Nella terra degli Inka
località: cuzco, pisac, maras, moray, islas ballestas
regione: cuzco
stato: peru' (pe)
Data inizio viaggio:
giovedì 7 giugno 2007
Data fine viaggio:
giovedì 14 giugno 2007
7 giugno 2007 giovedí:
Dopo la visita in Bolivia i bagagli sono letteralmente lievitati e nonostante le diverse varianti geometriche sperimentate nel tentativo di stipare tutto nel portabagagli della Sentra, questi si rifiuta di chiudersi. Abbiamo anche un pó accentuato la bombatura del baule, ma niente da fare. Comunque dopo varie peripezie riusciamo a conciliare i bagagli con lo spazio e riparata la foratura abbandoniamo Puno, dove fervono i preparativi per la festa del Corpus Domini.
La strada scorre tra vallate costellate da alpaca, siamo sempre attorno ai 4000 metri di altezza. Circa a metá strada tra Puno e Cusco, qualche chilometro prima di Raqchi, sosta al ristorante “Filipon”, ottimo buffet molto vario.
A Raqchi é in corso la festa locale del Corpus Domini, tutta una serie di gruppi folcloristici locali danzano e suonano sulla piazza della chiesa, situata proprio all’entrata delle rovine INCA. Il tempio di Raqchi era uno dei piú grandi del Cusco.
Si riparte per Cusco che raggiungiamo verso le 7 del pomeriggio. Tutte le strade del centro sono ancora bloccate per la processione del Corpus Domini, uno dei principali eventi del calendario cattolico del Peru. Dopo aver percorso una serie labirintica di strade conquistiamo la Piccola Locanda (Hotel Piccola Locanda Cusco, calle Resbalosa 520, Cusco. La locanda é ben situata a pochi passi dal centro di Cusco, l’ambiente é gradevolissimo e dispone di un ottima cucina casalinga italiana.
8 giugno 2007 venerdí:
Per la visita ai musei e siti archeologici di Cusco e dintorni acquistiamo il boleto turistico.
Iniziamo con la visita al museo inka, per passare poi alla cattedrale, al museo precolombiao, alla chiesa di Santo Domingo e al Corikancha. Nel pomeriggio acquistiamo i biglietti per il trenino per Macchu Picchu, previamente prenotati via Internet. Cuzco è una cittá veramente interessante e ci perdiamo volentieri tra le viuzze incassate tra le mura Inka, bighellonando tra i negozietti di artigianato.
9 giugno sabato:
Il programma di oggi prevede il trasferimento da Cuzco a Ollantaytambo, percorrendo tutta la Valle sagrada.
Prima sosta alle rovine di Saqsaywaman dove vale la pena ingaggiare una guida per riuscire a scoprire parte dei segreti delle pietre delle rovine Inka. Nella spianata antistante le rovine sono giá in corso i preparativi per la festa in costume in cui viene rievocata la battaglia con Pizarro.
Passando poi per Q’enqo e Puka Pukara, raggiungiamo Pisac. Anche se il famoso mercato si tiene il giovedí e la domenica, la Plaza de Armas è occupata tutti i giorni da bancarelle con articoli di artigianato. Pranziamo nella Plaza de Armas, nel pomeriggio si parte per la visita alle rovine di Pisac, dove arriviamo un pó troppo tardi per il tipo di percorso che ci aspetta. Le rovine sono infatti disseminate sulla parete e sulla cresta della montagna che domina Pisac, un giro completo delle rovine richiede probabilmente 3 o 4 ore. Noi abbiamo solo un paio ore di luce e ci limitiamo quindi al precorso ridotto, che contempla comunque alcuni passaggi suggestivi e un pó esposti. Riconquistiamo l’auto dopo un paio d’ore un pó stremati per la sgambata in altitudine e per il forte vento. Percorriamo quindi il resto della Valle Sagrada ormai nell’oscuritá. A Ollantaytambo poernottiamo all’Hotel Munay Tika situato sulla strada che conduce alla stazione dei treni. La cena abbastanza deludente al ristorante Kusiloyuor.
10 giugno domenica:
Sveglia alle 6 per la colazione e per prendere il treno per Aguas Calientes, localitá d’accesso alle rovine di Machu Pichu. La compagnia inglese che gestisce la ferrovia per Aguas Calientes attua una vera e propria truffa legalizzata. Si tratta infatti del treno piú caro al mondo, un’ora e venti circa di treno al prezzo di circa 80 USD a testa! Non essendoci alternativa plausibile (il trekking a piedi ci trova un pó giú di allenamento) ci lasciamo “spennare” in questo modo indegno (in ogni caso é bene ricordarsi che i biglietti possono essere acquistati solo a Cuzco alla biglietteria centrale e con almeno un giorno di anticipo). I posti sono numerati, é bene quindi cercare al momento dell’acquisto di chiedere i sedili sul lato sinistro del vagone, che permettono i migliori scorci e vedute sul fiume sottostante.
