Hanoi e la baia di Ha Long
località: hanoi, baia di ha long
stato: vietnam (vn)
Data inizio viaggio:
domenica 7 novembre 2004
Data fine viaggio:
giovedì 11 novembre 2004
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Hanoi
domenica 7 novembre 2004
Nuova settimana, nuovo stato, il 07/11/2004 siamo sbarcati in Vietnam. All'aeroporto ci ha accolto un caldo umido e appiccicaticcio, troppo bello! Era ora di mettere la felpa nel fondo dello zaino.
La nostra idea era quella di passare la prima notte in aeroporto, visto che siamo arrivati intorno alle 23:00; idea che è subito svanita causa polizia aeroportuale che ci ha comunicato che a mezza notte l'aeroporto chiudeva. Abbiamo allora posto la nostra fiducia su un giovane rampante tassista fasullo che sin da subito ci ha abbordato e non ci mollava più. Alla fine la scelta è stata obbligata, abbiamo concordato un prezzo di 6 dollari per arrivare fino al centro di Hanoi (35 km). Il nostro amico tassista ci ha anche procurato l'albergo ad un prezzo più che ragionevole: 8 euro per una stanza da tre persone, compresa la prima colazione, migliaia di simpatiche formichine rosse iperattive che affollavano il bagno e dietro alla credenza un simpatico jeco (probabilmente non si scrive così, comunque trattasi di quella specie di lucertolina con le zampine a ventosa). Nonostante i nostri inquilini non paganti la sistemazione si è rivelata adeguata alle nostre esigenze.
Giorno successivo dedicato alla visita della città: sorprendente, spaventosamente frenetica, con milioni di motorini impazziti che riempiono le strade (incredibile quanti sono, ovunque!) e che strombazzano apparentemente anche senza motivo. Difficile spiegare a parole la situazione che ci siamo trovati davanti: una cosa è certa, una città completamente diversa da quelle visitate fino ad ora, con delle case per lo più mal messe, con sistemi di scolo a cielo aperto, con ristorantini accampati nei marciapiedi: la sensazione è di trovarsi decisamente in un paese in via di sviluppo. Ma da vedere, vedere, vedere!!!! E se non lo avete capito vedere!
In tarda mattinata abbiamo dato un'occhiatina all'immancabile pagoda, ed il resto della giornata lo abbiamo dedicato a visitare i classici quartieri cittadini, fatti di mercatini e di negozietti di qualsiasi genere. Tornati in albergo non troppo tardi, abbiamo organizzato insieme a Bho ( il proprietario dell'hotel) l'escursione di tre giorni nella baia di Halong ed abbiamo anche acquistato il biglietto del bus che ci porterà a percorrere tutto il Vietnam, fino ad Ho Chi Minh.
Baia di Halong
giovedì 11 novembre 2004
Svegliatici ovviamente di buon'ora (sette del mattino) e iniziata la nostra escursione alla baia di Halong. Il pulmino ci ha recuperato fuori l'hotel insieme ad altri 13 concorrenti: australiani, spagnoli e due coppie di Singapore. Compresa nel servizio una guida di nome Moon, simpatica e con una fervida fantasia; da buona intrattenitrice ci invitava a intonare delle canzoncine per rallegrare il nostro percorso: che palle!!!
Per raggiungere il porto di Halong City abbiamo potuto ammirare i classici scenari su questo paese suggeritaci dagli innumerevoli film (vedi Platoon, Apocalypse Now e chi più ce ne ha più ce ne metta). Bananeti e piantagioni di riso a perdita d'occhio dove infaticabili lavoratori, assistiti da giganteschi buoi altrettanto dediti al loro mestiere si muovevano immersi nella palude per recuperare il raccolto. Dopo tre ore di pulmino al porto ci aspettava il nostro veliero (una caratteristica caravella a motore dotata di testa di dragone a prua e un vecchio motore puzzolente a poppa) per la visita alla baia. Dopo le operazioni di imbarco abbiamo fatto rotta verso le tremila isolette che compongono l'omonima baia. Lo scenario non ha deluso le aspettative, da un mare calmo e piatto spuntano magicamente queste immense formazioni rocciose coperte da una lussureggiante vegetazione per la quasi totalità disabitate. Meglio di un film... Consumato il nostro primo pasto a bordo abbiamo fatto visita ad una grotta che secondo Moon (la nostra guida) doveva essere intatta e selvaggia e invece ai nostri occhi si è rivelata la prima e per fortuna unica delusione. Il soffitto sembrava essere il risultato di un mediocre lavoro di spatola e cemento, innumerevoli luci artificiali più adatte ad un pub che ad una grotta in mezzo al mare ed infine rocce a cui Moon cercava disperatamente di trovarci una forma di animale (chissà poi perché???).
Lasciata la grotta ci siamo spostati in un tranquillo angolo di baia, una cartolina da quanto bello era, dove abbiamo potuto sguazzare e rinfrescare le nostre stanche membra. Cena consumata a metà pomeriggio e seratina trascorsa ad ammirare le stelle nella totale oscurità offertaci dallo scenario naturale, in compagnia di Jose un chimico portoricano e giramondo come noi.
Il tempo di due chiacchere e poi tutti sotto coperta... ovviamente la nostra camera era sistemata proprio sopra il motore, talmente vicino che era compresa nel prezzo l'effetto vibracall.
Il giorno seguente, svegliatici alle sei ci siamo diretti immediatamente verso l'isola di Cat ba (la più grande della baia). Check-in in albergo ed escursione al parco naturale dell'isola consistente in due buone orette di trekking necessarie per raggiungere la vetta della montagna. Pomeriggio libero e da noi accuratamente riservato a spiaggia e mare, anche se di non altissimo livello ma che ci hanno dato un aperitivo di quello che sarà il nostro futuro.
Giorno seguente dedicato al ritorno ad Hanoi, prima con la barca e in secondo con il consueto pulmino. Arrivati a destinazione ci rimaneva il tempo per una rilassante doccia, la preparazione degli zaini e nuovo imbarco alla vista di Huè, ovvero quattordici ore filate di bus... da morire matti!!!