perchè i cileni gradirebbero che i turisti si fermassero a dormire nel loro Paese evitando una lunghissima trasferta di circa sette ore tra andata e ritorno. Noi imperterriti invece affrontiamo questa lunga strada nel deserto della Patagonia, tra noi e il confine solo un area di servizio dove sostiamo a mangiare qualcosa. La frontiera argentina è un casottino in mezzo al nulla, poi qualche km nella terra di nessuno prima di arrivare nella moderna area doganale cilena. Il Cile si presenta in questa landa lontanissima con un lussuoso negozio di souvenir. Con orgoglio mostra il meglio di un Paese in pieno sviluppo che liberatosi di un passato difficile sembra aver spiccato il volo nel panorama sudamericano. Per noi italiani non occorre il visto di ingresso e ci viene timbrato facilmente il passaporto. Ci hanno fatto riempire un modulo di ingresso a cui i doganieri non fanno gran caso. Cambiamo lo stretto indispensabile per l'ingresso al Parco Nazionale che sono comunque ben 40 dollari statunitensi. Il personale del negozio parla un po di italiano ed è molto cortese. Qui cambiamo mezzo, scendiamo dal bus argentino e proseguiamo su un microbus cileno. La guida è vivace ma gentile, parla spagnolo e inglese e lo comprendiamo discretamente. Ci consegna il pacchetto per il pranzo con un paio di snack, un frutto e una bottiglia d'acqua. Prima sosta sulle rive del lago Sarmiento, poi alla bella Laguna Amarga dove incontriamo i primi guanachi e intravediamo tra le nuvole le possenti Torri del Paine. Nei pressi c'è uno degli ingressi ufficiali al Parco presidiato da numerosi guanachi. Raggiungiamo le rive di un lago che ricorda un fiordo norvegese, da qui partiamo per un ora di facile trekking che ci porta ad un bellissimo mirador su Los Cuernos del Paine e all'altrettanto bella e possente cascata di Salto Grande. Torniamo al microbus e percorriamo la riva del lago Pehoe su cui si affaccia il Paine e dove avvistiamo un condor. Sostiamo in un rifugio sul lago rilassandoci davanti al meraviglioso spettacolo che la natura ci offre. Tra l'altro, dopo tanto vento che ci ha accompagnato durante l'escursione, qui si sta discretamente. Ripartiamo per tornare alla frontiera da dove scesi dal microbus e salutata la guida, riprendiamo il bus per l'Argentina. Ovviamente alla frontiera riotteniamo il visto argentino che del resto è gratuito. In tre ore circa torniamo a El Calafate.
Escursione molto bella, da fare se si giunge a queste latitudini. Siamo partiti alle 5 del mattino e tornati alle 22.

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