Kyoto e dintorni
località: kyoto
regione: kansai
stato: giappone (jp)
Data inizio viaggio:
lunedì 25 ottobre 2004
Data fine viaggio:
mercoledì 27 ottobre 2004
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martedì 26 ottobre 2004
E'iniziata una nuova settimana in Giappone e noi abbiamo incontrato un'altra amica di stanza a Kyoto: si tratta di Ryoko. Lunedì mattina ci ha aspettato alla stazione del treno con altri giovani amici dedicandoci l'intera giornata e facendo sega all'università. La visita comprendeva nella mattinata due templi ovvero quello d'oro e quello d'argento; la maggior differenza da noi riscontrata tra questi sta nel fatto che mentre quello d'oro ti lascia stupefatto per la bellezza del tempio stesso, completamente placato d'oro. Per quel che riguarda quello d'argento la nostra attenzione è stata catturata dalla particolarità del giardino, ovviamente curato nei minimi particolari: i lavori di mantenimento non sono mai finiti, ci sono un sacco di giardinieri che si occupano di mantenere in perfette condizioni il manto erboso e tutto il resto in maniera quasi maniacale (scopavano il manto erboso quasi fosse il pavimento di casa e toglievano le foglie cadute una ad una). Nel pomeriggio abbiamo allargato le nostre conoscenze giapponesi: Ryoko ci ha presentato alcuni compagni universitari e con loro abbiamo trascorso l'intero pomeriggio in giro per Kyoto.
In classico stile giapponese hanno insistito per farci entrare in un amusement park, una sorta di sala giochi distribuita su più piani. Uno di questi era completamente dedicato ad una delle più amate diavolerie dei giovani giapponesini... si tratta di una specie di macchinario per foto tessere, solo che è possibile personalizzarle in mille modi, con gli sfondi e le scritte più disparate.
Il giorno seguente, sempre sotto il vigile sguardo di Ryoko, abbiamo fatto una "capatina" all'univesità locale... ci hanno infatti invitato al corso di italiano per giapponesi. In verità si trattava di un corso dedicato anche ai dialetti italiani, e noi abbiamo tenuto una lezione sul dialetto trevigiano. Ci ha colpito l'informalità della lezione, un clima decisamente rilassato e sereno, tanto è vero che alla fine della lezione il docente è venuto a pranzo con noi. Alla fine del pranzo accademico, colpiti di sorpresa mentre sorseggiavamo un caffè pseudo italiano, abbiamo sentito alle nostre spalle voci italiane. Ebbene a nostra sorpresa è spuntata Simona, una ragazz di Frosinone che si trova all'università di Kyoto per studiare giapponese per un intero anno. Me cojoni, come direbbe Simona. Ci ha fatto piacere fare la sua conoscenza e di sentire un po' di dialetto ciociaro... e ce ne ha fatto sentire pure parecchio visto che non smetteva un attimo di parlare... che cojoni... stamo a scherzà bella, in realtà ci ha fatto un sacco piacere conoscerla. Nel pomeriggio l'ennesimo tempio: kiyozumi Temple. La particolarità di questa costruzione consiste nel fatto che è stata eretta su delle palafitte, ma soprattutto rappresenta l'integrazione tra due diverse religioni, quella buddista e quella scintoista. In serata, per il piacere dei nostri lettori, abbiamo abbandonato i soliti ristoranti, perché Masaki ('o professò) ci ha invitato a cena a casa dei suoi. La sua mamma ha preparato un classico: riso al curry graduazione tre (infatti si può scegliere quanto piccante lo si desidera, in una scala che va dall'uno al trenta).