Peru' by www.born2travel.it

stato: peru' (pe)

Data inizio viaggio: domenica 1 febbraio 2015
Data fine viaggio: domenica 1 febbraio 2015

se vuoi saperne di più o vedere tutte le foto visita: www.born2travel.it

14.02.2015 Lima (Perù)

[Stefy]: “Un lungo volo diurno via Madrid ci porta nella capitale di questo meraviglioso Paese delle Ande! Quindici km attraverso le sue caotiche vie, le sue piazze gremite di innamorati con in mano palloncini a forma di cuore o enormi ed ingombranti peluches.
Anche a Lima è San Valentino!
Gente ovunque, ragazzi riversati lungo ogni stradina, affollano tutti i locali!
La nostra prima serata in Perù!”


15.02.2015 Lima (Perù)

[Stefy]: “Di buon mattino cominciamo la nostra visita di Lima. Il centro riposa dopo la nottata di baldorie appena trascorsa!
Tante chiese coloniali dal fascino antico, ecco il Complesso della Chiesa di San Francisco, risalente al XVI secolo e contenente una serie di catacombe molto sinistre.

Ci troviamo giusto in tempo per assistere al cambio della guardia presidenziale in Plaza de Armas. Anch’essa conserva un sapore di un passato ormai lontano!

Tempo di riorganizzare gli zaini che partiamo alla volta del Museo Antropologico… proprio di fronte c’è una piccola fiera gastronomica… non possiamo certo farci scappare un’occasione del genere ed ecco il primo “pisco sour”… il primo di una lunga serie…

Prima di proseguire il nostro viaggio verso Paracas, ci fermiamo nel quartiere Miraflores per una passeggiatina in relax in uno dei luoghi più trendy della capitale!”


16.02.2015 Nazca (Perù)

Ci imbarchiamo alle 08.00 da Paracas alla scoperta delle isole Ballestas, considerate le piccole Galapagos, situate al largo della città di Pisco.
Non mi aspettavo uno spettacolo così sorprendente! Colonie di leoni marini ed otarie riposano pigramente su piccole spiagge di ghiaia senza età o su rocce preistoriche zeppe di alghe e di guano.
Stormi maestosi di cormorani volano in ogni direzione…

Il cielo è di un blu accecante, le rare nuvole bianche contribuiscono a rendere ancora più pittoresche le nostre foto; i versi degli animali, i loro odori ci rapiscono e ci fanno immaginare i primi esploratori che su vecchi velieri, spinti dalla voglia di scoperta, salpavano da lontani porti verso luoghi sconosciuti!

Rientriamo all’embarcadero di Paracas mentre un gruppo di delfini ci saluta poco lontano dalla nostra barca…

Un’ora più tardi sfrecciamo sulle dune buggy nell’afoso deserto di Huacachina…
I piloti di questi fuoristrada sono davvero fuori di testa! Salivi su enormi dune di sabbia e quando credevi di aver raggiunto il massimo delle emozioni: ecco che cominciava la discesa, tra le grida dei miei compagni di viaggio ed i colpi alla schiena di rinculo!

Riusciamo a fare anche sand surf su grandi dune! Esperienza divertentissima!

Ma le forti esperienze non sono destinate ancora a terminare per oggi! Lo stravolgimento di stomaco è solo cominciato! Dopo le onde del mare e le dune del deserto ci aspetta l’immensità del cielo!

Tre ore di tragitto lungo un paesaggio lunare disturbato solo dalla lingua grigia di asfalto della Panamericana, ci porta alle porte di Nazca.
Poco dopo, a bordo di un Cessna 102, lasciamo la pista 25 verso la prima di una decina di figure dal fascino misterioso.

Ecco la balena! Incredibile cosa ci celi dietro queste linee dall’età indefinita! Si dice che gli Inca avessero grandi conoscenze scientifiche… queste linee restano, al momento, uno dei mille misteri del mondo!
Il volo è abbastanza impegnativo e mette a dura prova, nuovamente, il nostro stomaco!
Ma è ora di rilassarci un pochino e, passeggiando lungo il viale principale di questo piccolo paesino, ci confondiamo tra la sua gente respirando un’atmosfera molto serena!


