Machu Picchu, diario di viaggio
località: machu picchu
stato: peru' (pe)
Data inizio viaggio:
lunedì 13 giugno 2005
Data fine viaggio:
martedì 14 giugno 2005
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Machu Picchu
lunedì 13 giugno 2005
L'escursione al Macchu Picchu prevedeva una levataccia intorno alle 05:30 per pigliare il treno che ci avrebbe condotto sino ad Agua Caliente, l'ultima città abitata prima di salire alle rovine dell'antica città Inca. Non so se avete mai sentito parlare dell'Inca Trail, il mitico ed antico percorso Inca che permette di raggiungere il Macchu Picchu con una lunga camminata di quattro giorni, accampando in tenda e mangiando in mezzo alla giungla... anche noi avevamo inizialmente pensato di raggiungere le rovine dell'antica città in questo suggestivo modo, ma diversi fattori ce lo hanno impedito. Anzitutto ci sono liste d'attesa lunghissime ed è necessario prenotare l'escursione con mesi di anticipo; in secondo luogo c'è un problema legato ai costi, davvero molto, molto elevati (intorno ai 270 dollari USA!); in terzo luogo, arrivati a questo punto del nostro viaggio intorno al mondo, non eravamo poi così tanto sicuri delle nostre attitudini fisico-atletiche ed abbiamo "preferito" una via più comoda e facile.
Arrivati ad Agua Caliente dopo un viaggio di quattro ore siamo stati immancabilmente accolti e scortati al nostro albergo dove abbiamo disfatto armi e bagagli. Non si poteva certo definire all'altezza degli altri alberghi, ma per sopperire alle esigenze di una sola notte, la nostra nuova sistemazione poteva andare bene. Una cosa che si può notare immediatamente quando ci si avvicina ad Agua Caliente è il repentino cambio di vegetazione: la rada presenza di sporadici abeti ed eucaliptos, lascia spazio ad una lussureggiante selva che sembra quasi comparsa dal nulla. Anche la temperatura si modifica sensibilmente ed il pungente freddo lascia spazio ad un clima più temperato... una sorta di oasi nel deserto!
Prima di tutto ci siamo diretti a dare uno scorcio alla città che sembrava fatta esclusivamente di ristoranti; in realtà Agua Caliente è un paesetto davvero molto piccolo e la nostra camminata si è esaurita molto velocemente. La cosa più interessante di Agua Caliente si trova però ai margini della città, proprio nelle vicinanze dell'albergo dove risiedevamo: come dice lo stesso nome, "Agua Caliente" è conosciuta per le sue calde sorgenti termali in cui, per un modico prezzo, è possibile trascorrere qualche piacevole ora. Ed è proprio quello che abbiamo fatto! Armatici di costume ed asciugamano siamo andati a bagnarci in queste piacevoli e rilassanti acque, per prepararci all'imminente visita del Macchu Picchu.
martedì 14 giugno 2005
Visto la levataccia del giorno precedente, per la visita al Macchu Picchu non avevamo deciso di svegliarci troppo presto. La sveglia è suonata alle 07:30 e dopo una breve colazione ci siamo portati verso il centro cittadino; ci si presentavano davanti due possibilità: prendere un pulmino che ci avrebbe portati fin su in cima oppure farcela a piedi. Abbiamo valutato i vantaggi di una salita a piedi ed onestamente non ne abbiamo trovato nessuno, anche perché la salita si sarebbe divincolata lungo la stessa strada percorsa dal pulmino. Gli svantaggi in compenso erano quelli di fare un'enorme fatica e di mangiare la polvere dei numerosi pulmini che passavano sulla strada sterrata.
Preso il mini bus, nel giro di venti minuti eravamo all'ingresso di uno dei siti archeologici più importanti del mondo. Non siamo entrati subito perché il giorno prima ci eravamo preoccupati di prenotare una guida che dovevamo aspettare all'ingresso del parco. Dopo un'attesa di trenta minuti abbiamo sentito pronunciare i nostri nomi: era la guida che ci chiamava per iniziare insieme ad un'altra decina di persone il nostro tour al Macchu Picchu.
Prima di tutto la guida ci ha portato sopra ad una collina che dominava le rovine dell'antica città per averne una visuale completa: il colpo d'occhio era di quelli che lasciano senza parole, che ti svuotano la mente e riempiono il cuore. Abbarbicate sulla cima del monte, grazie ad una serie di ingegnosi terrazzamenti, si poteva scorgere la parte "alta" e quella chiamata "bassa", divise da un lungo viale centrale. Tutto intorno alla città un panorama fatto di irti e verdissimi colli che la sembravano abbracciare. La nostra visita è poi entrata nel dettaglio, portandoci ad attraversare le antiche rovine, facendo sosta sui templi (tempio del Sole e tempio del Condor) e sugli edifici più importanti. La visita è durata all'incirca tre ore, dopo di che la guida si è congedata in mezzo alla piazza principale e ci ha lasciati liberi di visitare la città da soli. Noi, visto che non avevamo moltissimo tempo a disposizione, abbiamo preferito ritornare sopra a quel colle da cui è iniziata la nostra visita e da dove era possibile avere una visuale d'insieme di tutta la città. Siamo rimasti li seduti a guardare in silenzio tanta bellezza, incantati dalla magia di questo luogo... nulla però dura per sempre e dopo una mezz'oretta siamo dovuti uscire e ripigliare il pulmino per ritornare ad Agua Caliente.
Di lì recuperati gli zaini in albergo, ci siamo diretti verso la stazione per salire nel treno che ci avrebbe riportato a Cuzco. Siamo arrivati a destinazione intorno alle 20:00, stanchi ma contenti; il tempo di lavarci, mangiare e di corsa a letto perché l'indomani ci aspettava un altro treno... non un treno qualsiasi, ma il mitico trenino delle Ande che ci avrebbe dovuto riportare sino a Puno.