Lima, diario di viaggio
località: lima
regione: lima
stato: peru' (pe)
Data inizio viaggio:
mercoledì 1 giugno 2005
Data fine viaggio:
sabato 4 giugno 2005
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Lima
mercoledì 1 giugno 2005
Lasciato Tegucigalpa, ci aspettava praticamente quasi un intero giorno da trascorrere in aereo. Abbiamo fatto due scali tecnici e pigliato tre aerei prima di raggiungere il Sud America. In effetti siamo atterrati a Lima in tarda serata, intorno alle 22:30, in un aeroporto totalmente deserto. Anche le solite pratiche di sbarco si sono svolte con una strana snellezza e con molta accondiscendenza. Fortunatamente appena attraversata la dogana, siamo stati accolti da delle simpatiche signorine che lavoravano per una delle più grandi agenzie di viaggio peruviane. Ci hanno brevemente illustrato come muoversi a Lima e in generale in Perù, trovandoci anche un albergo per la notte. Ci siamo lasciati con la promessa di rivederci l'indomani mattina nell'ufficio turistico per pianificare la nostra permanenza in Perù. Scortati da un lussuoso taxi, dopo un lungo percorso abbiamo raggiunto il quartiere di Miraflores, uno dei più turistici della capitale peruviana. Un albergo a gestione famigliare, accogliente ed allo stesso tempo troppo costoso per le nostre tasche... era troppo tardi per cambiare, ci avremmo pensato il giorno dopo. Detto fatto, il tempo di posare gli zaini e ci siamo diretti verso il centro per mangiare qualcosa. Spaventati dal prezzo dell'albergo, eravamo altrettanto preoccupati dei prezzi dei ristoranti, ma fortunatamente un'insegna ad ideogrammi cinesi illuminava un angolino del centro. Ci siamo fiondati lì ed abbiamo pure mangiato molto bene pagando una cifra irrisoria. Una cosa ci siamo dimenticati di dirvi... la temperatura in Perù era completamente diversa da quella lasciata in Honduras. A Lima faceva freddo e nei letti c'erano delle spesse coperte; abbiamo estratto dal fondo dello zaino la felpa consapevoli che non sarebbe bastata per il proseguo del nostro viaggio nella Cordigliera Andina.
giovedì 2 giugno 2005
Come pianificato la mattina seguente dopo un caldo pisolino avvolti nel nostro sacco a pelo, abbiamo consumato una ricca colazione inclusa nel prezzo dell'albergo, dopo di che ci siamo messi alla ricerca di un alloggio più economico. Ancora una volta l'ospitalità cinese ci è venuta in aiuto. A poca distanza dal nostro albergo, c'era un ostello gestito da una famiglia cinese che ci ha offerto una camera privata (tre metri per due) alla metà del prezzo che pagavamo prima. Non ce lo siamo fatti ripetere due volte e impacchettati i bagagli ci siamo trasferiti, con grande sorpresa della proprietaria della nostra precedente sistemazione, che non è stata in grado di farsene una ragione. Trovato il nuovo alloggio, siamo proceduti verso il nostro secondo obiettivo di giornata: agenzia viaggi. Situata in pieno centro cittadino, l'ufficio era pieno di turisti indaffarati ad organizzare le loro vacanze. Una breve attesa e siamo stati accolti da un intraprendente omaccione che parlava abbastanza bene la nostra lingua. Dopo alcuni convenevoli, siamo andati subito al sodo... avevamo già in mente quello che volevamo vedere in Perù, si trattava solamente di far coincidere i nostri desideri con le tempistiche a disposizione e soprattutto con le nostre finanze. Da subito abbiamo compreso che non ce la saremmo cavata con poco e che probabilmente avremmo dovuto rinunciare a qualche tappa che avevamo preventivato. Dopo quasi due ore di serrate trattative siamo giunti ad un accordo che faceva felici entrambe le controparti. Con una somma di 350,00 euro (quasi) tutto compreso saremmo rimasti in Perù per una ventina di giorni, andando a visitare quasi tutto ciò che volevamo.
