Pechino e dintorni
località: pechino
regione: beijing
stato: cina (cn)
Data inizio viaggio:
martedì 5 ottobre 2004
Data fine viaggio:
martedì 12 ottobre 2004
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Piazza Tiam Anmen
giovedì 7 ottobre 2004
Il primo vero giorno di esplorazione del "continente" Cina. In effetti la giornata di ieri l'abbiamo impiegata dormendo, per recuperare il fuso orario. Questa mattina ci siamo alzati tardissimo, e ci siamo subito recati verso piazza Tiam Anmen. L'impatto è stato decisamente forte: sono davvero delle formiche questi simpatici cinesi. Sin dall'inizio, non siamo certo passati inosservati, complice la nostra "divisa sponsorizzata" e le nostre caratteristiche fisiche non proprio orientali. Ma è grazie a questa nostra diversità che siamo riusciti ad attirare l'attenzione e la simpatia dei giovani (gli unici che parlano un minimo di inglese), che in più di un'occasione ci hanno dato delle preziose "dritte".
Abbiamo dato un'occhiata a piazza Tiam Anmen, che peraltro è davvero immensa. Ci hanno poi fermato degli studenti incuriositi invitandoci a visitare la loro università. Questi studenti erano degli artisti che avevano una sorta di galleria espositiva delle loro opere. Davvero carine e soprattutto molto gentili loro che ci hanno offerto un piccolo regalino che noi abbiamo ricambiato donandogli una delle nostre t-shirt. Ci siamo poi recati verso la città proibita che però oggi era chiusa per l'ultimo giorno di festa nazionale. Siamo allora andati a visitare il Tempio dell'imperatore che è giusto lì a fianco. Appena usciti siamo stati nuovamente fermati da tre ragazze cinesi, che ci hanno proposto di andare a cena con loro. Ovviamente abbiamo accettato perchè ci avevano promesso di farci mangiare la famosissima anatra alla pechinese. Tutto molto buono, dall'anatra alle salsine varie che facevano da contorno: forse lasciava a desiderare il brodino finale che ci hanno proposto alla fine, fatto con le ossa dell'anatra che avevamo appena mangiato. Nota dolente il prezzo, un totale di 48,00 euro (però abbiamo anche pagato la cena alle 3 cinesi), una vera"ladrata" se si considera che il giorno prima avevamo cenato in tre persone con soli 6,00 euro. Appena usciti dal ristorante siamo rientrati in una particolarissima sala da te. Suggestiva senza dubbio, soprattutto la cerimonia del te, fatta di una gestualità ritmica e diversificata a seconda del tipo di te ordinato. Noi ne abbiamo provati tre. Il te era buono, un po' diverso dal nostro, servito in delle piccole tazzine, che venivano continuamente riempite dalla signorina che faceva la cerimonia dal te. E quando dico continuamente intendo davvero continuamente! Non si faceva tempo a terminare che la tazzina era nuovamente piena...
Anche questa volta nota dolente il prezzo: è vero che abbiamo bevuto una "riga" di te, ma alla fine abbiamo speso la bellezza di 18,00 euro in 6 persone.
Un po' preoccupati per tutto quello che avevamo speso in sole tre ore e considerando l'orario abbiamo ben pensato di prendere il taxi per andare verso il nostro hotel.
Vorrei aprire una parentesi a proposito dell'albergo: appena arrivati in preda alla disperazione siamo finiti in un hotel a 4 stelle che ci ha chiesto la bellezza di 136,00 euro per notte. Grazie al cielo siamo riusciti a contattare un nostro contatto italiano, Luca Gagno che ci ha "salvato la vita". Ci ha detto che quello era un prezzo assurdo e ci ha dato l'indirizzo del nostro attuale hotel, sempre un 4 stelle, in cui però paghiamo solo 35,00 euro a notte compresa la prima colazione.
Comunque una prima giornata all'altezza di ogni aspettativa, ed a parta una o due "bidonate" questa Cina si è presentata con un eccezionale biglietto da visita!
Super!
