Bangkok - diario di viaggio - 2a parte

stato: tailandia (th)

Data inizio viaggio: lunedì 20 dicembre 2004
Data fine viaggio: mercoledì 22 dicembre 2004

Bangkok - diario di viaggio thailandia - 2a parte

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Di nuovo Bangkok

lunedì 20 dicembre 2004

Finiti i nostri tre giorni di trekking, abbiamo ripigliato il treno per la capitale. Ci eravamo concessi altri tre giorni in città prima di raggiungere le spiagge di Kho Pha-ngan. Il solito treno notturno è arrivato a Bangkok di buonora, pure troppo... alle sei del mattino eravamo già in marcia, zaini in spalla per raggiungere il super mega hotel prenotato precedentemente insieme all'intero pacchetto per Chiang Mai. L'hotel si trovava in zona China Town, un quartiere per noi inesplorato.
Dopo un'abbondante colazione buffet (abbiamo mangiato l'impossibile, da vergogna!) ci siamo concessi un pennichella ristoratrice per poi dirigersi di buona lena al Gran Palace, uno di quei luoghi che bisogna visitare quando si viene a Bangkok. L'edificio, o meglio, gli edifici sono davvero grandi, non a caso imperiali. Tutto è rivestito da una patina d'orata, che lo rende super sbrilluccicante... certo nel costruirlo non hanno badato a spese!
Tornati in hotel, avevamo preso appuntamento con Sergio Segato, un italiano che da circa quindici anni si è trasferito nel Sud est asiatico. Sergio rientrava tra quei contatti acquisiti prima della partenza, ed eravamo davvero curiosi di incontrarlo per ascoltare la sua esperienza. È stato un incontro molto interessante, che ci ha offerto parecchi spunti e dato delle preziose dritte su Bangkok. Insieme a lui, dopo una cenetta che ci ha gentilmente offerto, siamo andati a visitare uno dei più bei templi di Bangkok, che sebbene fosse sera inoltrata, era illuminato a giorno: trattasi del Wat Arun, un tempio che sorge in riva al fiume che attraversa la capitale, il Chao Phraya e che così illuminato faceva davvero la sua porca figura. Proprio ai piedi del Wat Arun abbiamo salutato il buon Sergio e siamo andati a visitare un altro quartiere "caratteristico", Pat Pong. Non ci vogliamo soffermare sulla descrizione di questo vivace ed insolito quartiere, perché rischierebbe di diventare imbarazzante, però mi raccomando, se passate di qui fateci un salto! Divertente!

martedì 21 dicembre 2004

La mattina seguente, muniti addirittura di macchina privata e autista, ci siamo fatti scorazzare sino ad Ayuttaya, l'antica capitale del regno, per ammirarne le rovine. Trattasi di uno scenario già visto a Ankgor, in Cambogia, anche se di dimensioni più modeste. Sarà forse perché non si trattava esattamente di qualcosa di nuovo, ma la visita non è stata superlativa, anche se comunque, soprattutto per alcuni tempi, merita sicuramente di essere visitata, vista la non proibitiva distanza da Bangkok.
Ritornati nel tardo pomeriggio, ci siamo preparati all'ultima serata nella capitale, scegliendo la classica Khao San Road, dove abbiamo cenato trascorsa la nottata in discoteca (fino all'una del mattino, orario di chiusura per tutti i locali "puliti" a Bangkok).

mercoledì 22 dicembre 2004

La mattina seguente, ultimo giorno in città, lo abbiamo speso per la visita di un altro maestoso tempio, a detta di Sergio il più bello di Bangkok, famoso anche per la scuola di massaggi di cui abbiamo approfittato. Trattasi del Wat Po, noto soprattutto per il colossale Buddha disteso dalle dimensioni esagerate! Gigante!
Recuperati i nostri bagagli ci siamo recati nuovamente in stazione dei treni per partire questa volta verso il sud, più precisamente per Surat Thani, porto d'attracco per il traghetto che ci avrebbe condotti a Kho Pha-ngan.
Arrivati alle 4:45 del mattino a Surat Thani, ci aspettava l'ultima fatica prima delle meritate vacanze natalizie. Dovevamo prima risolvere un problemino burocratico: il rinnovo del visto per la Thailandia. Il modo più rapido ed indolore (o quasi) era quello di trasvolare il sottile lembo di terra thailandese che divide la costa ovest da quella est, per poi prendere un battello che ci portasse fino in Myanmar. Per farla breve, evitando ulteriori dettagli geografici, siamo sopravissuti alla scatenata guida del nostro autista, siamo entrati in Myanmar per circa venti minuti, per poi riuscirne con il passaporto arricchito di un altro timbro; procedura che ci ha concesso di ottenere un nuovo visto mensile per la Thailandia... assurdo ma tremendamente vero e necessario!
Ritornati di nuovo a Surat Thani con il solito autista pazzo scatenato, ci siamo finalmente imbarcati per Kho Pha-ngan. Finalmente!!!