Pagati i debiti siamo tornati al nostro ostello per leccarci le ferite. Verso sera siamo usciti a fare un giro per il centro di Miraflores e siamo andati a cenare in uno sciccoso ristorante, per festeggiare la cifra appena spesa qualche ora prima. Per la nostra passeggiata notturna ci siamo spinti fino al Largo Mar, un posto molto carino costruito con gusto a picco sull'oceano. C'erano negozietti, ristoranti, bar e discoteche ma la cosa più bella e suggestiva era la vista che si poteva godere sull'immenso oceano avvolto da una fitta bruma.
venerdì 3 giugno 2005
Il giorno seguente abbiamo deciso di spingerci fino al centro di Lima. Con un taxi ci siamo immersi nel congestionatissimo traffico cittadino ed in mezz'ora siamo scesi in una delle due piazze più importanti della città, collegate tra di loro da un'affollata via pedonale. Camminando con telecamera alla mano, come bravi turisti-registi, abbiamo percorso la via pedonale fino ad arrivare in Plaza de Armas, dove sorge il palazzo presidenziale e l'immensa cattedrale. Volevamo visitare l'interno della cattedrale, ma si era già fatto tardi per iniziare il tour con una guida. L'alternativa è stata un giretto per le via circostanti fino ad addentrarci nell'incredibile mercato cittadino. Più che un mercato lo si può definire come una città dentro la città, dove è possibile trovare praticamente di tutto. Anche noi a dire il vero eravamo lì in cerca di qualcosa: necessitavamo di un vestiario adeguato ad affrontare il freddo che ci avrebbe inesorabilmente accompagnato per il proseguo del viaggio. Abbiamo acquistato maglioni in lana a collo alto, guanti, sciarpe e calzettoni fino al ginocchio e forse anche di più. Con le mani pieni di borse della spesa ed il portafoglio alleggerito, siamo ritornati alla base per farci una doccia ed uscire a cenare questa volta in un ristorantino a menù turistico: buono ed economico!
Dopo cena abbiamo scoperto un posto favoloso: il "Dove Vai" una pasticceria-gelateria italiana con un gelato e delle torte da capogiro!!! Con un succulento gelato nel pancino siamo andati a nanna.
sabato 4 giugno 2005
Il giorno seguente, questa volta di buon'ora, ci siamo nuovamente ritrovati nel centro di Lima per visitare la cattedrale. Grazie all'aiuto di una bravissima guida abbiamo apprezzato al meglio la bellezza e la storia di questo edificio, costruito contestualmente alla città e voluto direttamente da Francisco Pizarro. Dopo la cattedrale è stata la volta di un tour cittadino, che oltre a spiegarci la storia della città e dei suoi principali edifici, ci ha condotti sino alla cima del "Cerro San Cristobal", il monte che domina Lima. Si tratta di un'aspra collina, completamente priva di vegetazione e colonizzata da edifici-baracche abusive che nell'insieme però offrono un quadro decisamente tipico ed interessante. La cosa sensazionale del cerro San Cristobal è però la vista che si può godere dalla sua cima: si domina l'intera città, avvolta dalla tipica bruma, ancor più bella al calare delle tenebre. Ritornati all'ostello eravamo esausti ma avevamo in mente un altro obiettivo: il Barranco, il secondo quartiere turistico più importante della città, dove avevamo in programma di passare una serata, visto la sua rinomata vita notturna. E così è stato, abbiamo girovagato per la via principale entrando di tanto in tanto in qualche localino di cui era disseminata. Non siamo riusciti a tirare mattino perché eravamo davvero troppo stanchi. Il giorno seguente preparati i bagagli, siamo ritornati al Barranco per ammirarlo anche alla luce del giorno, ma solamente per una fugace visita: era già ora di abbandonare la capitale ed iniziare il nostro tour del Perù. Prima destinazione: Arequipa!