Quarto giorno in Cina
sabato 9 ottobre 2004
Quarto giorno in Cina; cominciamo a farci un'idea della città e di come funziona tutto quello che ci ruota attorno. Ieri mattina abbiamo potuto visitare la famosa città proibita (costo ingresso 6 euro a persona), visto che il giorno prima era chiusa per la festa nazionale. La prima cosa che appare evidente è la sua maestosità; una città all'interno di un'altra. Questa antica residenza imperiale si estende per ben 720000 mq fatti di templi e giardini circostanti. Ci abbiamo impiegato la bellezza di cinque ore per poterla visitare. Alla fin non contenti siamo andati anche nel parco antistante caratterizzato da un tempio situato nella sommità di una collina. Questa è stata davvero la mazzata finale, una incredibile serie di scalini che ci hanno portato al super tempio. In esso era racchiuso uno splendido Buddha che abbiamo fotografato accidentalmente anche se non si poteva. Oggi abbiamo avuto la fortuna di trascorrere la giornata con il nostro super amicissimo luca (quello che ci ha salvato la vita appena arrivati). Prima di tutto siamo andati a cambiare i soldi, visto che avevamo esaurito le risorse. Poi abbiamo preso la metro e Luca ci ha portato a visitare la parte vecchia di Pechino: abbiamo visitato la Torre della Campana e la Torre del Tamburo. In questa ultima siamo anche saliti fin su in cima pensando di poter godere di un'ottima visuale della città... e invece! Come al solito la fisiologica nebbiolina (molto probabilmente smog). Siamo poi entrati nei caratteristici hu-ton (non so se si scrive così, e non so nemmeno se si pronuncia esattamente così), degli casette basse, a forma quadrangolare con un giardinetto interno e di dimensioni ridotte. Decisamente destinati ad una popolazione con limitate risorse economiche, anche se a dire il vero, ci spiegava il buon Luca, che ora va di moda il restauro di questa forma abitativa, raggiungendo prezzi esorbitanti, proibitivi anche per la maggior parte di noi occidentali. Ultima destinazione dell'escursione diurna è stato un tipico mercato di Pechino: incredibile! Anzitutto eravamo gli unici stranieri all'interno del mercato; ma le cose che si vendevano erano ancora più strane: sembrava una di quelle tipiche manifestazioni trevisane, nota ai più come "fiera dei osei", solo che si vendevano grilli di tutti i tipi e le dimensioni, uccelli al guinzaglio, serpenti secchi, tartarughe vendute a sacchi come le cozze (no ragazze!) ovviamente ad uso culinario. C'erano un sacco di pesci, davvero stranissimi, tra i quali abbiamo potuto ammirare anche la rarissima carpa d'orata, da sempre inutilmente inseguita da Sampei Nihira. La serata ha confermato le nostre positive impressioni sulla cucina cinese. Ci piacerebbe poter dire cosa abbiamo mangiato, ma ovviamente non sappiamo i nomi delle pietanze. C'erano delle sottilissime patatine fritte, ovviamente speziate al punto giusto, del vitello al pepe e cipolla, maiale con erba cipollina e una salsina strana, del capusso (cavolo cappuccio) con del tofu e dell'immancabile riso. Ancora un grazie all'amico Luca che ci ha suggerito i piatti da prendere!
Prezzo totale della cena per quattro persone (e abbiamo mangiato oltre che bene anche tanto!) meno di 10 euro.
Siamo andati poi a vedere il centro in una via dello shopping nei pressi di Tian Anmen, completamente pedonale e illuminata a festa! Siamo entrati in un centro commerciale e ci siamo presi un succosissimo gelato (non proprio come il nostro ma sicuramente molto buono).
Super!
La Grande Muraglia Cinese
domenica 10 ottobre 2004
Oggi è stata la giornata della Grande Muraglia Cinese. Già ieri grazie al solito e insostituibile Luca siamo riusciti ad agganciare un taxista con cui abbiamo concordato il prezzo (40 euro) per portarci a SimaTai, uno dei migliori posti attorno a Beijing per poter ammirare la Muraglia. La giornata è iniziata con una sveglia a dir poco proibitiva (considerando che domenica è sempre domenica). 7:30 tutti in piedi tranne uno: IL SOLITO OMENONE, colui che la sera ha il coraggio di farci la morale sull'orario quando è il primo a non rispettarlo. Partiti dall'albergo alle 8:50 siamo arrivati a destinazione alle 11:16, un tempo di percorrenza molto inferiore al normale grazie al pazzo scatenato del taxista che in più di un'occasione ha rischiato un botto clamoroso. In compenso abbiamo dormito per quasi tutto il tragitto ignari del pericolo a cui stavamo andando incontro.
Arrivati a Simatai il prezzo d'ingresso a persona è stato di 3 euro ma non è tutto per agevolare la nostra non semplice ascesa abbiamo optato per una seggiovia (3 euro a persona) tutto sommato accettabile ed allietata da musiche locali. Scesi dalla seggiovia ci si è presentata davanti una salita abbastanza impegnativa, in 20 minuti la prima meta è stata raggiunta: una delle dodici torri visitabili si elevava sopra di noi. Immancabili i venditori del posto che ci proponevano i più svariati souvenir.
A dire il vero le condizioni della muraglia non sono propriamente ottime ma la fatica della scalata è stata premiata; abbiamo optato per visitare le torri che andavano dalla numero 7 fino alla numero 12 e siamo poi scesi dalla 12 percorrendo la strada inversa fino alla numero 1. Ciò che appare più evidente e che ci ha lasciato balbi è l'immensità dell'opera (come un po' tutti i monumenti finora ammirati) ma soprattutto il luogo in cui è costruita, lungo tutta la cresta della montagna. Il paesaggio sarebbe davvero molto suggestivo di per se, peccato per la persistente ed immancabile (anche in montagna) nebbiolina. Decisione, che alla fine si è rivelata non troppo dolorosa è stata quella di ritornare dal taxista pazzo a piedi, risparmiando i preziosi yuan della seggiovia. La corsa del ritorno è stata copia incolla quella dell'andata se possibile ancora più pittoresca: un frontale con un camion magicamente evitato, un piratesco testa a testa con un autobus ed infine uno sventato tamponamento a 30 metri dal nostro hotel.
Il tempo di lavarci e sistemare due cosine e siamo andati a cena... come consigliatoci da luca abbiamo provato il ristorante el nostro albergo. Quasi nessuno parlava inglese e dunque ci siamo affidati unicamente alle immagini del munù per scegliere le pietanze.... Una cosa è certa, il gusto non corrispondeva all'idea che ci eravamo fatti guardando le figure. Difficile dire con esattezza cosa ci hanno presentato, almeno per 3 piatti su cinque. Risultato: una vera delusione, visto la fame che avevamo e le ottime cene che l'avevano preceduta ci aspettavamo un'altra cenetta con i contro fiocchi... e invece!
Vabbeh, succede, gli inconvenienti di non conoscere la lngua! Per consolarci siamo tornati in camera e abbiamo aperto un incredibile pompelmo dalle dimensioni esagerate (una palla da bowling) che ci ha salvato la serata.
Alla fine tutto bene, siamo ancora vivi!!!