17.02.2015 Arequipa (Perù)

Ci aspettano dieci ore di viaggio oggi, che ben presto si trasformeranno in dodici per i vari imprevisti di percorso: prima un convoglio di otto tir che procedeva come trasporto eccezionale…. poi i minatori che escono dalle varie minieri di rame di cui è tanto ricca la zona…

Percorrendo i 572 km che separano Nazca da Arequipa lungo la Panamericana, mi hanno colpito molto le centinaia di croci ai bordi della strada…
E’ un tragitto molto impegnativo e pericoloso, privo di protezioni e guard rails, senza illuminazione, attraverso colline rocciose e con tanti tornanti stretti e discontinui…
Quante anime ha rubato questa celebre strada…

Arequipa ci accoglie con il via vai di una serena serata di martedì grasso, ceniamo all’”Arequipay” e assaggiamo un ottimo “saltado de alpaca”.

Sono esausto e poco dopo crollo a letto!


18.02.2015 Arequipa (Perù)

In venti minuti a piedi raggiungiamo il Mirador de Hyanahuara. Da qui si gode di una sublime vista del vulcano “El Misti”, alto 5822 metri, simile al Monte Fuji, è davvero impressionante, domina l’intera scena e ti mette timore!

Monastero de Santa Catalina. Un’enorme monastero delle suore domenicane, molto antico ed ancora in funzione. Sono suore di clausura ma che, per far fronte ai grossi costi di manutenzione del monastero, hanno deciso di aprire un’area al pubblico!
La nostra guida ci racconta numerosi aneddoti e storie del passato, molto appassionante; allora le secondogenite femmine delle famiglie nobili venivano inviate in questi luoghi di clausura accompagnate da una serva e da una ricca dote; avere una figlia in convento era un simbolo di grande vanto per la famiglia.

Museo Andino. Viene raccontata la storia degli antichi Inca e delle loro tradizioni attraverso il ritrovamento di diversi corpi di bambini/e donati agli dei.
La più famosa, anche perché meglio conservata, è Juanita, una bambina che nel 1450 circa fu sacrificata ed il cui corpo ritrovato nel 1995 da un’equipe di studiosi statunitensi.

Non lontano c’è il Mercado de San Camilo: si vendeva di tutto, persino enormi sacchi di foglie di coca! L’area dedicata alla frutta è un’esplosione di colori, impressionante quella della carne!

Continuiamo a girovagare tra l’Iglesia de la Compañia, la Plaza de Armas e la Cattedrale per tutto il giorno ma è ora di rientrare, domani ci attende una sveglia alle 03.30!


19.02.2015 Chivay (Perù)

[Stefy]: “Partiamo all’alba diretti a Chivay! Verso le cinque comincia ad albeggiare proprio mentre attraversiamo il Passo Patapampa (4910 metri). Lungo la strada abbiamo visto numerosi alpaca dal sorriso dolcissimo e dal pelo così morbido che sembra cotone.

In mattinata entriamo nella Riserva del Colca dopo varie peripezie con il nostro bus che in più di un’occasione è rimasto bloccato sul difficile sterrato della Riserva.

Facciamo un trekking di circa 40 minuti durante il quale abbiamo visto paesaggi stupendi. Numerosi miratore dove lo sguardo si tuffava nei vari canyon e precipizi…
I primi segni del mal di montagna: cerchio alla testa, fiato corto e nausea…
Arrivati alla Cruz del Condor comincia l’attesa! Il sole è fortissimo, fa molto caldo e dopo due ore non riusciamo a vederne neppure uno, d’altronde la natura è così, è imprevedibile e non si può comandare.

Ripartiamo e dopo un paio di ore raggiungiamo la nostra meta: Chivay!
Lasciamo gli zaini in albergo e ci rechiamo direttamente alle terme; fuori c’è un po’ di vento, l’aria è fresca ma una volta messo il costume ci tuffiamo in quelle acque sulfuree!

Nella piazza del paesino la festa di carnevale procede alla grande, gruppetti di donne colorate giravano attorno a tre alberi suonando e cantando allegre canzoni; in una via adiacente, donne dalle lunghe trecce e dai gonnellini ampi, cuocevano e vendevano erbe dai fiorellini bianchi simili a camomilla.”

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