Xi'an e dintorni

località: xi'an
regione: shaanxi
stato: cina (cn)

Data inizio viaggio: mercoledì 13 ottobre 2004
Data fine viaggio: venerdì 15 ottobre 2004


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Xi'An

mercoledì 13 ottobre 2004

È da un po' che non aggiorniamo il nostro diario di bordo... ma non preoccupatevi stiamo lavorando per voi! Ciò che ci ha impedito di scrivere è il lungo viaggio che abbiamo affrontato da Pechino Cina: Xi'an.

Ci eravamo lasciati alla Grande Muraglia... il giorno dopo (11/10/2004) è stata la volta del Palazzo d'estate, la residenza estiva dell'imperatore. Sviluppata attorno ad un grande lago, ricca di bellissimi giardini e di templi minori. Ovviamente enorme, tanto che ci abbiamo impiegato più di mezza giornata per visitarla. Alla sera siamo usciti con il buon Luca che ci ha proposto la solita cenetta coi fiocchi.

La mattina seguente l'abbiamo impiegata per una rapida visita ad una mostra sui futuri sviluppi urbanistici della città di Pechino... incredibile quello che stanno progettando per le prossime olimpiadi del 2008. Una mostra molto interessante, peccato per la lingua che non ci ha permesso di comprenderla fino in fondo!

Nel pomeriggio ci siamo fatti portare alla stazione ovest di Pechino per prendere il treno (costo biglietto 28,5 euro). Più che una stazione dava l'idea di essere in un aeroporto, strade che si intrecciavano, controlli rigorosi all'ingresso (metal detector) e sala d'attesa stracolma di gente. Finalmente saliti in treno ci siamo accomodati sulle cuccette, unico posto in cui ci si poteva sedere. Abbiamo diviso i letti disponibili con una simpatica famiglia cinese e nonostante l'ostacolo della lingua ci siamo intesi direi alla perfezione. Durata complessiva del viaggio 13 ore per la bellezza di 900 Km non certo un fulmine.

Nuova città stesse sensazioni, iniziale senso di smarrimento immediatamente placato dalla presenza del nostro nuovo amico Lee (come la nota marca di jeans). Incredibile parla l'inglese. Ci aspettava impazientemente con il classico biglietto di benvenuto recante i nostri cognomi, e la sua presenza lì era il risultato della collaborazione esistente tra la provincia dello Shaanxi e quella Trevigiana. Dopo la sistemazione in albergo, grazie al "carissimo" furgoncino modello figli dei fiori e abilmente condotto dal sosia di Charles Bronson, ci siamo mossi alla scoperta della città visitando la Pagoda, il museo storico e l'interessantissimo quartiere islamico. Alle 16 appuntamento informale con Mr. Wang e la signora Lei ChengAi per un simpatico scambio di gagliardetti e informazioni relative alla sitazione attuale della provincia cinese e all'interesse nel continuare il rapporto iniziato nel lontano 1987 con Treviso. Alla sera cena istituzionale in classico stile cinese. Piatti tipici e quantità industriali, difficile dire di cosa si trattava neanche loro lo sapevano; in particolare abbiamo provato pelle di pesce, fiori di mari immersi in una condensa di dolce a base di pomodoro, una zuppa densissima di cui loro andavano ghiotti e che a noi risultava immangiabile, un liquore di riso che ti stendeva solamente solo ad annusarlo and much more. La fortuna è che la vasta gamma di pietanze ci ha permesso di trovare qualcosa di nostro gradimento; nota finale ma non trascurabile il tutto gentilmente offerto dalla provincia dello Shaanxi.

Veniamo finalmente alla giornata odierna dedicata integralmente programmata fino nei minimi dettagli dal signor Wang cha aveva accuratamente istruito il nostro autista personale, il giustiziere della notte Charles. Ci aspettava nel furgoncino alle 9 per portarci all'esercito di terracotta e noi da buoni italiani ci siamo presentati lì puntualmente alle 9.52 e poi ci lamentiamo. Prima tappa: i bagni termali dell'imperatore il problema è che non facevano parte delle nostre richieste (4 euro a persona stii cazzi!!!!) Può sembrare poco ma nelle lotta alla sopravvivenza che stiamo combattendo sono fondamentali. Seconda tappa: esaudita la nostra richiesta l'esercito di terra cotta. Ingresso proibitivo (9 euro a persona) prezzo finora mai pagato per nessun monumento. Opera comunque maestosa ma le nostre aspettative paragonate al costo d'ingresso non sono state completamente soddisfatte.

Il buon vecchio Charles ci ha condotti in un tipico ristorante locale (terrorizzati dall'aspetto elegante e quindi dalla possibile mazzata) dove abbiamo potuto degustare (termine suggerito dall'Andrea) pietanze che dovevano essere cucinate da noi stessi su un apposito fornelletto contenente una salsa più o meno piccante. Buonissimo!!!