Uruguay: Fiesta de la Patria Gaucha 2008

stato: uruguay (uy)

Data inizio viaggio: martedì 4 marzo 2008
Data fine viaggio: sabato 15 marzo 2008

L'ultimo raduno di uomini, donne e cavalli di così grandi proporzioni.

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Da Buenos Aires a Montevideo sul Rio de la Plata.

martedì 4 marzo 2008

Dopo un lungo fine settimana passato a Buenos Aires, partiamo alla volta dell'Uruguay per andare ad assistere a questa grande manifestazione denominata "Fiesta de la Patria Gaucha". La distanza in linea retta di circa duecento chilometri, tra le due capitali viene coperta in tre comode ore di buquebus, il nostro traghetto. Le operazioni di controllo dei passaporti , che vengono effettuate in uscita per l'Argentina ed allo stesso tempo in entrata per l'Uruguay, sono molto rapide: ci sono funzionari in numero sufficiente affinchè non si creino lunghe attese in piedi. Le acque del Rio de la Plata,
anche nel massimo della loro larghessa, intorno ai 100 chilometri, sono quiete ed il viaggio è confortevole. La "barca" è di costruzione norvegese: lo si nota dalle scritte sui sedili. I passeggeri non sono molti, ovvero il battello non sembra pieno e si può girare con una certa facilità. Appena fuori da porto incontriamo la fiancata rossa di una nave porta-containers della Compagnia "Hamburg-Sus", con la prua in direzione dell'oceano. Incontriamo anche altre navi, però non sembra che sia l'ora di punta...Arriiviamo in vista di Montevideo con un cielo grigio e la prima cosa che notiamo è il grattacielo che appare come una vela azzurra. Al momento della sbarco ci accorgiamo che a bordo ci sono più persone di quello che sembrava, però le operazioni doganali si svolgono in tempo molto ragionevoli. I taxi di Montevideo hanno lo stesso colore di quelli di Buenos Aires, neri e gialli nella parte superiore. Ci facciamo portare alla stazione di bus "Tres Cruces" che oltre ad essere la più grande di Montevideo è anche quella da dove partono e arrivano tutti gli autobus del Paese. La stazione è moderna e molto funzionale, almeno così pare a prima vista. Entrando a sinista c'è subito un cambio e ne approfittiamo per poter pagare il taxi in quanto ci avevano detto che era meglio cambiare i pesos uruguagi sul posto. Ci presentiamo al banco della Compagnia "Turil" dove, atraverso Julian av evamo già prenotato i posti per Tacuarembò. Fortuna ha voluto che lo stesso fosse di servizio, così lo abbiamo conosciuto di persona. Dopo aver messo a punto alcuni dettagli siamo andati in centro, presso l'alb ergo che avevamo prenotato per riposare un poco al pomeriggio in quanto il bus partiva alle 18,30. L'albergo è in una traversa di Avenida 18 de Julio, la principale. Lasciamo le poche cose in camera ed andiamo a mangiare in una tavola calda. Anche in Uruguay ci sono le "empanadas" (involtini di pasta serviti caldi che possono contenere carne, verdura o quant'altro di gradimento) per cui ci buttiamo su quelle, per non sbagliare. La birra è buona e... si lascia bere, anche in considerazione che siamo in fine estate.