Melbourne - diario di viaggio

località: melbourne
regione: new south wales
stato: australia (au)

Data inizio viaggio: giovedì 3 febbraio 2005
Data fine viaggio: lunedì 7 febbraio 2005

Melbourne - diario di viaggio Australia

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giovedì 3 febbraio 2005

Prima di lasciare Brisbane abbiamo fatto un piccolo programma di viaggio per capire come gestire la nostra permanenza in Australia: non è stato facile, soprattutto a causa del maledetto denaro. La nostra idea iniziale era grandiosa, da veri avventurieri avevamo previsto un cerchio completo l'ungo tutto il perimetro costiero dell'Australia, con una puntatina pure nel deserto, ad Alice Spings e la magica Uluru... è stata solo un'utopia. Il solo costo del biglietto per il bus si aggira intorno ai 1200 dollari australiani a persona... ma stiamo scherzando!!! Decisamente al di fuori della nostra portata. La soluzione meno dolorosa è stata quella di prendere un volo fino a Melbourne e risalire la costa in bus fino a Brisbane, precisamente fino a Frasier Island.

E così eccoci a Melbourne, seconda città del nostro percorso, nuovamente accolti dal freddo; e questa volta era davvero freddo: il termometro segnava 14 °C. In effetti una spiegazione c'era... come da tradizione eravamo stati preceduti da un evento climatologico avverso: un'inondazione che ha sommerso la città e le sue zone limitrofe, scoperchiando tetti e sradicando alberi.

Nonostante ciò, ci siamo fatti forza e cominciato la ricerca di un letto dove dormire. La cosa si è rivelata al quanto complicata: non c'era un buco libero e per non passare la notte in aeroporto abbiamo deciso di affidarci alla saggezza di un simpatico taxista che per la cifra assurda di 42 dollari ci ha accompagnato in un dormitorio: sistemazione provvisoria in vista del trasloco al Nomad Inn un altro ostello, l'unico che ci fornito una stanza ad un prezzo più che ragionevole, ma solo a partire dalla notte successiva al nostro sbarco.

venerdì 4 febbraio 2005

Dunque, l'indomani mattina, una sveglia al canto del gallo, per sbrigare la formalità del check-out e a piedi abbiamo raggiunto la nostra definitiva sistemazione. Da lì non abbiamo perso un minuto e ci siamo messi in marcia per il centro cittadino accompagnati da un tempo inclemente. Anche in questo caso non ci è voluto molto per impossessarci della città: è sicuramente più grande di Brisbane, ma presenta un reticolato urbano semplice e schematico, facile da memorizzare. Ci siamo immersi nei grandi grattaceli del centro, e nei suoi mall (una sorta di strade chiuse al traffico automobilistico, in cui si sviluppa la vita commerciale della città), affascinati dalla vitalità di questa città. Da classici turisti abbiamo approfittato del tram gratuito che ci ha permesso di fare l'intero giro del centro e di acquisire un primo colpo d'occhio dei luoghi da visitare. Tornati a casa abbiamo messo in pratica le nostre abilità culinarie sfruttando l'immancabile cucina presente in ostello; siamo saliti in camera abbastanza presto e ci siamo goduti una salutare serata davanti ala magica scatola... ebbene si avevamo la televisione in camera.

sabato 5 febbraio 2005

La mattina seguente dopo la colazione ci siamo mossi verso Federation Square la principale piazza cittadina addobbata in stile art decò, per dirigerci poi a visitare il Parlamento dove stavano celebrando matrimoni a go-go. La successiva tappa prevedeva la visita alla cattedrale di Melbourne: St Patrick Cathedral una maestosa costruzione in stile gotico.

Ma la "mission impossibile" che ci eravamo prefissi per la giornata era ben altra: il nostro taglia capelli stava tirando le cuoia e con lui anche i nostri poveri capelli. Non era più un taglia capelli ma uno strappa capelli. Ormai da settimane nelle nostre teste erano chiare le tracce di questo mal funzionamento, chiazze di pelle bianca spuntavano tra folti capelli neri: diavolo di un taglia capelli!!! L'impresa cha ai più potrebbe sembrare facile si è rivelata titanica tanto è vero che abbiamo dovuto rinunciare, rinviando il tutto ad un prossimo futuro.

domenica 6 febbraio 2005

Il giorno seguente, sotto un cielo particolarmente cupo e minaccioso ci siamo dedicati alla visita dei docklands, i vecchi quartieri portuali della città parzialmente trasformati in zona residenziale e ricreativa: niente di speciale anche perché sono ancora in fase di sistemazione.

Non poteva mancare una capatina alla spiaggia di St Kilta, una delle più rinomate di Melbourne. Ad una prima occhiata i prati ben rasati le palme da cocco e il verde lussureggiante offrivano un'immagine sicuramente positiva del quartiere, anche se una volta raggiunto il mare, siamo rimasti delusi dal suo colore rossastro e dalle spiagge piene di ogni tipologia di alga. Comunque sia, ci abbiamo speso la mattinata a passeggiata nel suo molo e nella promenade, tra un sacco di gente che si godeva il caldo sole estivo, che finalmente si era degnato di fare il suo lavoro.

Di nuovo nel tram con direzione Melbourne park, uno degli impianti che caratterizzano l'aspetto sportivo della città, visto che proprio qui si erano appena conclusi gli Australian Open: uno dei quattro maggiori tornei di tennis del mondo. È poi seguita una salutare passeggiata nel parco circostante dove abbiamo avuto un incontro ravvicinato con un volatile meglio conosciuto come cacatua.

lunedì 7 febbraio 2005

L'ultima giornata a Melbourne è stata caratterizzata dall'incontro con i nostri storici compagni di avventura Brian e Laura, i due giovani scozzesi conosciuti in Vietnam di cui ormai sapete già tutto; questa volta la loro permanenza in Australia si prolungherà per un anno intero che spenderanno da ottimi tirocinanti negli ospedali locali.

In serata preparate le valige e scortati gentilmente da Brian abbiamo raggiunto la stazione dei bus per proseguire il viaggio, rigorosamente notturno, verso la capitale: Canberra.