Aguas Calientes é molto molto deludente, quasi nulla rimane del villaggio originario e tutto è costruito e situato in funzione dell’enorme flusso turistico che ogni giorno passa obbligatoriamente per raggiungere Machu Picchu. Il furto per la visita a Machu Picchu non é ancora terminato, il pulmino per la trasferta da Aguas Calientes alle rovine costa 12 USD a testa, a questo si deve poi aggiungere il biglietto d’entrata alle rovine e eventualmente il costo della guida.
Lo spettacolo é comunque maestoso le rovine situate su una serie di picchi dominanti le vallate sottostanti lasciano senza fiato e non solo per i dislivelli e per la scarpinata in quota. La visita guidata dura circa un paio d’ore dopodiché ci godiamo la vista dalle diverse angolazioni. La vista dalla casa del guardiano é comunque quella piú affascinante. Ci intratteniamo con i giardinieri quadrupedi (lama) che mantengono l’erba nello spazio archeologico sempre a modo di tappeto inglese (ci sará qualche attinenza con la compagnia che gestisce la ferrovia??).
Il ritorno in pulmino a Aguas Calientes é caratterizzato da una corsa tra i ragazzini a piedi ed il pulmino. I ragazzini tagliano i tornanti scendendo nella foresta e riescono regolarmente ad arrivare prima dei pulmini, in tempo quindi per una buona mancia.
Viaggio a ritroso con il trenino sino a Ollantaytambo. Cambiamo ristorante ed il ristorante Mayupata si rivela una gradevole sorpresa.
11 giugno lunedí:
Sulla via di ritorno verso Cuzco, visitiamo le salinas di Maras, un’interminabile distesa di vasche di decantazione, rifornite dalle acque di un torrente sotteraneo ricco in Sali minerali. Procediamo quindi per Moray per la visita al laboratorio agronomico Inka, una sorta di anfiteatro a terrazze, in cui si puó trovare un microclima diverso in ogni terrazza.
Raggiungiamo poi Chincero, villaggio tipico delle Ande, visita alla chiesa coloniale costruita come nella maggior parte dei casi sulla mura del tempio Inka. Chincehero non offre molte alternative per il pranzo, ci dirigiamo quindi alla trattoria della famiglia Castro sulla strada principale.
Rientro a Cuzco e cena alla Piccola Locanda.
12 giugno martedí:
Grande tappa di trasferimento: 900 km attraversando l’intera cordigliera delle Ande.
Tutti erano abbastanz perplessi sulla possibilitá di trasferirsi in gironata da Cuzco a Paracas, circa 900 km di strade con almeno quattro passi oltre i 4000 metri e altrettante discese nelle vallate. Ci proviamo! Scendiamo nella vallata dell’Apurimac, risaliamo ad Abancay, scendiamo e risaliamo ogni volta sono circa 1500 o 2000 metri di dislivello. Saliamo di nuovo sulla cordigliera di Huanzu, scendiamo a Puquio e di nuovo su a 4000 metri nel Parco naturale di Pampa Galeras. Il paesaggio é incantevole ma la strada é proibitiva, una serie interminabile di curve e nonostante il traffico esiguo incontriamo ben tre veicoli usciti di strada, un auto, un camion e un bus con tutto il suo carico di passeggeri. Siamo ormai al tramonto quando raggiungiamo Nazca, al termine quindi della traversata delle Ande, circa 12 ore per percorrere 700 km, praticamente senza soste.
Ci restano ora solo 200 km di Panamericana per raggiungere Paracas che raggiungiamo alle 20. Ci siamo risuciti!! 14 ore come programmato, molto stanchi!!! Pernottamento e cena all’Hotel el Mirador – Paracas.
13 giugno mercoledí: L’escursione per le isole Ballestas é prevista per le 8h00 con partenza da el Chaco a Paracas. La bruma invernale riduce la visibilitá a p
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mercoledì 13 giugno 2007
13 giugno mercoledí: L’escursione per le isole Ballestas é prevista per le 8h00 con partenza da el Chaco a Paracas. La bruma invernale riduce la visibilitá a poche centinais di metri e la partenza viene quindi ritardata in attesa che il tempo migliorii. Dopo quasi 3 settimane passate attorno ai 4000 metri, passeggiando ora al livello del mare ci si sente molto piú leggeri. Riusciamo a partire per le Isole alle 11h00. L’escursione dura un paio d’ore circa, un piccolo paradiso per gli uccelli marini. Molti pellicani, cormorani, sulle, pinguini e qualche leone marino. Al rientro per il pranzo c’é solo l’imbarazzo della scelta, a lato dell’imbarcadero c’é tutta una serie di piccoli ristorranti che offrono ottimi piatti di “mariscos” e naturalmente ceviche.
Verso le 15 ripartiamo per quel di Lima.
14 giugno giovedí: L’ultimo giorno lo dedichiamo ad una visita al centro di Lima poi una corsa verso l’aeroporto per restituire l’auto e per rientrare in Italia con volo KLM.