Polinesia Francese
località: papeete, moorea, lagunarium
stato: polinesia francese (pf)
Data inizio viaggio:
venerdì 1 aprile 2005
Data fine viaggio:
venerdì 8 aprile 2005
Polinesia francese diario di viaggio: Papeete, Moorea il racconto di viaggio di ritorno al parallelo zero.
Le magnifiche isole e spiagge della Polinesia francese.
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venerdì 1 aprile 2005
Siamo arrivati all'aeroporto di Papeete, la capitale della Polinesia francese, all'una del mattino. Nonostante fossimo arrivati ad un'ora improponibile, questa volta avevamo deciso di non fare nessuna prenotazione e di passare la prima notte nelle "comode" sedie dell'aeroporto. Purtroppo i sedili a disposizione erano quasi tutti occupati e quelli rimanenti erano scassati. Non ci rimaneva altro che gonfiare i nostri materassini e adagiarci sul pavimento.
Ma era il primo di Aprile e qualcosa doveva succedere... prima di addormentarci abbiamo ben pensato di andare a ritirare un po' di soldini dallo sportello automatico. Purtroppo proprio in quel momento si è verificato un calo di corrente, la macchina sputa soldi si è inceppata ed ha ingoiato la nostra carta di credito. Non c'è stato verso di riaverla indietro: l'unica soluzione era quella di aspettare sei o sette ore fino all'apertura dello sportello bancario. Con le pive nel sacco non ci rimaneva che ritirarci nel nostro angolo a sonnecchiare per qualche ora.
sabato 2 aprile 2005
Alle otto del mattino eravamo posizionati di fronte alla banca per reclamare il maltolto. Non è stato facile spiegare quanto ci era successo durante la notte, ma alla fine l'impiegato ci ha assicurato che nel giro di una settimana avremmo riottenuto la nostra carta... una settimana!!! Ma come facevamo a sopravvivere per una settimana senza il becco di un quattrino??? Forse colto da un atto di pietà, ha mobilitato chi di competenza e nel giro di mezz'ora avevamo quanto ci serviva: basta poco, che ce vò!
Risolto il problema ci siamo recati al porto per imbarcarci verso Morea. Ah già, non vi avevamo detto che tra tutte le isolette a disposizione in Polinesia francese la nostra scelta era caduta su Morea, scelta quasi obbligata. Infatti si trova a soli 25 Km di traghetto da Tahiti (l'isola in cui siamo atterrati), ha dei prezzi accessibili anche per gente come noi e soprattutto ha una delle più belle lagune di tutto l'arcipelago. Pensare di andare in altre destinazioni era a dir poco proibitivo, sia per quanto riguarda i costi (molte isole sono raggiungibili solo in aereo) che per quanto concerne la distanza. E così nel giro di mezz'oretta eravamo arrivati nella nostra isola: bisognava risolvere il solito problema di trovare un'abitazione dove trascorrere i prossimi sei giorni. Avevamo letto e riletto le varie possibilità di alloggio che proponevano le varie guide, e alla fine le soluzioni alla nostra portata erano davvero poche. Tre queste abbiamo scelto il campeggio Chez Nelson, che oltre ad offrire la possibilità di montare la tenda, metteva a disposizione dei suoi ospiti anche una serie di piccoli "bungalow a schiera". Basilari, con nulla più di un letto al loro interno e con il bagno in comune, erano situati in un angolo di paradiso, giusto ai piedi di una verdissima montagna e a trenta metri dalla spiaggia... e che volete di più! Se si pensa ai prezzi proibitivi della Polinesia francese potevamo considerarci più che fortunati: abbiamo pagato all'incirca quattordici euro a persona, una cifra quasi irrisoria se la si paragona ai prezzi del resort che confinava con il nostro campeggio: 120 euro a persona che salivano fino a 600 nel resort che sorgeva poco più distante da noi... ci era andata di lusso!
domenica 3 aprile 2005
Anche Morea, come l'isola che avevamo appena lasciato, era di origine vulcanica, ma con delle montagne ancora più irte e ricche di vegetazione. Altra piacevole differenza stava nella laguna, che soprattutto nella zona del nostro campeggio raggiungeva dimensioni molto consistenti. All'interno della laguna erano disseminati alcuni Motu (è così che vengono chiamate le piccole isolette presenti all'interno della laguna) che disegnavano un paesaggio da cartolina. L'acqua era sorprendentemente pulita e trasparente, soprattutto a qualche metro dalla riva assumeva colori e sfumature inverosimili, che spaziavano dall'azzurro al verde fino al blu cobalto: incredibile, da mozzare il fiato!
E come non approfittare della situazione per tuffarsi e nuotare tra le miriadi di pesci tropicali e formazioni coralline? Ed è proprio questa l'attività che ha contraddistinto la nostra permanenza in questa isola. Ogni giorno dopo la colazione partiva la spedizione "Ritorno al parallelo zero", alla scoperta di nuovi scenari incantati, tra le isolette disperse nella laguna, verso nuove spiagge deserte, schiena al sole e maschera puntata verso il fondale. È stato in questo modo che alla terza spedizione siamo approdati in un braccio di mare che divideva due motu e lì nel mezzo ci si è prospettata una meraviglia della natura. Complice una falla nella barriera corallina, la corrente era intensa e con essa anche la vita marina. Pesci pappagallo, pesci pagliaccio, pesci farfalla, razze di dimensioni enormi e pure qualche squalo... cose da restare balbi!
lunedì 4 aprile 2005
Per il nostro quarto giorno avevamo ben pensato di non farci scappare la possibilità di un tour alla scoperta dell'isola. Si trattava di un'escursione in barca che ci ha portato ha nuotare e toccare le razze, ad infrangerci contro le immense onde presenti al di fuori della laguna in compagnia di una colonia di delfini. Siamo poi rientrati in laguna e approdati in un'isoletta chiamata Lagunarium dove abbiamo avuto un incontro ravvicinato con le molteplici specie di pesci che popolano queste acque: in particolare con dei succulenti tonni, magnifiche tartarughe, murene e alcuni squali anche di notevoli dimensioni. Non potevamo chiedere altro.
martedì 5 aprile 2005
Il giorno successivo non ci siamo fatti mancare neppure un'immersione negli abissi marini. In realtà siamo scesi solo fino a venti metri, ma è bastato per circondarci di vita marina e soprattutto da una innumerevole quantità di squali che ci ruotavano intorno come se dovessimo diventare il loro pranzo. Come ormai già sapete, il tempo vola quando ti diverti ed in un istante è finito anche questo sogno.
venerdì 8 aprile 2005
L'ultimo giorno lo abbiamo speso per sbaraccare gli zaini e ritornare verso l'isola principale dove in tardissima nottata ci attendeva il volo per L.A. Ah, per tutti quelli che non lo sapessero, stiamo parlando della Città degli Angeli: Los Angeles!