Osaka, Shiga e dintorni
località: osaka, shiga
regione: kansai
stato: giappone (jp)
Data inizio viaggio:
giovedì 21 ottobre 2004
Data fine viaggio:
martedì 2 novembre 2004
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primi giorni in Giappone
domenica 24 ottobre 2004
Dopo un super viaggio in aereo di qualche ora, il 21/10/2004 siamo giunti ad Osaka. Accolti in aeroporto da Masaki, un nostro amico giapponese, che ci ha portato a casa sua. Il viaggio è stato abbastanza lungo, anche perché l'aeroporto di Osaka è costruito in un'isola artificiale a qualche km dalla costa che sommato alla "sconfortante" viabilità (un semaforo ogni 100 metri) ha reso il viaggio più lungo di ogni aspettativa (in un'ora non si riesce a fare più di 40 km!). Siamo andati a cenare tutti insieme anche con un altro amico giapponese, Abecian (il SOLE) in un classica trattoria.
La giornata del 22/10/2004 è stata dedicata all'ultimo dei vaccini che ci hanno consigliato per il nostro viaggio... abbiamo aspettato di arrivare in Giappone perché qui il costo era decisamente inferiore all'Italia. In compenso abbiamo fatto un'abbondante colazione che ci è costata quanto mezza settimana in Cina!
Direttici poi verso il centro di Kyoto abbiamo assistito ad una parata storica... una sorta di rivisitazione in costume dei periodi storici che hanno caratterizzato il Giappone dal periodo Heian al periodo Meji. Si tratta di una delle feste più importanti che si tengono durante l'anno... in effetti erano tutti impegnati, compresi vecchietti e bambini, a non deludere le aspettative della numerosa folla che li stava a vedere.
In serata siamo andati a visitare il tempio di Kodaij, completamente illuminato con degli effetti luci in tutto l'immenso giardino... super!
Ma la cosa più sorprendente di tutta la giornata è arrivata alla sera; abbiamo provato l'onsen. Definirla un centro benessere è sicuramente riduttivo, ma il risultato più o meno è quello. Certo per un giapponese non si tratta di vanità, ma piuttosto di cultura del proprio corpo, una tradizione centenaria legata allo shintoismo.
Il procedimento per accedere all'interno dell'onsen è del tutto particolare: prima di tutto, come rituale giapponese insegna, ci si toglie le scarpe; in secondo luogo ci si denuda completamente (come mamma ci ha fatto) e si accede in una stanza preliminare riservata alla pulizia del proprio corpo. Solo una volta ripuliti per benino, si può accedere al cuore della struttura, fatto di un sacco di vasche ognuna delle quali con diverse temperature e colori, saune e chi più ne ha più ne metta.
Il 23/10/2004 è stato dedicato alla famiglia di Masaki ed in particolare al suo figlioletto Luca... nome italiano non a caso; da parte nostra si è trattato di un tentativo di globalizzazione familiare finalizzata ad approfondire come si comportano in famiglia sti giapponesi!!!
La domenica da buoni italiani, privati del meraviglioso spettacolo offertoci dal gioco del calcio (ovvero dalla meravigliosa e più che mai amata FC Internazionale) l'abbiamo sostituito una manifestazione (Ciao Italia) dedicata alle automobili italiane organizzata con il sostegno del Consolato Italiano. Un'esposizione dedicata a tutti i più noti e invidiati marchi automobilistici made in Italy (Ferrari e Alfa Romeo), che sfrecciavano nell'autodromo per poi essere messi a disposizione del numeroso pubblico che poteva ammirare questi gioielli dello stile e del design de noialtri!!!!
Se non ve lo siete ancora ficcato nella zucca sti giapponesi sono matti per tutto ciò che proviene dalla nostra BELLA ITALIA!!!!! ME COJONI!!!! (espressione a noi suggerita da una ragazza de Frosinone che studia qui in Giappone).
martedì 2 novembre 2004
Ieri, ultimo giorno con 'o professò, dedicato alla visita del city center di Osaka. Essendo lunedì mattina la città sembrava parzialmente addormentata, non certo frenetica; la nostra visita si è concentrata principalmente nella via pedonale dedicata allo shopping e in quella riservata alle diavolerie tecnologiche. Dopo una lunga passeggiata siamo arrivati al castello di Osaka, che abbiamo ammirato dall'esterno e infine ci siamo diretti nella caratteristica "città sommersa" che si snoda nel sottosuolo della città. Questa visita ci ha mostrato un nuova faccia di Osaka più attiva e vicina allo stereotipo di un Giappone in continuo movimento.
La giornata odierna è stata interamente dedicata al nostro ultimo trasferimento verso Tokyo (durata totale del viaggio 12 ore per risparmiare parecchi Yen) dove ci aspettava Miwako con il maritino Aki e il piccolo Kantaro. Accolti da una sontuosa cena ci siamo finalmente potuti coricare in qualcosa che si poteva definire letto: un tipico futon di qualità sopraffina ed abbiamo potuto recuperare le ore di sonno perse durante la precedente escursione nel sud del Giappone.