Il Venezuela di Daniele Somenzi

stato: venezuela (ve)

Data inizio viaggio: sabato 1 gennaio 2000
Data fine viaggio: sabato 1 gennaio 2000

Il Venezuela di Daniele Somenzi
postato da iviaggididaniele [24/01/2009 16:14]
Atterro dai caraibi a Caracar con American airlines, il primo impatto è violento, visto che dopo aver cambiato la moneta locale, il bolivar, scopro che il taxista per fare 5 km, appena alla periferia dell'aeroporto, mi ha preso tantissimi soldi,avendo capito che io ero uno sprovveduto appena arrivato.

In oltre l'albergo se cosi possiamo chiamarlo era deprimente, peggio di un' ostello,la camera senza quadri ammuffita e buia. Meno male che ero vicino all'aeroporto pronto per la fuga e comunque dovevo soggiornare un giorno solo a Caracas, il mio programma,cosi prevedeva.

4 passi fuori, giusto il tempo per vedere il degrado modello Napoli, con sporcizia ovunque. io temevo mi rubassero la telecamera che ho lasciato in camera, ho mangiato alla veloce e via a letto.

La mattina un'taxi mi riporta in aeroporto senza fregarmi questa volta e li compero per soli 10 $ un biglietto aereo della compagnia aeropostal MD80, per Ciudad Guayana sul fiume orinoco, e anche qui il tipo alla biglietteria non mi voleva restituire il resto del biglietto, poi al mio grido me li ha dati, ma che posto è questo?Tutti ti vogliono fregare, meno male che essendo italiano sono , come dire, un po abituato a queste cose

Qui scopro per la prima volta in vita mia che il posto a sedere sull'aereo non è assegnato in precedenza sul boarding pass, ma è libero.

tipo ryanair.La ressa di quando hanno aperto il gate, però non me la aspettavo, tutti si sono messi a correre verso l'entrata dell'aereo per accaparrarsi i posti migliori, che poi non ho capito quali sono, ad alcuni piace stare nel centro e ad altri al finestrino, come me.assurdo., in oltre posso capire se il volo è di 10 ore, ma questo è di un'ora. Mah

Finalmente decolliamo.Bye Bye Caracas, ho anche saputo che il giorno prima in Centro,c'erano delle manifestazioni violente perche il governo aveva aumentato il prezzo del pane.

Arrivato a Ciudad guayana, con un taxi modello auto americane molleggiate anni 30 ,mi faccio portare alla stazione dei bus a lungo raggio, Bisogna sapere che in tutto il sud america ci sono collegamenti internazionali abbasatnza efficienti da una cpitale all'altra,Io comepo un biglietto che mi porta fino a Manaus in Brasile passando per la transamazzonica.

Peccato che erano le 10 di mattina e l'unico bus parte alla sera, comunque ho gia in mano il biglietto e sono tranquillo, si tratta solo di aspettare qualche ora.

Finalmente a quasi buio arriva il bus e mi accorgo subito che questa non è la stazione di partenza perche era gia pieno, ma che dico, strapieno, tanto che mentre stavo salendo l'autista mi dice scendi, tutto pieno.COSA?

Non vedi che i sedili sono tutti occupati?, con me salivano anche due ragazzi europei scandinavi, e loro come me non volevamo partire 24 ore dopo, allora ci siamo messi perterra sul corridoio. e devo dire che noi con il nostro zaino come cuscino, eravamo i piu comodi e stesi. meno male. e cosi viaggiamo per tutta la notte fino al confine Venezuela Brasile, dove ci sgranchiamo un po per mostrare i nostri passaporti ai doganieri.

Li scopriamo che il nostro bus non va oltre e che poco piu in la uno brasiliano ci sta aspettando.

In quello trovo un posto a sedere, e orltre che ai 2 scandinavi incontro un ragazzo svizzero che parla anche un po l'italiano, meglio cosi un po di compagnia non guasta, mi accorgo anche che le 2 suore sedute piu avanti sono missionarie italiane ma non ho l'occasione di scambiare parole con loro.

Reso conto del mio Venezuela, negativo, non credo ci tornerà ciao







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